Governo
Cuori di tenebra
Al di là delle facili battute su un capitano che detesta le navi, Salvini non è che l’effetto di un problema. È vero, la responsabilità diretta sulle vite delle persone della Seawatch 3 è sua e la nave ha diritto ad attraccare al porto sicuro più vicino, al netto dell’interpretazione dei legulei sulle norme di diritto internazionale che complicano la situazione. Certo, condizioni di navigazione permettendo e con il rischio di creare un pericoloso precedente avrebbe potuto raggiungere qualche altro stato europeo, Francia, Spagna. Se solo questi si fossero proposti.
È anche vero che Salvini non ha alcun interesse a risolvere il problema che tanta fama e voti porta. Però il suo pugno di ferro, il clamore mediatico de “i porti chiusi™️” con i migranti che sbarcano comunque lontano dai riflettori, non sono comportamenti estranei per Francia o Spagna. Se Salvini è un fascista perché non fa sbarcare dei poveri cristi, in Europa allora abbiamo letteralmente il nazismo.
Infatti il problema nasce nelle aule del parlamento europeo o della commissione. Dove politici di destra o al più di centrodestra, rifiutano di prendere una risoluzione condivisa di integrazione per le persone che emigrano. Persone che se affrontano la possibile morte o le sevizie dei campi di concentramento libici, emigrano evidentemente perché sono disperati. Bisogna ritrattare “Dublino”, bisogna fare integrazione, siamo il continente più ricco, o comunque uno dei più ricchi, e possiamo benissimo accogliere tutti in maniera razionalmente umanitaria. Salvini non è che una comoda controfigura per chi questo problema lo mantiene consapevolmente. Lo mantiene dispregiando quanto Salvini le ONG. Pagando montagne di soldi a schiavisti nordafricani in una sorta di neocolonialismo del terrore, mantenuto a distanza. In una strana proporzione, più a sud la sofferenza rimane meglio ci sentiremo pacifici e civilizzati.
E tutto ciò parte dai volti che consideriamo puliti al contrario dei brutti ceffi leghisti. A partire dal governo Gentiloni e da Minniti. A partire da Macron o Junker. Sono tutti loro che in un circolo vizioso alimentano la punta dell’iceberg contro la quale poi rivolgiamo la nostra pur giustificata indignazione. Perché Salvini è un utile furbo e il fascismo è la cosa più utile che ci sia per mantenere i rapporti di potere economici che schiacciano i cittadini europei in due classi, chi sfrutta e chi viene sfruttato. Questi ultimi poi se la prendono con chi è più debole di loro in un effetto a cascata, la cui sorgente è la borghesia in doppio petto e dal volto pulito, ma col cuore putrido e avido del denaro e del potere accumulato sulla schiena dei lavoratori. Mai come oggi, da tempo, si avverte la divisione in classi della società, nella quale la più ricca ha continuato ad arricchirsi impoverendo l’altra e creando così i populismi demagogici, che tanto ci inorridiscono. Per un paradosso percettivo rimpiangiamo i politici che hanno veicolato nel passato le riforme economiche che opprimono tutt’oggi noi classe lavoratrice, e che nel presente tacitamente concordano e veicolano le stesse iniziative dei populisti strilloni.
È dall’insoddisfazione che nascono i fascismi, quelli veri. È così che Salvini farà il fascismo un giorno. Non bloccando delle navi, ma arringando folle insoddisfatte, dandogli speranza nell’uguaglianza di sentimenti fatti astrazione: patria, forza, capo unico, senso di appartenenza al gruppo. Il governo Europeo con la sua ignavia volontaria ora sta facendo scontare la canicola del mare d’estate a qualche pugno di disperati, esposti come bersaglio della nostra ingenua frustrazione. Quando questo non basterà più il governo Europeo o la stessa destra borghese, sarà ben felice di stringere la mani a qualsiasi capitano terrà loro a bada il paese. Nel frattempo il cambiamento climatico farà sentire pienamente i suoi effetti, e i migranti diverranno centinaia di milioni. I miseri tentativi di contenimento non basteranno a ordinare la loro incontenibile entropia, e allora avremo la barbarie.
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