Enti locali
Nel Friuli di Eluana Englaro il primo passo verso il Registro anticipato
E non poteva che essere il Friuli Venezia Giulia. Finalmente qualcosa si muove, seppur a passi lenti e calmierati. In questi giorni il Friuli Venezia Giulia – prima Regione in Italia – si è dotata del Registro per le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, uno strumento decisivo in mano al cittadino, che potrà così scegliere se sottoporsi a trattamenti sanitari o meno in caso di perdita di coscienza irreversibile. Un piccolo passo per il Friuli, un grande passo per la civiltà e la dignità di questo Paese.
Dicevo: non poteva che essere la Regione più a Nordest a dotarsi del Registro per prima. Sì, perché è qui che ebbe i natali Eluana Englaro ed è qui che ancora oggi vive la famiglia, con il padre, Beppino, che finalmente si dice sereno per una legge regionale tanto giusta quanto tardiva. E a far scattare la molla al Consiglio Regionale friulano è stata proprio una petizione dell’associazione per Eluana, che ha dato il via al vortice che ha portato Stefano Pustetto di Sel a presentare una legge votata dalla gran parte del Parlamento regionale.
Ora, dunque, in Friuli sarà possibile scegliere di sé, e tutto ciò appare francamente bellissimo. Anni fa ricordo che in un’Amaca di Michele Serra lessi frasi semplici ma allo stesso tempo definitive su questo atavico scontro tra chi è a favore e chi è contrario al Registro. Ricordo che il giornalista di Repubblica, tra le righe della sua rubrica quotidiana, parlava del caso Welby e dell’impossibilità di questo di decidere del proprio destino – ormai segnato – e della violenza che gli venne fatta ben oltre la morte, quando gli furono negate le esequie religiose.
Ecco, tutto ciò d’ora in avanti, in Friuli Venezia Giulia, non potrà più accadere. E la speranza è che presto dalla Regione parta un moto capace di espandersi ben oltre il Carso e le piane pordenonesi.
@giulio_serra
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