Giustizia
Il Visconte dimezzato De Luca
Non c’è più il sorrisetto sornione, beffardo (4).
Le battute ci sono ancora: “Manna? Io ricordo la manna dal cielo”; “Ho dato ai giornalisti più lavoro di Murdoch, mi dovrebbero nominare Cavaliere del lavoro” e altro ancora.
Ma manca qualcosa (1).
La vicenda giudiziaria che lo coinvolge (al momento caratterizzata da una legittima presunzione d’innocenza) ha alcuni elementi chiave: ossia il logoramento della struttura regionale a livello di vertice. A soli 5 mesi dall’insediamento, Vincenzo De Luca, si è letteralmente usurato, arrivando al potere combattendo contro i veti incrociati del Pd Campania, nelle primarie di partito, scontro con Rosy Bindi e la commissione Antimafia, nella competizione elettorale contro Stefano Caldoro e contemporaneamente nelle aule di giustizia per i guai salernitani (dal Crescent in poi) e per la famigerata Legge Severino conseguente la condanna per abuso d’ufficio (fonte: Fanpage.it).
Sospensiva, sospensione della sospensiva, giudizio del tribunale civile, corte costituzionale. Pratiche che hanno corrotto (ops, questa è l’imputazione) un sistema di condotta che fino a poco tempo fa richiamava alla tranquillità. Oggi, De Luca è una grande incognita.
Le domande da fare potrebbero essere tante, ma mi limito ad alcune di esse.
Esiste una “libertà d’azione” in un contesto in cui si è intrappolati da una indagine per corruzione d’un giudice?
Esiste una tranquillità giusta in un contesto permanete di campagna elettorale (il prossimo anno andranno al voto città come Napoli e Salerno)?
Detto questo immagino che i consiglieri regionali appena arrivati non abbiano la benchè minima intenzione di ritornare a casa a nemmeno mezzo anno dall’insediamento (per buona pace dei notai napoletani – Marino insegna – ).
E infine: Matteo Renzi incontrerà mai nei mesi a venire un Vincenzo De Luca indagato per fatti così gravi, fino a che l’affare non sarà chiarito?
Nell’attesa di avere queste risposte troviamo un personaggio alla Calvino memoria (“Il Visconte dimezzato), sempre più intrappolato tra “sorrisetti” e “personaggetti”, con una magistratura (alla quale non si posso addebitare colpe) che detta i tempi della politica (3).
Continuano così, caro De Luca, i cavalieri del lavoro non saranno i giornalisti, ma i giudici che seguono i suoi continui voli pindarici (2).
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(1) “Chi è Vincenzo De Luca” (il contributo del blog In fondo a Sinistra)
(2) “Il trasformismo della Severino” (il contributo del blog In fondo a Sinistra)
(3) “Il visconte dimezzato De Luca” (il contributo del blog In fondo a Sinistra)
(4) “Bufera giudiziaria in Campania: indagati De Luca, il suo segretario e un giudice della sentenza Severino” (La Repubblica, 11 Novembre 2015)
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