Governo
La conta dei danni
Una caduta è una caduta, non ci sono santi. Soprattutto se la caduta avviene su terreni pieni di trappole e di ostacoli acuminati, pronti a trafiggerti. Una caduta di questo tipo per ferragosto può essere anche peggio perché, si sa, anche i medici non operano per ferragosto e si potrebbe aspettare settimane o mesi prima di essere accuditi. Ma la caduta è volontaria, nemmeno simulata, è proprio esposta, pressappoco così (anche se noi abbiamo escluso tante cose, come la faccenda delle divise, delle accuse di fascismo, del figlio girandolone sui mezzi della PS, dell’odio spalmato ovunque, eccetera, per non accrescere il prestigio del personaggio):
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“Guardate qui: oggi il governo cade e l’ho fatto cadere io, la spinta gliela ho data io. Perché? Perché mi va così, ho le mie ragioni e basta, non disturbatemi colle vostre ragioni perché non hanno alcun valore per me. Vabbè, non potete dirmi che avevo promesso che non ci sarebbe mai stata alcuna caduta, alcuna spinta da parte mia, che questo governo sarebbe durato 10 anni. Scemi voi che vi fidate ancora delle promesse di un politico. Dovreste averlo capito che un politico è inaffidabile. Ricordate i milioni di promesse di B., dell’altro Matteo, e di tanti altri? Noi politici le promesse le facciamo per avere i vostri voti, ossia i nostri stipendi, una volta che li abbiamo e abbiamo anche il potere di fare affari colle spalle coperte dallo Stato, noi facciamo quel che ci pare. Avevate dei dubbi? Pensavate che questo sarebbe stato un governo di cambiamento? Ma l’unico cambiamento che è visibile è il cambiamento climatico, per favore, ma allora è vero che siete senza memoria… Ed è anche su questo che baso il mio successo del momento, non ricordate quando cantavo in quei bei cori di ubriachi forza Vesuvio, forza Etna, i terroni puzzano. Mi baso proprio su questo o, almeno, mi hanno detto che posso contarci perché tanto voi siete così smemorati che pur di avere un pupazzo forte che urla come capocondominio vi basta per tenere a bada quell’arpia dell’amministratore, scordandovi del mio passato glorioso. E io adesso vi dico che non puzzate più. E voi ci credete. Poi voglio farmi l’autonomia differenziata lo stesso, ma tanto voi non ne capite un granché e quindi per voi non cambia nulla, tanto, non preoccupatevi, vengo a fare il bagno in spiaggia da voi in Calabria, in Sicilia, in Puglia, anche a Lampedusa, e vi faccio fare tutti i selfie che volete, così crederete che sia uno dei vostri. Ah… pensate che questa caduta causerà dei danni e che ne avete abbastanza dei danni? Beh, guardate, dovreste rivolgervi a chi vi ha governato prima, per esempio il PD, che ne ha fatte di ogni, soprattutto colle banche. Sai che danni?
Vabbè, sì, come siete fiscali… è vero che abbiamo pure governato noi col berlusca (l’ho pure scaricato dopo aver fatto campagna elettorale insieme.. vedete come cambiano le promesse?), i danni li ha fatti lui, anche se noi lo sostenevamo in Parlamento e quindi votavamo le sue proposte, ma allora eravamo Lega Nord, adesso solo Lega ed è tutta un’altra cosa, adesso non vi diciamo più che puzzate e io mi faccio i selfie coll’arancino siciliano. Ah, dite che non vi basta… ma insomma! cosa volete, siete sempre così esigenti, voi elettori, e rilassatevi. Pensate che si debba eleggere Miss Italia e che la più bella vincerà. Mannò, non c’è pericolo che sia negra o che sia originaria di un paese dal nome impronunciabile, me ne occupo io di persona. Ne ho viste di bonazze quest’estate a Milano Marittima… nei miei selfie ne dev’essere rimasta intrappolata qualcuna. Non divaghiamo, dite? Ma insomma, che barba che siete, è estate, ma rilassatevi, non potete sempre pensare ai guai che gli altri fanno al posto mio. Io glielo dico ogni giorno di non attaccarmi, come faccio io, io non attacco e non insulto, posso solo essere in disaccordo e lo esprimo, ma non sono insulti, sono la verità. Io amo dire la verità agli italiani. Che è la mia, la sola unica autentica verità. Ormai lo sanno tutti che le fake news le danno solo i comunisti, le zecche rosse. E prima e sempre solo gli italiani saranno i primi per me, in ogni occasione e per ogni scopo: prima gli italiani. Anche ad essere fregati, prima gli italiani. Ebbè, quest’ultima cosa mi hanno detto di non dirla, fa parte del gioco del “prima gli…”, ma mi hanno consigliato, al contrario, di proclamare che ho sessanta milioni di figli. E sgrano il mio rosario, sì, proprio quello che baciavo, coll’aggiunta di innumerevoli misteri misteriosi, ossia il popolo italiano e le sue debolezze. Anche a questo avete creduto. Che volete da me? Il problema forse siete voi. Io, nel frattempo, ne approfitto.”.
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© agosto 2019 Massimo Crispi
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