Governo
Governo stanzia 13 milioni di mance in piena emergenza-terremoto
Il decreto del Governo è del 19 novembre 2016, ma la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e definitiva entrata in vigore sono avvenute negli scorsi giorni. Il provvedimento, firmato da Pier Carlo Padoan e Claudio De Vincenti, all’epoca rispettivamente ministro del Tesoro e delle Finanze e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, destina 13 milioni del “Fondo per le esigenze indifferibili” ad una lunga lista di interventi. Che in non pochi casi non sembrano caratterizzarsi da urgenza indifferibile.
Alcuni esempi possono meglio chiarire: 3 milioni di euro sono erogati per le misure afferenti alla cura e all’assistenza degli effetti della Sindrome post partum; 1 milione per le misure relative alla sdemanializzazione del Porto di Trieste e un altro milione va alla Fondazione del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza. 400.000 euro finiscono invece all’associazione sportiva culturale Interamnia World Cup, che organizza ogni anno a Teramo un torneo internazionale di handball.
Degno di nota è il contributo di 300.000 euro erogato per l’organizzazione delle celebrazioni per il centenario della fondazione di Legautonomie, associazione di comuni, province, regioni, comunità montane guidata dal piddino di fede renziana Marco Filippeschi.
Non mancano poi cifre ingenti stanziate per eventi celebrativi: 300.000 euro per l’organizzazione della celebrazione del quarantennale del terremoto del Friuli del 1976; 250.000 euro per l’organizzazione degli eventi connessi alle celebrazioni Monteverdiane; 200.000 euro per l’organizzazione degli eventi connessi al Bicentenario De Sanctis; 100.000 euro per l’organizzazione degli eventi connessi alla commemorazione dell’on. Brandolino Brandolini, parlamentare dei primi del ‘900 e medaglia d’argento al valore militare.
Nella lista sono inoltre presenti erogazioni a favore di enti culturali di vario tipo, come i 200.000 euro all’Istituto musicale pareggiato «Gaetano Braga», i 150.000 euro alla Societa’ della musica e del Teatro «Primo Riccitelli» e i 700.000 euro alla sede distaccata del Conservatorio di Santa Cecilia. La cosiddetta ciliegina sulla torta è rappresentata dai 300 mila euro destinati alla organizzazione delle Olimpiadi di Matematica.
Il totale degli stanziamenti decisi dai Ministri Padoan e De Vincenti ammonta, come detto, a 13 milioni di euro. Che sono comunque una piccola parte del miliardo e mezzo di euro ascritto al “Fondo per le esigenze indifferibili’. Un vero e proprio tesoretto, che Matteo Renzi, la scorsa estate ed in piena bagarre referendaria, attraverso un comma al disegno di legge recante «Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2016», aveva costituito. Per motivi peraltro mai chiariti e sui quali una interrogazione del gruppo di Sinistra italiana guidata da Vicenzo Scotto avrebbe voluto fare luce.
Ciò, dopo che la dotazione del Fondo stesso era già stata precedentemente rideterminata dallo stesso Renzi, grazie a linee di finanziamento per centinaia di milioni di euro. Basti pensare che il Fondo prevedeva originariamente uno stanziamento di soli 27 milioni di euro per l’anno 2015 e 25 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016. Dotazione, questa, che, con l’ultimo bilancio di previsione ed il successivo assestamento approvati dall’Esecutivo guidato da Matteo Renzi, è salita a poco meno di 1,5 miliardi di euro per il 2016, 985,5 milioni per l’anno in corso e 519 milioni per il 2018.
Danari, questi, sul cui utilizzo c’è sempre stata massima discrezionalità da parte della Presidenza del Consiglio. Il “decreto-mance” da 13 milioni di euro segue il decreto Enti Locali di luglio con cui sono stati prelevati dal ‘Fondo per esigenze indifferibili’ 35 milioni per finanziare l’assunzione di 200 Vigili del Fuoco. L’anno scorso, invece, con una serie di DPCM sono stati assegnati: 70 milioni ai ministeri per pagare gli arretrati al personale, 90 milioni (come nel 2015) ai Comuni di Napoli e di Palermo per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, 10 milioni all’Ufficio scolastico di Palermo per far fronte ai ‘rapporti convenzionali in essere attivati per l’espletamento di funzioni corrispondenti ai collaboratori scolastici’ e altri milioni per finanziare spese per eventi celebrativi.
Sarebbe certo impensabile declinare con scientifica precisione quando si è in presenza di una “esigenza indifferibile”. Ma nella discrezionalità di Padoan e De Vincenti stupisce come, in piena emergenza-sisma per il Centro Italia, non sia apparso maggiormente prioritario dirottare la dotazione del Fondo, o almeno parte di essa, alla vera emergenza nazionale: la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto.
@albcrepaldi
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