Governo
Caro Renzi, che fa la mamma del governo?
Avendo ricevuto questa letterina da una bimba di sei anni, mi appresto ad inoltrarla al destinatario.
Caro Matteo Renzi,
ti scrivo per raccontarti una storia. Mia sorella piccola che ha 3 anni, fa spesso i capricci quando vuole che facciamo a modo suo. Mio papà certe volte è davvero esasperato quando lei piange e strilla forte e, soprattutto quando lui torna tardi da lavoro, ha la tentazione di accontentarla pur di farla stare zitta. Per fortuna c’è la mamma che interviene e con tanta pazienza e dolcezza mette tutto a posto. I miei genitori però non ce la danno mai vinta quando facciamo i capricci, pensano che questo nuocerebbe alla nostra educazione, facendoci credere che basta protestare forte per ottenere quel che si vuole.
Vorrei che il governo avesse una mamma come la mia, così forse non cederebbe alle proteste di chi mette Roma a ferro e a fuoco oppure ai ricatti di chi organizza Referendum per danneggiare i lavoratori che dovrebbe difendere.
Mio zio Graziano dice che tornerai al governo e che leggi anche le lettere dei bambini, così ho pensato di scriverti. Non serve che mi rispondi, che tanto mia mamma dice che i politici hanno una licenza speciale per dire le bugie. La prossima volta che ti vedo al governo, che resisti senza cedere quando gli altri fanno i capricci, saprò che hai letto la mia lettera e che sei d’accordo con me.
A presto, Gaia F.
PS
La lettera è ovviamente un espediente letterario e la bambina che scrive non esiste. Esistono però alcuni milioni di bambini che erediteranno un paese più povero e meno competitivo e uno stock di debito più elevato a causa di provvedimenti volti a mantenere il consenso nel breve, senza curarsi dei danni a lungo termine.
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