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Anche Londra annuncia lo spionaggio dei fondali oceanici
Un’azienda americana, la DST Digital Sky Technology, nata come costola della NASA, ma sostenuta finanziariamente dal colosso petrolifero russo Gazprom e diretta da due oligarchi (Alisher Usmanov e Yuri Milner), lancia in orbita micro-satelliti che permettono di controllare il pianeta centimetro per centimetro, e coordina le attività della NASA (l’agenzia americana per lo spazio) e della NOAA (l’agenzia americana per gli oceani) nella preparazione dello sfruttamento minerario dei fondali oceanici e di altri pianeti[1].
Il controllo delle acque terrestri e dell’atmosfera possono essere eseguiti, oramai, dal fondo del mare, ed è per questo che, nel secondo dopoguerra, la NATO ha costruito e sviluppato due basi sottomarine, BUTEC nella Scozia settentrionale ed AUTEC, al largo delle isole Bahamas[2]. Basi da cui finora sono partiti solo dei sottomarini, ma che potrebbero essere usate anche per il dispiegamento di milioni di sistemi di trasmissione, uguali a quelli dei satelliti, in grado di controllare qualunque movimento nei mari e negli oceani, ma anche nel cielo sovrastante[3].
È un progetto che avanza di pari passo allo sviluppo della tecnologia necessaria per sfruttare i fondali oceanici come risorsa mineraria, e che viene coordinato (politicamente e commercialmente) da un’agenzia “benedetta” dalle Nazioni Unite, la ISA International Seabed Authority di Kingston (Giamaica), che dal 1982 concede licenze di sfruttamento dei fondali oceanici[4]. Tra i vari consorzi internazionali che hanno ottenuto una tale licenza, uno appartiene a due oligarchi russi, Alisher Usmanov e Yuri Milner – e costoro, grazie alla tecnologia di DST Digital Sky Technology, si preparano, prima ancora di scavare minerali, a deporre ricetrasmittenti sul fondo del mare, collegate con il potere centrale russo[5].
Per deporre le ricetrasmittenti, il consorzio a guida russa utilizza una società svizzera, la Allseas, che appartiene al gruppo Heerema, una delle poche aziende cresciute negli anni 30 e sopravvissute alla denazificazione dell’Europa occidentale[6]. La stessa Allseas è responsabile per la costruzione dell’oleodotto NordStream 2 e per la manutenzione di NordStream 1 – quello recentemente colpito da un atto di sabotaggio che si sospetta sia stato deciso personalmente da Vladimir Putin nell’ambito della sua guerra contro la NATO[7].
L’attentato ha aumentato la pressione internazionale su Allseas (che comunque aveva sospeso la costruzione del secondo oleodotto)[8], mentre Alisher Usmanov si trova sotto attacco fin dai primi giorni dell’invasione dell’Ucraina: è stato inserito sulla lista delle personalità russe colpite dalle sanzioni, ed ovunque le sue proprietà vengono identificate e sequestrate[9] – tranne naturalmente ciò che lui e la sua famiglia sono già riusciti a nascondere negli Emirati Arabi Uniti, che proteggono i malviventi di tutto il mondo[10]. Ma queste sanzioni riguardano le sue proprietà, il che non impedisce alle sue aziende ed a quelle a lui collegate (come DST Digital Sky Technologies, che non è stata colpita dalle sanzioni) di continuare ad operare.
Un robot sottomarino, già in uso alle compagnie petrolifere che trivellano i fondali oceanici, e che può essere usato anche per la sorveglianza degli oceani[11]
Pochi giorni fa la Gran Bretagna, spaventata dal fatto che l’attentato sia stato possibile nelle acque della NATO senza che nessuno se ne accorgesse, ha deciso di scendere in competizione col progetto di sorveglianza degli oceani sviluppato da Usmanov: il Ministero della Difesa britannico ha aperto una gara d’appalto per l’acquisto di un veicolo a pilotaggio remoto per acque profonde per un prezzo valutato intorno ai 24 milioni di dollari. Il veicolo deve essere in grado di manipolare oggetti, depositare ricetrasmittenti e produrre immagini ad alta risoluzione fino a 6000 metri di profondità[12].
