Governo
La resilienza 1: come scontentare tutti e rimanere insediati
Non si sa con certezza come vengono reclutati i ministri; escluderei la chiara fama , anche se per alcuni sembra essere un criterio fondante.
Credo che un mandante politico sia necessario; viceversa avremmo ministri efficienti e tutto andrebbe meglio.
A volte mi chiedo chi ha portato la Azzolina al cospetto di Conte; per amore di verità me lo sono chiesto anche dei suoi predecessori.
A fronte di un curriculum sostenibile, appare come la persona sbagliata in un periodo di terribile confusione, ove le istituzioni ( lo dice North) dovrebbero ridurre le incertezze e garantire quella stabilità e quella rassicurazione di cui le persone hanno bisogno.
L’atteggiamento comunicativo del tipo “si, non sappiamo, no” , cambiando parere a seconda delle settimane, ingenera in chi ascolta uno smarrimento tale da farmi ritenere che abbiamo sprecato un ulteriore stipendio ministeriale. Il guaio è anche che lo stipendio è doppio, visto che il ministero è stato “spacchettato” in due.
Andiamo al dunque, nelle varie vicende che la hanno vista protagonista. Questione concorsi, come si chiedono molti: come si fa a bandire dei concorsi in piena pandemia con l’assoluta certezza che questi non si potranno fare. O meglio, come si può pensare che migliaia di candidati affrontino le prove concorsuali assicurando agli stessi un minimo di protezione per la loro salute?
Forse l’equipe scientifica della ministra conosce qualcosa che a noi è ignota. O forse no.
Altra faccenda è il rientro degli alunni in classe, gli esami di stato, la didattica a distanza.
Con una comunicazione pressoché settimanale che smentisce quella della settimana precedente, abbiamo visto le famiglie ricorrere agli esperti per sapere cosa bisognava fare. Per ritrovare un precedente degno di questo disastro decisionale e comunicativo bisogna risalire alla torre di Babele.
E si che le controparti ogni tanto vanno ascoltate: sei minuti per i sindacati e zero per gli avversari politici, ecco il tempo dedicato dalla ministra sia alle parti sociali che agli esponenti degli altri partiti. La capacità di ascolto tiene il passo a quella decisionale…
Una nota di merito, ha saputo con costanza scontentare tutti sia parti sociali che partiti di opposizione. Ma anche quelli di maggioranza fra cui Il Pd, Iv e Leu stanno prendendo le distanze dalle sconsclusionate volontà decisionali. Con una coerenza ammirevole il M5S la sostiene ancora. Non si sa per quanto.
Devi fare login per commentare
Accedi