Enti locali
“SIGNORA MORETTI, LEI SI CONFERMA PIÙ BELLA CHE INTELLIGENTE”
Quando si parla di uomini e donne, in qualsiasi campo, per me la parola d’ordine non è uguaglianza ma parità. Non ho mai pensato che uomini e donne siano o debbano essere uguali in tutto e per tutto, penso che il meglio possa nascere da uno scontro, confronto e sintesi tra le diversità. Questo vale anche e soprattutto in politica e nel mondo del lavoro dove mi ritrovo ad appoggiare (con tutti i distinguo del caso) le quote rosa o altre politiche di affirmative action. Ritengo infatti che in questo paese partiamo da un punto talmente arretrato che i benefici siano maggiori dei costi. Sono quindi abbastanza felice che negli ultimi anni il numero di giovani donne che occupano posizioni di rilievo sulla scena politica sia aumentato. Poi però capita che un pomeriggio ascolti l’intervista al Corriere della Sera (non Donna Moderna) di colei che si sta candidando a diventare governatore di una delle regioni più importanti del paese e capisci che non ci siamo. Alessandra Moretti rivendica uno stile femminile nel fare politica, il suo non adeguarsi ad uno schema maschile. Il problema è che non si riferisce ad una diversa sensibilità e ad un bagaglio di esperienze che solo una donna può apportare. L’ex vice-sindaco di Vicenza si riferisce all’essere bella, all’essere sempre “a posto”. Ci racconta che tutte le settimane va dall’estetista per prendersi cura di sé stessa, per non rappresentare così tante donne con “i capelli bianchi o i peli”, e spiega che sulla stessa linea di pensiero ci sono le ministre Marianna (Madia ndr) e Maria Elena (Boschi ndr), la quale (giustamente, a sentir l’onorevole Moretti) è molto fotografata perché ha uno stile tutto suo ed è sempre elegante. La nostra Ale, rivendica uno stile Lady-like che però mi ricorda più Barbara D’Urso che Hillary Clinton, e scade decisamente quando si paragona a Rosy Bindi. Se era ingiusto criticare la Bindi per la sua non avvenenza è oggi completamente fuoristrada affermare che le donne debbano essere anche belle. E’ irrilevante, o dovrebbe esserlo. Quando parlano di sé stessi Graziano Delrio o Matteo Richetti rivendicano il loro essere anche degli uomini di bell”aspetto? Ne dubito, cercano piuttosto di convincere cittadini ed elettori delle loro competenze. Forse, come dice una mia saggia amica, abbiamo raggiunto una parità al ribasso: abbiamo messo donne mediocri in posizioni di potere invece che scalzare gli uomini incompetenti con donne competenti.
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