Governo
Il lockdown ed il blocco dell’economia: si stampi moneta
Ci avviamo inevitabilmente ad un nuovo lockdown senza alcuna certezza su come ne usciremo.
Come se dovessimo attraversare un tunnel e non avere contezza di che cosa ci aspetti quando verrà la luce.
Ma così andiamo a sbattere, lasceremo morti e contagiati: infatti il lockdown distrugge l’economia, il reddito, la sua produzione, perché non vi sono alternative se si blocca il lavoro.
Chi sente duramente il morso della crisi sono:
⁃ ristoratori;
⁃ artigiani;
⁃ commercianti;
⁃ professionisti;
⁃ titolari di partita iva.
I lavoratori subordinati, quelli della Pubblica amministrazione, i politici, i medici, pensionati, Magistrati ed operatori della giustizia non subiscono alcuna conseguenza se il loro lavoro si ferma o rallenta. Lo stipendio è assicurato comunque e possono lavorare in smart working.
Ed in questa situazione storica si stampa moneta, si mettono sui conti correnti postali e bancari i soldi che devono arrivare dallo Stato, altrimenti ci sarà la povertà e la carestia.
Lo ricorda il magistero di Keynes e per quanto ci riguarda Luigi Einaudi nelle sue famose “Prediche”.
E’questa la politica di uno Stato serio che non deve chiedere soldi, ma semmai porli a disposizione dei suoi consociati.
Dunque blocco per
-almeno un anno della riscossione delle tasse;
-moratoria per due anni dei piani di rientro concordati con le banche ed il fisco;
-arresto delle procedure concorsuali e delle espropriazioni immobiliari e perciò anche dell’esazione dei crediti privati.
Se si sta in casa chiusi ma i soldi sul conto corrente ci sono ed i debiti vengono cancellati o sospesi( leggi Keynes),forse potrà sopportarsi un nuovo lockdown, altrimenti siamo all’ignoto della rivoluzione, perché tutto sfuggirà di mano.
Questo dovrebbe capire Conte,in “uno stato di eccezione” dovuto ad un’epidemia, ove non vi è la colpa dell’uomo: nessun regolamento o Dpcm tiene.
La malattia miete vittime e dobbiamo stare chiusi dentro casa.
Ma si stampi moneta: Conte questo deve pretendere dall’Europa.
Ripassi Keynes.
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