Enti locali

Lega Nord e libri non vanno d’accordo?

5 Ottobre 2018

A Cinisello Balsamo, popoloso comune dell’hinterland milanese, ai primi di giugno una coalizione di centro destra ha vinto le elezioni.

L’evento può a ben ragione definirsi come storico perché mette fine ad un’ininterrotta catena di giunte di sinistra che durava dal dopoguerra.

A settembre riprendono le attività e Enrico Ernst, scrittore e insegnante di scrittura creativa, si reca ad un incontro con l’assessore competente per riprendere un’attività che dura da anni: un circolo di lettura mensile che si svolge presso la biblioteca comunale. Il gruppo è di una ventina di partecipanti, sceglie all’inizio dell’anno argomenti, titoli dei libri e programma con metodo democratico. Ciascuno è tenuto a leggere il libro e a discuterne in una riunione serale.

L’incontro non ha gli esiti sperati e i comunicati emessi da ciascuno dei partecipanti rendono chiara una cosa: il gruppo per ora non si farà.

Il comunicato dell’assessore suona così: «Non ho mai formulato un rifiuto alla proposta dello scrittore in merito al gruppo di lettura. Quando l’ho incontrato la scorsa settimana gli ho chiesto di arricchire la sua proposta, ampliando i temi presentati, per favorire una maggiore partecipazione di pubblico, visto il numero esiguo di presenze. Ci siamo lasciati con il proposito di valutare le varie opportunità. La risposta è arrivata il giorno seguente dallo stesso Ernst che ha comunicato la sua indisponibilità a mettere in discussione “il metodo, i contenuti e il progetto più generale del gruppo di lettura” dichiarando che la sua era una “posizione netta”».

Ernst ha scritto così: «L’assessore alla cultura Daniela Maggi, martedì 25 di settembre, mi ha ascoltato raccontare la nostra storia, ha letto i percorsi proposti alla votazione del Gruppo di lettura (letteratura russa; letteratura estremo-orientale; giallo tra realtà e finzione; la figura dello straniero e del migrante) e ha deciso di censurare, di fermare il nostro lavoro. Ha detto: «Così non va». L’incontro tra il sottoscritto e l’assessore si è concluso con questo pesante «No». Ho convocato le persone che animano il Gruppo di Lettura. Ha prevalso un’idea e un progetto: parlarne al sindaco».

L’episodio sarebbe assai trascurabile per le dimensioni delle persone coinvolte ma ha un pregio: rende manifesto l’alto tasso ideologico del populismo padano.

Vorrei far notare per altro che l’assessore (si chiama Daniela Maggi) ha una delega assai originale: alla cultura e all’identità (in una città che più meticcia non si saprebbe trovare per gli alti tassi di immigrazione che l’hanno caratterizzata, veneti e meridionali negli anni 60 e 70, stranieri oggi).

Nella pagina facebook dell’assessore campeggia un post dai toni enfatici circa la missione del politico padano: «La vita del leghista ha la strada in salita perché il leghista non riposa mai sugli allori. La vita del leghista è fatta di campagna elettorale h24 e 365 giorni l’anno perché il leghista c’è sempre e non solo il mese prima delle elezioni. La vita del leghista è costellata di continui attacchi, ingiurie e, a volte, minacce. La vita del leghista è difficile, ma al LEGHISTA le difficoltà non mettono paura».

Politici in missione permanente per la redenzione e la salvezza del mondo perduto. Un assessore del cambiamento che non può accettare in alcun modo che le cose vadano come sono andate prima.

Al post dell’assessore un cittadino cinisellese ha replicato: “nella vita così piena del leghista c’è spazio per leggere? perché è stato chiuso il gruppo di lettura al Pertini? Che fastidio le procura?”.

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