Enti locali

Fischi e applausi al 25 aprile

28 Aprile 2019

Hanno fatto un discreto rumore i fischi in piazza alla manifestazione del 25 aprile a Cinisello Balsamo.

E’ stato fischiato il discorso del sindaco leghista Giacomo Ghilardi, reo di aver affisso manifesti di invito alla manifestazione privi del titolo FESTA DELLA LIBERAZIONE  e soprattutto di aver gestito, in maniera autoritaria, programma e inviti in aperta polemica con l’ANPI perché “nessuna associazione in via esclusiva può considerarsi depositaria di una conquista che è stata, invece, il frutto di un percorso comune verso la liberazione del nostro Paese”.

Certo tutti ricordano a Cinisello il suo alzarsi e uscire dai consigli comunali in occasione dell’apertura delle assemblee durante l’inno nazionale.

Unione popolare ha invece colto un dettaglio riproposto con sarcasmo nel suo comunicato dopo il 25 aprile: “Comunque siamo certi, il prossimo anno andrà meglio. Sarà ancora dei nostri. L’abbiamo vista tutti applaudire convinto quando la delegata dell’ANPI ha evocato le vittime della violenza di oggi: profughi dei barconi e migranti contro cui si chiudono i porti. Ma noi non ne faremo parola con il suo capo. Conti sul nostro silenzio”.

Ma è stato anche fischiato il discorso del direttore del Museo della Brigata ebraica, Davide Romano.

Collettivo 20092, circolo di militanti che opera nell’accoglienza e nell’azione sociale e politica di base, non ha gradito l’esposizione della bandiera dello stato di Israele accanto al palco, gli accenni nel suo discorso alla legittimazione della politica sionista dei governi presenti e passati di Israele e ha contrastato sonoramente il discorso di Romano.

Alle contestazioni che ne sono seguite sui social, Collettivo 20092 ha risposto in vario modo, ma soprattutto ha riproposto alcuni post pubblicati in passato sulla sua pagina facebook, da Augusto Meroni, vice capogruppo della Lega in Consiglio comunale.

In alcuni si inneggia e si omaggia Benito Mussolini.

In uno addirittura Hitler e la sua “politica” dei forni.

Manco a dirlo Meroni era sul palco, con cravatta verde d’ordinanza, accanto a Davide Romano,  anche lui ad applaudire un ebreo di cui è facile immaginare cosa pensi dei citati forni.

Certo hanno parlato in molti dei fischi in piazza a Cinisello.

Ma anche gli applausi non scherzano sul fare notizia.

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