Giustizia
Tribunale dei brevetti europei: Milano ha bisogno di aggiudicarsi la terza sede
Milano– L’attesa si prolunga per Milano, nella speranza di aggiudicarsi la terza sede in Europa, del Tribunale Unificato per i brevetti, competente a dirimere tutte le liti e le controversie sui brevetti a livello europeo, in vigore dal 1° aprile 2023.
La UE, dunque, come auspicato, avrà un brevetto europeo “ad effetto unitario”, capace di dispiegare la sua efficacia, in tutti gli Stati membri, che abbiano aderito al nuovo protocollo, e nel caso dovessero verificarsi episodi di contraffazione, il tipo di procedimento da azionare sarà unico. La contestuale sentenza sarà valida in ogni Paese partner della Unione Europea. La situazione odierna, invece, per i brevetti europei “classici”, pur prevedendo un unico deposito davanti all’Ufficio europeo dei brevetti, presso la sede di Monaco di Baviera, richiede ancora diverse convalide nazionali, dei Paesi nei quali si vuole ottenere la registrazione esclusiva, con un esborso molto gravoso a livello economico. Inoltre, per intavolare azioni giudiziali che accertino la validità o la contraffazione, è obbligatorio agire in ogni Stato in modo separato, magari ottenendo anche una serie di pronunce giurisdizionali in contrasto tra di loro.
Le aziende che detengono un brevetto, quindi, sono chiamate a decidere entro il 1°aprile, se intendono aderire o meno al nuovo sistema. In caso contrario, gli sarà consentito sfruttare i prossimi sette anni, per giungere ad una scelta definitiva, di avvalersi dei tribunali nazionali o di quello unico europeo.
il Tribunale per il brevetto unitario, secondo le indicazioni attuali, dovrebbe essere attivato con due sole sedi centrali quelle di Parigi e Monaco di Baviera.
Mentre la terza che, per accordo internazionale, doveva essere dislocata a Londra, non sarà disponibile per la Brexit. Dal canto suo, l’Italia, nel settembre del 2020, ha presentato la candidatura di Milano, in sostituzione di Londra, per poter ospitare la terza Corte centrale, competente per le cause farmaceutiche. Tuttavia, le deleghe per questo tipo di controversie, verranno ripartite tra Parigi e Monaco di Baviera, in attesa di un verdetto che tarda ad arrivare.
Una iniezione di prestigio ed autorevolezza che serve davvero molto, non solo al capoluogo lombardo, ma a tutta l’Italia, per poter risollevare il sistema giustizia, il comparto industriale ed economico nazionale.
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