Governo
Le cinquanta sfumature del nulla
Ce l’hanno fatta a far dimettere qualcuno dei ministri. Non per altro, ma per lo meno per il fatto che un’amante, oggi ex, senza alcun titolo che passeggia nei palazzi del potere a registrare in incognito conversazioni magari riservate e altro, insomma, non è bello. Che poi, immagino le conversazioni, visti i soggetti. E non dimentichiamo una cosa fondamentale che questa destra ha sempre detto: colla cultura non si mangia. È un concetto molto importante perché vanifica gli sforzi per le città capitali della cultura, non ne giustifica l’esistenza, meglio il digiuno consapevole.
Non è solamente quella vicenda pseudo sentimentale da cortile (che ci ha appassionato tutti in quest’inutile estate piena di allarmi per siccità, eventi estremi, Caronti africani, ponti messinesi, eccetera) che si vuol far passare per la realtà. È la superficialità con cui tutto viene trattato, come se non fosse così grave, alla fine, chi non ha avuto una sbandata. Se poi il matrimonio ufficiale funziona o no non è importante, sebbene il ritratto della famiglia modello sia inevitabilmente infranto, giurami che non è così e invece era così.
Diceva Dandini, il falso principe, a Don Magnifico, nella Cenerentola di Rossini:
Io ritorno al mio mestiere,
son Dandini, il cameriere.
Così Sangiuliano martire tornerebbe a lavorare in RAI, perché è da lì che proviene.
Ma a fare che cosa?
Organizzare trasmissioni culturali, visto che le notevoli lacune, elargite a piene mani, non sono bastate a giustificatissime dimissioni anticipate?
Un Festival Tolkien per ogni stagione, magari presentato da Pino Insegno in costume da hobbit e altri presentatori amici da supermaghi, parlando in lingua elfica, invitando anche Elon Musk come ospite d’onore, il quale ha dato al sesto figlio il nome X Æ A-12, in lingua elfica, appunto, che significherebbe IA ossia intelligenza artificiale (perché forse di quella naturale non sarebbe stato abbastanza fornito, il dubbio viene) o raglio dell’asino (IAAAA, appunto)?
Oppure un circuito dantesco, per dimostrarci con documenti alla mano che Dante Alighieri ha inventato la Destra e quindi la fiamma tricolore, come tricolori sono tutte le fiamme dell’Inferno?
Oppure una grande kermesse, stile Sanremo, sempre presentata da Insegno con tutti i personaggi che il martire Sangiuliano ha sciorinato nel corso del suo ministero, Dante, Colombo, Galileo, Tolkien e i suoi freaks, e farne un appuntamento annuale in cui si parla di cultura come se fossero i bigliettini della fortuna dimenticati al ristorante cinese?
Perché se sei inutile come ministro della cultura sei pure inutile come funzionario RAI, che, non dimentichiamolo, è pagata da tutti noi, è la tv di Stato. Il livello culturale della persona quello è.
E vuole pure, il martirizzato d’Italia, annunciare querele, così, forse, per darsi un tono? Ma è già tanto se i cittadini non querelano lui per superficialità nello svolgimento del suo sacro ruolo di ministro, per il quale ha giurato sulla Costituzione.
Chi risarcirà i cittadini di questi stipendi cospicui dati a persone come Sangiuliano martire, soprattutto durante il suo ministero? Perché, colla vicenda della superbionda Boccia, si sono aperti gli scenari inquietanti della salvaguardia delle informazioni riservate, che chiunque, armato di occhiali attrezzati può impunemente registrare a insaputa degli altri e poi utilizzarle come meglio crede. Chi ci risarcirà? Perché dalla mia pensione vengono prelevati dei soldi per pagare costoro? Parlo per me, naturalmente, ma tutti possono iniziare a chiedersi dove vadano a finire i propri soldi prelevati alla fonte.
Questo governo sarà caratterizzato dalle cinquanta sfumature di nulla, forse anche più di cinquanta, perché è il nulla che lo caratterizza, il nulla umano, il nulla organizzativo, il nulla esistenziale, il nulla propositivo. Cominciate a contare i vari nulla, farà effetto soporifero, come contare le pecore.
Devi fare login per commentare
Accedi