Giustizia

Predicatore condannato a 20 anni a Graz

14 Luglio 2016

Al termine di un processo durato quasi 6 mesi è stato condannato oggi a 20 anni di reclusione dal Tribunale penale di Graz il predicatore bosniaco Mirsad O. Conosciuto anche con lo pseudonimo Ebu Tejma, ritenuto colpevole di associazione terroristica, istigazione all’omicidio e coartazione della volontà per avere plagiato dozzine di giovani convincendoli ad abbracciare la Jihad. Diversi di loro si sono effettivamente uniti alla guerra con le milizie dell’IS in Siria e vi hanno trovato la morte. Stesse imputazioni sono gravate anche contro il ceceno Mucharberk T. ritenuto colpevole di aver coadiuvato il reclutamento, che è stato condannato a 10 anni. Fortemente indiziato dalla testimonianza di un ex combattente di aver preso parte egli stesso a massacri in Siria, è stato però ritenuto innocente dall’accusa di istigazione all’omicidio.

 
Il quotidiano austriaco Der Standard ha riferito che il clerico musulmano Mirsad O. durante il dibattimento ha avuto un contegno oltre modo rispettoso della Corte. Ha negato di aver mai perseguito motivi terroristici nella sua missione e di aver meramente applicato gli insegnamenti appresi in Arabia Saudita. Ha lodato l’Austria, e Vienna in particolare, per la sua tolleranza religiosa. I giudici nel corso del processo hanno dovuto prendere visione di diversi filmati di esecuzioni sommarie ed hanno raccolto anche le testimonianze di svariati parenti di giovani combattenti che hanno dichiarato di essere restati senza alcun potere di fronte alla volontà dei figli di porre a repentaglio la vita dopo le prediche. Alcuni genitori hanno chiesto in lacrime di sapere almeno dove fossero caduti i propri ragazzi non avendone mai neppure avuto notizia ufficiale. Il procuratore ha definito l’influsso di Mirsad O. sui giovani come un vero e proprio lavaggio del cervello. Per raggiungere meglio la fascia dei 14-30enni fruiva anche di un proprio canale su You Tube dove appariva come una sorta di pop star.

 
Il processo si è svolto sotto strettissime condizioni di sorveglianza di polizia e forze speciali. Nell’udienza di mercoledì 13 luglio alcuni spettatori sono stati controllati e separati dal resto del pubblico. Sia la difesa di Mirsad O. che la Procura hanno già annunciato di intendere ricorrere in appello e quindi la sentenza non è ancora definitiva.

 
Le autorità austriache stimano che nel Paese ci siano circa 250 simpatizzanti della Jihad, per lo più di origini bosniache o cecene, e tra questi una settantina abbiano già preso parte a combattimenti nelle zone di guerra. Per il perito del tribunale Guido Steinberg -riporta il Der Standard– Vienna è diventata un centro da cui i salafiti militanti espandono i loro influssi fino ad Amburgo.

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