Governo

Spazi bianchi e poche coperture: ecco la bozza della Legge di Stabilità 2016

16 Ottobre 2015

Dopo le slide arriva la prima bozza del testo della Legge di Stabilità che Gli Stati Generali pubblica in anteprima. Naturalmente si tratta di un documento molto provvisorio, e i commi mancanti o l’attesa di verifica da parte di enti terzi, come l’Inps, dimostra una volta di più che il cammino politico e negoziale è appena cominciato. E non solo con l’Europa. Non è – dati gli spazi bianchi e i buchi – il testo definitivo che il governo ha annunciato di aver approvato ieri. Tuttavia, siccome nessun testo definitivo e ufficiale è stato pubblicato, questo, al momento, è l’unico testo disponibile, e vale la pena di guardarlo con attenzione.

In totale sono 74 Articoli, suddivisi in 12 Titoli, ossia le aree tematiche, in cui vengono forniti i contenuti della presentazione fatta dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. I punti principali sono tutti confermati: la riduzione dell’Ires che però viene indicata come “in attesa di ultima formulazione”, l’abolizione della tassa sulla prima casa, l’esenzione per i terreni agricoli, la riduzione del canone Rai, la proroga degli sgravi alle assunzioni lavoratori pari al 40%. Nel dettaglio, stando alla bozza, l’innalzamento della tax area per i pensionati scatterà dal 2017: tutto dipende dal parere di Bruxelles. Per quanto riguarda le misure sull’invecchiamento attivo, quindi il part time per i lavoratori in età pensionistica, “il beneficio è riconosciuto nel limite massimo di 60 milioni di euro per l’anno 2016, 120 milioni di euro per l’anno 2017 e 60 milioni di euro per l’anno 2018”, si legge nel testo. Nel caso di esaurimento delle risorse, l’Inps rigetterà le domande.

Emerge, dunque, qualche nodo da sciogliere. L’aumento delle disponibilità del fondo per l’Ilva è tutto da verificare: nel documento non ci sono le cifre e quindi non sono rese note le potenziali coperture per la spesa su uno degli argomenti oggetto delle slide. Situazione simile sull’esenzione Irap in agricoltura e pesca che è “in attesa del parere della Ragioneria generale dello Stato” per quanto riguarda la copertura. Sul tavolo, inoltre, la questione del personale delle Province: l’istruttoria è in corso e quindi bisognerà attendere i risultati, con successivi aggiornamenti della Legge di Stabilità 2016.

Anche sul capitolo cultura non sono ancora comunicate le risorse, compresi in fondi destinati a Matera 2019, Capitale europea della Cultura. Nel complesso lo stanziamento ammonta a 28 milioni di euro a cominciare dal 2016. Stesso discorso per i 50 milioni di euro dei Grandi Progetti dei Beni Culturali. Insomma, la prima bozza della Legge di Stabilità 2016 non sembra fornire tutte le risposte adeguate, soprattutto su alcuni argomenti.

Qui la Legge_di_Stabilità_2016_prima_bozza

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