Allo stesso tempo, la Royal Navy britannica sta accelerando la costruzione di navi per il coordinamento della sorveglianza degli oceani un programma che costa quasi 300 milioni di dollari, sperando così di poter proteggere oleodotti e cavi sottomarini da potenziali sabotaggi. Le navi saranno dotate di sensori avanzati e di una serie di droni sottomarini autonomi e a comando remoto, simili a quelli dell’immagine d’apertura di questo articolo[13]. Si tratta di tecnologie già disponibili sul mercato e che aumentano le possibilità di controllo dell’intero sistema planetario.
Inutile ragionare sulle possibilità fantascientifiche aperte da questo sviluppo militare. Si tratta semplicemente dell’ennesimo frutto dei nuovi tempi, iniziati con la crisi globale del 2008: una volta esaurita la spinta propulsiva del capitalismo industriale, ed esplosa la bolla di sapone della finanza creativa, oggi viviamo in un mondo in cui, per crescere, bisogna prima distruggere – ed è per questo che, come aveva predetto nel 1999 Papa Giovanni Paolo II, il XXI secolo è guidato dalla fede religiosa e dalla forza militare[14]. La forza propulsiva della democrazia si è estinta con la fine del capitalismo industriale – nel momento in cui non c’era più bisogno della partecipazione delle masse alla produzione. Chi non l’ha voluto capire fino ad ora, da ora in poi ascolti con grande attenzione i segnali che vengono dal mare, quando andrà in vacanza d’estate.
[1] ALIŠER USMANOV: GLI SGUARDI INDISCRETI DI UN OLIGARCA SUL MONDO | IBI World Italia
[2] BASI MILITARI E MINIERE: IL VOLTO NUOVO DEL FONDO DELL’OCEANO | IBI World Italia
[3] BASI MILITARI E MINIERE: IL VOLTO NUOVO DEL FONDO DELL’OCEANO | IBI World Italia
[4] https://www.isa.org.jm/index.php/about-isa
[5] ALIŠER USMANOV: GLI SGUARDI INDISCRETI DI UN OLIGARCA SUL MONDO | IBI World Italia
[6] ALIŠER USMANOV: GLI SGUARDI INDISCRETI DI UN OLIGARCA SUL MONDO | IBI World Italia ; BASI MILITARI E MINIERE: IL VOLTO NUOVO DEL FONDO DELL’OCEANO | IBI World Italia ; HEEREMA: IL LUNGO VIAGGIO DAL NAZISMO ALLO SFRUTTAMENTO DEI FONDALI OCEANICI | IBI World Italia ; LO SFRUTTAMENTO DEI FONDALI OCEANICI, NUOVA FRONTIERA DELL’AUTODISTRUZIONE DELL’UMANITÀ | IBI World Italia
[7] https://www.zdf.de/nachrichten/politik/sabotage-nord-stream-schweden-ukraine-krieg-russland-100.html ; https://www.spiegel.de/wirtschaft/unternehmen/schweden-zu-nord-stream-staatsanwaltschaft-bestaetigt-sabotage-als-ursache-fuer-explosionen-a-418a8ecd-82f3-4efd-b1f7-dedd5e04bd38 ; https://www.dw.com/en/sweden-prosecutor-confirms-nord-stream-2-sabotage/a-63806519
[8] https://www.nzz.ch/wirtschaft/der-lange-arm-der-us-justiz-reicht-bei-nord-stream-2-bis-ins-freiburgische-ld.1529838 ; https://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/700637/Nordstream-Pipelines-Bundesanwaltschaft-ermittelt-zu-mutmasslicher-Sabotage
[9] https://www.rferl.org/a/germany-raids-usmanov-russian-oligarch/32044695.html ; https://www.rsi.ch/news/mondo/Germania-caccia-ai-soldi-di-Usmanov-15771166.html ; https://www.lanuovasardegna.it/olbia/cronaca/2022/03/29/news/porto-cervo-sotto-sequestro-l-auto-da-600mila-euro-di-usmanov-1.41336398
[10] https://www.tagesschau.de/ausland/asien/vereinigte-arabische-emirate-russland-ukraine-sanktionen-101.html
[11] https://en.wikipedia.org/wiki/Remotely_operated_underwater_vehicle#/media/File:ROV_working_on_a_subsea_structure.jpg
[12] https://www.defensenews.com/global/europe/2022/11/16/uk-military-ups-investments-in-undersea-surveillance/
[13] https://www.defensenews.com/global/europe/2022/11/16/uk-military-ups-investments-in-undersea-surveillance/
[14] https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1999/january/documents/hf_jp-ii_spe_19990125_mexico-generations.html
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