Giustizia

Germania: islamista condannato per foto con 2 teste mozzate su Facebook

13 Luglio 2016

Tre scatti in posa di fronte a due teste mozzate impalate di prigionieri nella guerra in Siria sono costati all’islamista 21enne tedesco di origini iraniane Aria L. una condanna a 2 anni di reclusione. Le immagini erano comparse su Facebook sul sito di Vedat V., già noto agli inquirenti come combattente jihadista fin dal 2012, che Aria aveva raggiunto per almeno 3 settimane nella primavera del 2014. La condanna emessa dalla Corte d’appello di Francoforte sul Meno martedì 12 luglio è stata pronunciata applicando il Völkerstrafgesetzbuch (infra VStGB). È già la seconda volta che viene invocato, ma è la prima in assoluto che vi si ricorre per l’accusa di “crimini di guerra”.

 
Il VStGB è una legge tedesca del 2002 che consente ai tribunali in Germania di perseguire crimini contro l’umanità ovunque commessi e perpetrati anche non da cittadini tedeschi. I procuratori possono tuttavia soprassedere dall’avviare le indagini se i crimini sono perseguiti già da un tribunale internazionale, o dalla corte del Paese dell’accusato, o del luogo del crimine.

 
La Procura aveva chiesto una condanna a 3 mesi di più. La difesa l’assoluzione perché non sono emerse evidenze che il reo abbia partecipato alle uccisioni. Pur avendo ammesso di essere la persona in posa di fronte al macabro trofeo di guerra, ha sostenuto di esservi stato costretto. L’avere posato e diffuso le foto è però stato considerato equivalente ad un’attività promozionale del conflitto e della sua continuazione. La sentenza giunta dopo meno di 3 mesi di dibattimento non è ancora passata in giudicato.

 

Nel 2015  il VStGB era stato già invocato contro il Presidente delle milizie Hutu delle “Forze democratiche per la liberazione del Ruanda” Ignace M. che fu condannato a 13 anni di reclusione dalla Corte d’appello di Stoccarda in esito ad un processo di 4 anni.
Nel corso di quest’anno sono state aperte altre due indagini applicando il VStGB -ha riportato Frank Bräutigam per la ARD- rispettivamente nei confronti di un 24enne siriano arrestato il 21 gennaio nella zona di Stoccarda con l’accusa di aver partecipato al rapimento di un collaboratore della Missione dell’ONU nel Golan e di un 41enne siriano arrestato il 6 aprile con l’imputazione di aver partecipato a torture e saccheggi nel suo Paese.

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