
Giustizia
Il ventennio dell’Antistato nel libro “Crimini Inconfessabili” dell’ex Pm Giuliano Turone
Il Magistrato di lungo corso, ripercorre gli anni bui e controversi della storia di Italia che vanno dal 1973 al 1993 ricostruendo l’intero processo decisionale di copertura di stragi impossibili da dimenticare
“Crimini Inconfessabili”- Il ventennio dell’Antistato che ha voluto e coperto le stragi, dell’ ex Magistrato antimafia di lungo corso, Giuliano Turone, edito da FuoriScena (pag. 304), è un libro che offre un approfondimento a dir poco sconcertante su quel mondo parallelo della giustizia e della criminalità. Con la prefazione di Benedetta Tobagi, il lettore può e deve immergersi in modo diretto nel contenuto di queste pagine, per comprendere, finalmente, rimanendone coinvolto, quale sia stato il percorso decisionale dei vertici politici, istituzionali ed economici del nostro Paese, negli anni che vanno dal 1973 al 1993, quando sono state consumate delle vere e proprie tragedie umane e morali senza precedenti, manipolandone la verità.
Turone, utilizza una narrazione estremamente chiara, particolareggiata e circostanziata di eventi e retroscena che conferiscono alla lettura, uno scorrere deciso e fluido, garantendone una analisi acutissima sotto il profilo, ovviamente, giuridico, ma anche e soprattutto sociale, riannodando le trame, per tanti anni occultate ai cittadini.
L’elemento umano, infatti, è inscindibilmente legato alle storie delle vittime e dei carnefici, corrispondendo alla perfezione a logiche fallibili e mutevoli di condizioni esistenziali più o meno difficili e controverse.
Il Giudice Istruttore Giuliano Turone, si conferma intimamente votato ad una professione svolta a lungo con il massimo rigore e dedizione totale. Abbracciando a tutto tondo, il diritto, la criminologia, e le dinamiche sociologiche Italiane ed internazionali.
E allora, vi sono “Crimini Inconfessabili” che sporcano di sangue innocente molte pagine nostrane, dal secondo dopoguerra al 1993 e che l’autore, che ha svestito la toga nel 2007 (allora Giudice di Cassazione), inizia la sua ricostruzione, con la peculiarità di un investigatore.
Occupandosi di reati terribili come il terrorismo rosso, quando doveva spostarsi per Milano protetto da una scorta armata; ancora le indagini condotte a quattro mani con il collega Gherardo Colombo sul falso sequestro di Michele Sindona e sull’assassinio di Giorgio Ambrosoli, nel mentre di una perquisizione all’interno di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi, dove furono scoperte le famigerate liste della loggia P2.
E così, come nel caso del precedente libro pubblicato da Turone, “Italia Occulta”, edito da Chiarelettere, le vicende raccontate e descritte, si incentrato su fatti che hanno rappresentato un crocevia per la nostra identità di italiani. Troviamo il paradossale incidente in cui resta coinvolto il Segretario del Partito Comunista Enrico Berlinguer ,nel 1973 a Sofia. Un tentato omicidio, documentato in modo irreprensibile da Giuliano Turone, architettato per eliminare il leader del più imponente movimento comunista in Occidente, mentre si apprestava ad affacciarsi verso la noverca Madre Unione Sovietica. Ma, Berlinguer, sopravvive, mentre il Presidente della Democrazia Cristiana, con cui i rapporti erano ottimi e tutti incentrati verso una collaborazione aperta e leale, Aldo Moro, viene ucciso, proprio dopo il famoso compromesso storico tra PC e DC. Siamo nel 1978, e gli Stati Uniti redigono una sorta di programma anti eurocomunista di Berlinguer. Proprio il 16 marzo dello stesso anno, le Brigate Rosse, sequestrano Aldo Moro, con un comitato di crisi indetto da Francesco Cossiga, al fine di seguire il rapimento, cospicuamente composto da tesserati della P2, che gestiscono saldamente diversi apparati statali. Tra i quali, anche Steve Pieczenik, statunitense, emissario di Henry Kissinger, inviato a Roma per inscenare una trattativa posticcia, e di fatto, condannando Moro al suo straziante destino, con l’ efferatezza brigatista, spietatamente di piombo. Ancora, la tragica fine di Piersanti Mattarella, l’allora Presidente della Regione Sicilia, nonché fratello di Sergio, attuale Capo dello Stato Italiano, che viene ucciso il 6 gennaio del 1980, sotto la sua abitazione a Palermo, erede naturale di Aldo Moro.
Ma anche la strage di Bologna, rinominata dall’autore, come “strage della P2”; il mistero della sparizione delle liste di Licio Gelli, ad opera della Cia.
La Mafia, smascherata e conosciuta come Deus ex machina di labirintici intrallazzi inquietanti e scenari raccapriccianti, affiancata dal cosiddetto Antistato, dall’eversione di una destra e di una sinistra crudeli, capaci di colpire al cuore un intero popolo, che aveva fatto dell’onestà e della democrazia i valori fondanti di una ricostruzione dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale, con una Carta Costituzionale, di una bellezza accecante.
Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di cassazione e già docente di Tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano, è stato il giudice istruttore che, prima di occuparsi delle inchieste su Michele Sindona e sulla Loggia P2, ha indagato sulla presenza di Cosa nostra a Milano negli anni Settanta arrivando all’incriminazione del capomafia di allora, Luciano Liggio. Negli anni Novanta ha fatto parte del primo staff di magistrati della Procura Nazionale Antimafia. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa per la redazione della convenzione di Strasburgo del 1990 sul riciclaggio e con le Nazioni Unite, svolgendo attività di pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia e contribuendo alla redazione dell’Oxford University Press Commentary sullo statuto della Corte penale internazionale (2002).
Di recente, Giuliano Turone, ha compiuto in tour pugliese per presentare “Crimini Inconfessabili” a platee in formazione, come quelle dei licei, per aiutare a comprendere da dove veniamo e dove vogliamo andare. Tra le tappe salentine, anche una significativa, presso l’Associazione Culturale “Giuseppe Di Vittorio” di Mesagne, in provincia di Brindisi, dove ha riscosso applausi assai partecipati tra i presenti.
Devi fare login per commentare
Accedi