Benessere

Il bonus animali domestici confermato anche per il 2022

3 Febbraio 2022

Misura adottata già nella Legge di Bilancio 2021: prevede un incentivo economico per i cittadini che hanno adottato un animale domestico

 

 

Dunque è arrivata la conferma anche per questo 2022 dell’erogazione del Bonus animali domestici.

Una misura contenuta nella Legge di Bilancio dello scorso anno, che prevede un rimborso fino ad 80 euro riconducibile a spese veterinarie sostenute per i nostri fidi amici pelosi.

Il pacchetto di aiuti aggiornato, questa volta , contiene nella normativa anche delle risorse stanziate per contrastare l’impietosa piaga del randagismo e l’obbligatorietà della chiusura degli allevamenti di visone. Uno strumento di sostegno economico, consistente in una detrazione fiscale, per snellire i costi di cure veterinarie necessarie alla salute ed al benessere dei nostri animali domestici, sia cani che gatti. Solo chi condivide il proprio tetto con un animale da compagnia, comprende quanta dedizione ed attenzione siano richieste per assicurargli le migliori condizioni di vita possibili, essendo a tutti gli effetti dei veri essere senzienti, come da riconoscimento giuridico, che persegue penalmente chi cagioni loro dei maltrattamenti o li abbandoni.

Il Bonus nel concreto consta di una detrazione Irpef pari al 19%, a fronte di visite specialistiche, controlli abituali, operazioni chirurgiche ed esami di laboratorio. Ma anche farmaci acquistati dietro prescrizione. L’ammontare massimo su cui applicare la detrazione contemplata è di 550 euro.

Vi è però anche per quest’anno la presenza di una franchigia

 

Anche nel Bonus animali domestici del 2022 , così come è accaduto per quello dello scorso anno, vi sarà la presenza di una franchigia dell’importo di 129,11 euro, al di sotto della quale non sarà possibile applicare alcuna detrazione. Quindi, rapportando i due parametri di riferimento: tetto massimo di spesa pari a 550 euro e 129, 11 euro di franchigia, si desume che, detraendo il 19%,  sulle spese totali sostenute a livello veterinario, il rimborso più alto previsto, ammonterebbe ad 80 euro. L’incentivo economico di specie potrà essere richiesto solo una volta in un anno e non vi sono limiti al numero di animali domestici posseduti, ma si ci si rifarà al nucleo familiare per la corresponsione del Bonus in oggetto.

Inoltre, all’interno di questo pacchetto normativo, sarebbe incluso anche un ulteriore fondo del valore di 2 milioni di euro da destinare al contrasto del dilagante fenomeno del randagismo, che costituisce una lacerante piaga per una società che si reputi civile. Risorse che dovrebbero essere elargite annualmente per i prossimi tre anni.

Le regioni interessate sono : Puglia, Abbruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

 

 

I requisiti per ottenere il Bonus animali domestici 2022

 

Per richiedere ed ottenere il suddetto Bonus, è necessario essere il tutore legale dell’animale; essere residenti in Italia; e se si è cittadini stranieri, essere in possesso del regolare permesso di soggiorno. Non è necessario esibire alcuna dichiarazione ISEE.

A seconda che si abbia in casa un cane od un gatto, si seguono due procedure differenti.

Per i cani, è obbligatorio che l’animale sia registrato presso l’Anagrafe Canina, attraverso l’opportuno microchip.

Se si tratta di un gatto, sarà necessario comprovare la qualità di proprietario dell’animale, esibendo la contestuale ricevuta d’acquisto del gatto o il numero del microchip di identità.

L’istanza dovrà essere inoltrata attraverso la compilazione dell’apposito form, disponibile sul sito della Agenzia delle Entrate, allegando  le ricevute dei pagamenti ( tracciabili) sostenuti per le spese veterinarie su cui applicare la detrazione prevista.

Infine, sempre all’interno delle misure contenute nel Bonus animali domestici, si segnala un nuovo ed importante indirizzo per la tutela dei diritti degli animali, rendendo obbligatoria la chiusura degli allevamenti di visoni. Una doverosa scelta etica, e di prevenzione sanitaria, in ossequio alla lotta al Covid, al fine di evitare l’insorgere di ulteriori e sconosciute varianti virali pericolose per gli esseri umani.

I costi sopportati per il sostentamento e la cura dei nostri animali domestici, concorrono alle spese familiari al pari di altri oneri economici a cui assolvere e, pertanto, vengono riconosciuti come meritevoli di attenzione fiscale e legislativa, senza dimenticare però che, la condizione essenziale per il loro ed il nostro benessere, è rappresentata dal binomio inscindibile di rispetto e amore.

 

 

 

 

 

 

 

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