Giustizia

Huffington annette Pignatone al cerchio magico di Renzi. Trombetton Post?

2 Aprile 2015

Storytelling e titoli ingannevoli. Diciamo pure, epperò, come in questo caso – temiamo – ci si trovi perfino davanti ad una patente caduta di stile oltre che ad un’improvvida operazione, con ogni probabilità dettata da momenti in cui si è in preda ad un eccesso d’entusiasmo quando l’Ensamble, ad un certo punto, vira sul vivacissimo come pentagramma suggerisce. Questioni di arrangiamenti e melodie, capita. L’occasione però fa il titolo ladro, verrebbe da dire. E l’occasione, in questo caso, è la nomina di Franco Gabrielli nuovo prefetto di Roma che avrà il (gravoso) compito di gestire l’Eterna nella fase più calda di Mafia Capitale peraltro nella sede istituzionale fino a ieri retta dal predecessore Pecorano, protagonista di un memorabile scontro a San Macuto con la Presidente dell’Antimafia Rosy Bindi che lo mise alle strette su molte cose che non tornavano. Diciamo pure, epperò, che il titolo d’apertura dell’Huff, muove una formidabile quanto discutibile operazione: ed è subito storytelling. Ci risiamo.

“Abbiamo Cantone”, “abbiamo Sabella”, “abbiamo Roberti”, “abbiamo Gratteri”, ora “abbiamo Gabrielli” e – tutto bene – stai serena Madama La Marchesa, pure e persino (uh?) Pignatone! Oramai è tutta una processione di Icone (persone-per-benissimo, sia chiaro!) eccessivamente utilizzate dagli esponenti del Pd come must rassicuranti, o come Sindone 2.0 da ostentare al pubblico dei talk show ogni volta scoppi un bel casino quando l’impietosa gerarchia delle notizie (quelle asciutte d’agenzia, secche, inoppugnabili) inguaia il ceto politico dominante, si tratti di Mafia autoctona e non, si tratti di Corruzione, si tratti ovunque e comunque del più classico dei clichè: quello dei ladri di Pisa, con tutto il rispetto dovuto-dovutissimo per i pisani, ovviamente.

Ma l’Apertura dell’Huffington, declinata in fascia Aperitivo dopo la decisione del CdM, ha qualcosa di più che l’oramai prevedibile ostensione della Sindone renziana 2.0: l’improvvida annessione del Procuratore Capo al cerchio di Renzi o Giglio Magico che dir si voglia. Qualcosa che ricordi la stessa operazione – pure quella improvvida – che il vescovo di Agrigento pronunciò nell’omelia ai funerali di Leonardo Sciascia, annettendo in qualche modo lo scrittore di Racalmuto alla regione cattolica. Improvvida annessione, non foss’altro che, se c’erano cose che proprio-proprio “Nanà” Sciascia del Clero detestava, erano cerchiobottismo, connotati double-face, certi modus operandi cardinalizi e via andare. Qui però, non è di nobili scrittori illuminati e disarmanti, né di abili Vescovi che si parla, seppur geografie, contee e circoscrizioni, riportino idealmente in ambiti diocesani della politica e dei i suoi media.

“GABRIELLI, PIGNATONE E I COMMISSARI: OPERAZIONE PULIZIA DI RENZI SU ROMA. La nomina del nuovo Prefetto rafforza la svolta renziana sulla Capitale” tuona il titolo d’apertura, pari-pari riproposto poi nel pezzo “Mafia Capitale: Gabrielli nuovo prefetto, Pignatone in procura e i commissari Pd. La strategia di Renzi per uscire dal pantano”. Il pezzo è servito, l’annessione del procuratore capo di Roma che ha acceso l’inchiesta Mafia Capitale pure. Ora però, nonostante il sincero rispetto che si può (e si deve avere) per chi dirige e scrive in quella testata, a questa tastiera non resta che il compito apparentemente più odioso e saccente che si possa fare. Quando – per esempio si è costretti ad aprire con una frase del tipo: “qualcuno informi”. Ecco, epperò: portate pazienza. “Qualcuno informi” l’Huffington che siamo in Italia e non in USA. “Qualcuno informi” l’Huffington che il procuratore Capo non è stato nominato né eletto da alcun esecutivo, tanto meno da Renzi. Qualcuno informi il Procuratore Capo quanto basta per capire come la prenderebbe su un “aperitivo” così organizzato.

Povero Pignatone, cooptato dalla sezione fiati del Rignano Brass Ensamble, annesso dalla propaganda dell’Impero dei Sensi. Su tutti, l’inossidabile e ottimo Mike: “fiato alle trombe Turchetti!”.

 

 

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