Governo

L’apprendista stregona

A scuola di trumpismo, l’allieva europea prediletta dal nuovo presidente USA, cerca di fare le stesse magie. Ma in Europa funziona un po’ diversamente.

2 Febbraio 2025

Giorgia vorrebbe emulare Donald Trump in tutto e per tutto. E prende lezioni di stregoneria. Ma non considera una cosa fondamentale, cioè che essere il presidente del consiglio dei ministri (tutto minuscolo, come sempre, perché l’attuale governo è molto meno che minuscolo) in Italia è ben diverso che essere il presidente degli Stati Uniti.

Mentre Trump può fare quello che vuole, il presidente del consiglio italiano non può, perché ha un Parlamento e un Presidente della Repubblica, garante di una Costituzione a cui colei deve comunque rendere conto.

Se Trump fosse al posto di Giorgia, coi poteri che ha lui, avrebbe già eretto muraglie e muraglioni fino in mezzo al Canale di Sicilia, con ordine di sparare a vista su qualsiasi barca illecita.

Se Trump fosse stato al posto di Giorgia, sempre coi suoi poteri, avrebbe azzerato tutte le corti di giustizia per metterci i suoi burattini, come sta facendo negli USA.

Se Trump fosse stato al posto di Giorgia avrebbe fatto di Elon Musk (o forse la sua pallida versione italiana, il suo nerd Stroppa) il suo vice, altro che Tajani e Salvini, al confronto due smandrappati.

Ma Giorgia, non potendo essere Trump, vuole esserne un surrogato con un appeal elettorale e quindi in ogni occasione fa come gli americani: attacca per prima, anche in casi dove non c’è alcun motivo per attaccare, e fa la vittima di complotti immaginari, come Trump, che è pure scampato a due “attentati”. Chi non è con me è nemico dell’America, nemico del rinnovamento che renderà di nuovo grande l’America.

E Giorgia uguale, chi non è con me è nemico dell’Italia, del rinnovamento che stiamo attuando, ripulendolo dalle sinistre e dai disastri che, secondo lei, hanno lasciato. Ignorando (o meglio, mentendo su tutto) che c’è stato il ventennio berlusconiano e il programma della P2 a rovinare il Paese, la sua società e la sua economia.

Attaccando sempre per prima para i colpi, secondo lei, di tutte le cose che avrebbe portato avanti e che le si sono ritorte contro a cominciare dall’affare migranti e dalle prigioni costruite in Albania, inutili e costosissime, perché c’è un complotto dei giudici, mentre in Europa guarderebbero con molto interesse alla soluzione proposta dall’Italia. E su Almasri, il criminale di guerra condannato dalla Corte Internazionale, tenta ingenuamente di schivare il ridicolo dicendo che è stato espulso perché era un soggetto pericoloso per il Paese. Ma, se il soggetto pericoloso era in carcere, l’Italia avrebbe dovuto essere al sicuro, a meno che le carceri italiane siano ormai posti insicuri, a differenza dell’Egitto e del Bangladesh che per lei sono posti sicurissimi. Uno dei tanti cortocircuiti della biondina.

E attacca per prima sempre, come fa Trump, anticipando le ingiunzioni o le notifiche giudiziarie che le arrivano da quegli sciagurati di magistrati che intralciano il suo “lavoro”, in modo da presentarsi come vittima agli elettori, perché lei, così come Salvini, non smette mai di fare campagna elettorale, vuole cementare il successo.

Attaccando per prima lei vuole presentare i fatti secondo la sua visione, annullandoli. I fatti che la vedono protagonista negativa non sono veri, sono sempre un complotto contro di lei. E, come Trump fa di continuo, mente.

Chissà se gli elettori le crederanno ancora dopo tutte le promesse elettorali non mantenute e le pensioni aumentate solamente di 3 euro (lordi) al mese. Dopo che la sanità è sempre peggio e le file ai pronto soccorso degli ospedali pubblici sono diventate insostenibili, da terzo mondo. Ricordiamo che siamo in Europa, nel primo mondo. Dopo che le leggi approvate dalla sua maggioranza, come quella che avrebbe dovuto regolare l’autonomia differenziata, sono state rispedite indietro dal Palazzo della Consulta perché non costituzionali. E dopo tante, tante altre cose, tutte legate alla patologia di onnipotenza che lei crede di avere. E tanti, tanti quattrini pubblici buttati via per i deliri di onnipotenza, suoi e del suo cerchio magico.

Il problema sono i suoi seguaci, ossia i cittadini che la sostengono col loro voto. Non si rendono conto. Ma non solo perché non ci arrivano mentalmente. Succede che la maggior parte delle persone non ha il tempo per fermarsi e capire che succede nella realtà. Per questo Giorgia blatera sempre, comunicando all’universo mondo quanto la ostacolino nel suo lavoro, senza mai mettere in dubbio che lei o i suoi famigli abbiano commesso errori o reati. Lo fa con linguaggio semplice e diretto, non importa se il contenuto di ciò che dice sia vero o falso, tanto la gente non ha il tempo di verificare.

Come per Trump, le regole per Giorgia non esistono e se lui le inventa e può anche cambiarle come un monarca assoluto, anche lei immagina che sia così da noi. Non solo. Lei e il suo cerchio magico, alle regole inventate aggiungono la fiction e paragonano Giorgia a Frodo, da difendere dai cattivi, che sono tutti intorno a lei, in agguato. La magia è il fondamento del melonismo, si sapeva, da Atreju a Frodo, compagnie degli anelli capitanate dalla sorella Arianna, e Terre di Mezzo, orchi, nani e ballerine, come nella migliore tradizione italiana. Alla Sinistra non resta che utilizzare Mago Merlino per duellare con Maga Magò. Chissà se gli elettori se ne rendono conto.

Il reato più grave che commette la magistratura nei suoi confronti, secondo colei, è la lesa maestà. E i suoi ammiratori ci credono perché lei è la figura forte di cui l’Italia aveva bisogno, senza pensarci su. Gli indifferenti, quelli che votano senza riflettere, sono troppo indaffarati a portare aventi la carretta per la propria famiglia, l’hanno eletta, adesso è giusto che governi, non importa ciò che farà, la sostanza non è così fondamentale. Tanto tutti i governi, prima o poi, rubano.

Peccato che questo governo sia nato già con dei ladri matricolati come Daniela Santanchè che pare che abbia truffato nientemeno che la Repubblica, istituzione che lei rappresenta come ministro e per il servizio della quale ha giurato sulla Costituzione. E non si dimette, continua a trasformare in cacchina tutto ciò che tocca. Infatti nella scorsa estate, da giugno ad agosto, c’è stato un calo dell’1,9% rispetto all’anno precedente, con meno del 5,8% dei turisti italiani che preferiscono andare altrove perché probabilmente costa tutto meno e si hanno servizi migliori (dati Eurostat). Open to Meraviglia? Quale?

Alla fine, però, Giorgia farà come Topolino, a cui sono sfuggite di mano tutte le magie che pensava di realizzare, e si prenderà un bel colpo di scopa nel sedere. Si può essere prepotenti, prevaricatori, egocentrici, egoisti e ciechi. Ma gli elettori delusi, per tutti questi politici, sono la peggiore sventura che può capitare. Alla fine, solo pochi di questi riescono a morire nel loro letto, ad alcuni accade ben di peggio. La Storia è implacabile e lo insegna.

Cara Giorgia, continua così e farai la fine di Topolino. Coltiva il tuo buen retiro in Albania, se ci arriverai.

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