Governo
Cosa avrà deciso Renzi?
L’Italia è ferma, ai piedi di Matteo Renzi, del suo 2% e (per ora) dei suoi 18 senatori. Come se non bastasse il covid, che da marzo 2020 ha bloccato le fabbriche, spinto alla chiusura ristoranti, bar e scuole, più o meno 50 giorni fa Matteo Renzi ha aperto una crisi personale con Giuseppe Conte. Senza giri di parola, senza usare il tenero ma imbarazzante bellanovese, si tratta di una crisi personale, dettata dalla necessità del leader di Italia Viva di tornare al centro dello scenario politico, di provare in ogni modo ad avvicinarsi a Forza Italia per future alleanze in grado di salvare Matteo Renzi dalla non elezione.
Quasi due mesi rubati al lavoro e ai lavoratori che hanno domande su assistenza, ristori, ripresa delle attività, piano di vaccinazione nazionale e tanto altro, fino al progetto più importante degli ultimi 70 anni, il Next Generation Eu.
Dove voglia arrivare non lo sappiamo. Forse non lo sa neanche lui. Forse per Renzi l’importante è alzare l’asticella al massimo, secondo il suo torna conto, tirare la corda fino a un attimo prima che si strappi, sicuro che nessuno voglia andare a elezioni, nemmeno nel centrodestra. Nessuno lo vuole, anche perché i sondaggi lasciano il tempo che trovano, e lo stesso Salvini, che due giorni fa ha detto che non prenderebbe i 200 miliardi del Next Generation Eu si troverebbe davanti una campagna elettorale strana, incerta e con scelte programmatiche cruciali.
Non era facile passare dal 40% di elettori a un 2%, ma Matteo Renzi c’è riuscito e guarda avanti, forse verso l’1%. Con non poca nausea, c’è da prendere atto di uomo che non ha difficoltà, pur sedendo in Parlamento, a entrare nel think tank del principe dell’Arabia Saudita, per 80.000 € annue, e di parlare, con lui di Rinascimento. Con lui, con il principe che ha avallato l’uccisione nell’ambasciata saudita in Turchia del giornalista Khashoggi.
Aldilà di questo però, resta la domanda: cosa avrà deciso dopo il suo viaggio in Arabia, Matteo Renzi?
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