Giustizia

Ancora un impunito in Germania per il massacro di Marzabotto

29 Giugno 2016

La procura di Stoccarda ha annunciato di avere sospeso definitivamente le indagini e che non richiederà il rinvio a giudizio del 94 enne ex SS sotto-comandante della 16ma divisione corrazzata Reichsfuhrer SS Wilhelm Kusterer. Era indagato per la partecipazione ai massacri di civili nell’autunno 1944 in Italia nella zona del Monte Sole, nei comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi, Monzuno ed altre località nella provincia di Massa.

Nel 2007 in Germania era stato attestato che Kusterer godeva solo di limitata capacità per poter rispondere ad un interrogatorio.  Ciò non lo salvaguardò però dall’essere condannato due volte nel 2008 e nel 2009 in contumacia in via definitiva all’ergastolo dai tribunali militari italiani insieme ad altri membri della 16ma SS Panzergrenadierdivision (divisione corazzata granatieri). La condanna era stata emessa in considerazione del suo grado di Unterscharführer e delle conseguenti facoltà nella catena gerarchica di dare gli ordini, senza che tuttavia potessero essere raccolte prove di sue responsabilità specifiche.

La Procura di Stoccarda ha aperto solo anni dopo, il 24 luglio 2013, le indagini per l’ipotesi del reato di omicidio, che in Germania non si prescrive, nei suoi confronti.

Adesso una nuova perizia ne ha tuttavia certificato le necessità di assistenza sanitaria ed ha escluso totalmente la sua capacità di sottostare ad un eventuale processo.

Le indagini non hanno peraltro neanche permesso di attestare le sue responsabilità specifiche nei massacri -ha indicato in un comunicato alla stampa il procuratore di Stoccarda Jan Holzner- e la mera appartenenza nella catena gerarchica che è stata sufficiente per una condanna da parte delle autorità italiane non sarebbe altrettanto idonea ad assicurarne la condanna secondo il diritto tedesco.

Con questa motivazione d’altronde già la Procura di Monaco I nel 2009 aveva sospeso le indagini nei confronti di altri appartenenti del 16ma SS Panzeraufklärungabeilung (reparto corazzato di ricognizione) in connessione ai massacri del settembre 1944 nella zona di Marzabotto e Monte Sole. Nel caso che Kusterer avesse potuto essere rinviato a giudizio in Germania -ha indicato il Procuratore Holzer- non si sarebbe avuto prevedibilmente un esito diverso.

Wilhelm Kusterer nel marzo di quest’anno aveva ricevuto un’onorificenza dal sindaco della cittadina di Engelsbrand, ignaro del suo passato nazista, che gli fu ritirata solo dopo l’ondata di sdegno che partì dall’Italia.

Dei 57 militari tedeschi condannati in contumacia in Italia negli ultimi vent’anni per le stragi naziste nella Penisola su impulso della procura militare, l’unico ad essere stato giudicato colpevole anche in Germania è stato Josef Scheungraber, reo dell’eccidio di Falzano di Cortona del 26 giugno 1944. Deceduto nel luglio 2015, anch’egli aveva avuto una medaglia per i suoi meriti cittadini quale consigliere comunale e comandante onorario dei vigili del fuoco di Ottobrunn.

Nei massacri attorno alla zona di Monte Sole tra il 29 settembre ed il 5 ottobre 1944 morirono in oltre 1.150, il più giovane aveva appena 2 settimane di vita. Nel 2002 l’allora Presidente della Repubblica Tedesca Johannes Rau, in un viaggio a Marzabotto aveva chiesto scusa per gli eccidi. Alle scuse però non sono seguiti i rigori della giustizia.

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