Giustizia
L’eversione della giustizia
Per quello che si desume Il CSM ha perso la sua autorevolezza: viene fuori dai colloqui intercettati il tentativo di delineare un assetto di potere alternativo a quelli democraticamente costituiti.
L’onorevole Lotti, autosospesosi tardivamente dal Partito Democratico, con Palamara ed altri Magistrati nelle riunioni notturne nell’albergo romano, cerca garanzie affinché un Procuratore amico possa sostituire Pignatone alla Procura di Roma: l’obiettivo è insabbiare l’inchiesta Consip che lo vede irrimediabilmente imputato.
Al contempo Palamara vuole un altro Procuratore amico a Perugia per bloccare la sua indagine, per la quale ad oggi è stato accusato di corruzione.
Sono citati nelle intercettazioni anche i nomi del vicepresidente del CSM Davide Ermini, del quale Lotti ritiene che può costituire la cerniera con il Quirinale.
Ritiene, il Lotti, impudentemente,di aver sentito Mattarella. È stato clamorosamente smentito e definito millantatore dalla Presidenza quirinalizia.
È impressionante anche la cadenza dialettale dei colloqui:un volgare romanesco ed epiteti da suburra che si sentono a più riprese.
Emerge anche il livore rancoroso tra colleghi e la sete di vendicarsi a colpi di indagini e dossieraggi: un verminaio.
Tra l’altro mentre Palamara ed altri confabulano, ordiscono, tramano, un altro Magistrato nel lussuoso albergo dorme stravaccato su un divano.
Ha scritto in proposito Gramellini sul Corriere della Sera del 15/6/2019:”Il dottor Corrado Cartoni va a cena con alcuni colleghi del Consiglio superiore della magistratura, ma forse esagera con i fritti. L’augusta comitiva decide di continuare la serata nella camera d’albergo di uno dei commensali, dove è annunciato l’arrivo di un invitato a sorpresa, il sottosegretario renziano alle lottizzazioni, che con apprezzabile sincerità si chiama Lotti. Un gruppetto di maschi stravaccati sui divani di un hotel a parlare di poltrone. C’è di che rivalutare il bunga bunga. Il Cartoni, in pieno raptus digestivo da arancino, crolla esanime con la testa sul bracciolo. Mentre i suoi colleghi insonni si battono per l ‘indipendenza della magistratura discutendo con un politico su come spartirsi i posti, lui se la dorme beato. Forse russa. Forse sogna giudici dispersi su isole incontaminate. Quando si sveglia, le procure più importanti del Monopoli sono già andate”.
Questo intreccio tra Magistrati e politici( si ricordi anche il ruolo di Cosimo Ferri ex magistrato ed oggi deputato del Partito Democratico in quota renziana),ha richiamato alla mente l’inchiesta della loggia P2, sul presupposto fondamentale che l’ emersione di un assetto di potere alternativo può rivelarsi eversivo.
Infatti Tina Anselmi, Presidente della Commissione d’inchiesta sulla P2 ,ritenne che il “piano di rinascita democratico”di Licio Gelli aveva questo singolare obiettivo: delineare un sistema di potere alternativo a quello democraticamente eletto.
Analogamente l’intreccio tra Magistrati e politici per le divisioni infauste delle procure ha proprio questa finalità: pilotare sentenze, inventare indagini, dossier, distruggere carriere altrui, vendicarsi con inchieste farlocche per spudorate strumentalizzazioni mediatiche.
Siamo ormai all’eversione della giustizia.
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