Giustizia

una risata vi SEPPELLIRÀ!

16 Agosto 2018

Nel 1968 riappare  sui muri di Parigi un vecchio motto anarchico di fine ‘800, diventerà un simbolo di quegli anni.

Esattamente 50 anni dopo questa concezione del mondo ci permette di valutare ed affrontare le resistenze al cambiamento, promesso dal nuovo governo, riguardo alla revisione delle normative sulle esecuzioni immobiliari.

Si tratta di una normativa incivile che raggiunge la volgarità (volgare è non avere vergogna) nell’articolo 560 cpc., quello relativo agli sloggi.

Il 18 maggio 2018 è stato il giorno della vergogna e della volgarità.

Un apparato militare degno di un boss della malavita ha sloggiato Sergio Bramini dalla sua casa di Monza.

Il vecchio governo ed i suoi apparati hanno fatto bere l’olio di ricino a Bramini perchè aveva lanciato un segnale di speranza per i milioni di famiglie impoverite ed indebitate.

Quel giorno Di Maio e Salvini hanno detto con chiarezza, a reti televisive unificate, che il nuovo governo non avrebbe più permesso fallimenti o sloggi come quelli inflitti a Bramini dallo Stato e dai Tribunali.

Sono quasi passati i mitici 100 giorni, sufficienti al presidente Roosevelt per rivoltare con il New Deal gli Stati Uniti, e ogni giorno assistiamo a malati terminali, handicappati, bambini portati fuori di peso dalle loro abitazioni.

I custodi giudiziari, i moderni aguzzini, chiedono l’intervento delle forze dell’ordine, concesse dal Ministero dell’Interno proprio sulla base dell’articolo 560 cpc.

L’aguzzino, secondo quanto insegna la ricostruzione etimologica della parola( dal catalano algozir), è colui che, incaricato del vitale compito di coordinare il movimento dei rematori, infliggeva severe punizioni a chi si sottraeva allo sforzo di vogare, con velocità e disinvoltura, anche quando il mare annunciava tempesta. Prendevano il nome dall’oggetto aguzzo con cui pungolavano  chi era in loro potere. Dovevano mantenere l’ordine anche con metodi spietati e senza guardare in faccia nessuno. (avvocato Biagio Riccio)

IN ITALIA LA “ROBA” VALE PIÙ DELLE PERSONE.

COSA IMPEDISCE AL GOVERNO DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI?

Basterebbe applicare le norme in vigore nei paesi che storicamente più ci somigliano: la Francia e la Spagna.

PERCHÉ IN ITALIA SI PROMETTE SI DISCUTE MA SI È FERMI AL PALO?

La spiegazione è semplice: C’È IN CORSO UNA STRAORDINARIA RESISTENZA AD UN RAPPORTO TRA CREDITORI E DEBITORI EUROPEO DI TIPO EUROPEO DA PARTE DEGLI APPARATI BUROCRATICI DELLO STATO.

Per molti anni i governi in carica hanno sfacciatamente privilegiato i creditori e, soprattutto, gli speculatori e gli strati professionali che vivono sulla spoliazione degli indebitati. C’è stata, certamente, un’azione di lobbying, ma è fondamentale capire che la forza economica dei creditori ha permesso la diffusione sui media e, alla fine anche nelle teste delle persone, di vere e proprie fakes news. Ripetute all’infinito sono diventate storytelling, convinzioni o giustificazioni per l’alta burocrazia ministeriale e, purtroppo, per parti importanti della magistratura.

Ne cito solo alcune:

·         I creditori, non i debitori, sono la parte debole nel rapporto contrattuale e vanno protetti

·        la legge sullo sdebitamento italiana va bene così e non va modificata

·        l’Europa ci chiede di accelerare il processo esecutivo, ogni modifica che introduca tutele europee per i debitori va contrastata

Cito solo un confronto che smaschera la falsità e il disprezzo verso gli impoveriti di chi sostiene queste posizioni.

IN FRANCIA OGNI ANNO VENGONO SDEBITATE PIÙ DI 100.000 FAMIGLIE, vuol dire che centomila famiglie conservano la loro dignità, la loro unità, possono insieme riprendere una nuova vita più serena.

IN ITALIA OGNI ANNO VIENE AVVIATA L’ESECUZIONE IMMOBILIARE PER QUASI 100.000 FAMIGLIE! sono famiglie che perderanno la casa, la dignità, forse anche l’unità familiare e certamente non riprenderanno mai una vita serena perché grazie all’attuale formulazione nel procedimento esecutivo immobiliare non solo perderanno la casa ma resteranno indebitate a vita.

Bramini e, con lui, molte associazioni di volontariato laiche e religiose non chiedono la luna, chiedono le stesse norme già attive in quasi tutti i paesi europei.

UNA RISATA SEPPELLIRÀ CHI SOSTIENE FALSITA’ E DISPREZZA GLI INDEBITATI

 

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