Giustizia
Celm, “Iniziativa politica, partecipanti non rappresentativi delle vittime”
Il CELM non ci sta. Il Comitato Europeo Legalità e Memoria prende le distanze dalla conferenza stampa dal titolo “Quale antimafia” che si è tenuta lo scorso giovedì 31 ottobre, nella Sala Nassiriya del Senato della Repubblica, la conferenza stampa per rilanciare l’appello dei familiari delle vittime delle stragi “al mondo politico e istituzionale per una piena verità sulle stragi che hanno insanguinato l’Italia”. Un’iniziativa politica organizzata dal Movimento 5 Stelle che ha visto la partecipazione di Giuseppe Conte, Stefano Patuanelli, Francesco Silvestri, Roberto Scarpinato, Luigi Nave, Giuseppe Antoci e Federico Cafiero De Raho per il M5S oltre a Walter Verini (PD), Elisabetta Piccolotti (AVS) e Antonio D’Alessio (Azione). Hanno partecipato inoltre Salvatore Borsellino (leader e fondatore delle “Agende Rosse”), Paolo Bolognesi (presidente dell’associazione delle vittime della strage alla stazione di Bologna), Federico Sinicato (presidente Associazione familiari vittime strage di Piazza Fontana, Milano 12 dicembre 1969), Daniele Gabrielli (vice presidente Associazione familiari vittime strage via dei Georgofili, Firenze 27 maggio 1993), Sergio Amato (figlio del magistrato Mario Amato, ucciso a Roma il 23 giugno del 1980), Brizio Montinaro (fratello di Antonio, agente di scorta di Giovanni Falcone, ucciso nella strage di Capaci 23 maggio 1992), Nino Morana (nipote di Nino Agostino, ucciso da Cosa Nostra insieme alla moglie Ida Castelluccio il 5 agosto 1989 a Villagrazia di Carini), Daniela Marcone (ufficio di presidenza Associazione Libera).
Il CELM ha preso le distanze dall’iniziativa specificando che, in una lettera aperta inviata al ministro Carlo Nordio e alla presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo e firmata dal presidente, il prof. Pippo Di Vita, “ l’elenco dei familiari che aderiscono a tale iniziativa sia risicato e non rappresentativo, rispetto alle centinaia di familiari di vittime innocenti della mafia edelle stragi che, nel silenzio, ricercano quella verità e quella giustizia che da decenni, depistaggi, insabbiamenti ed aggiustamenti dei processi, hanno fatto sì che quella verità fattuale, relativa ai tanti omicidi e alle stragi di mafia, fosse tanto calpestata e vilipesa”.
Pur entrando nel merito della vicenda che coinvolge attualmente il senatore Roberto Scarpinato, il CELM si auspica che “che la Commissione Parlamentare Antimafia e la Procura di Caltanissetta possano continuare il proprio lavoro in modo sereno e trasparente, senza alcuna interferenza esterna, tanto meno senza l’ingerenza di colorazioni partitiche, mantenendo tempi certi, nell’interesse unico della verità, tanto agognata da una moltitudine di familiari di vittime innocenti della mafia e delle stragi, che non possono essere assolutamente rappresentati dai pochi familiari delle vittime delle stragi, intervenuti alla conferenza stampa del 31 ottobre scorso”.
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