Enti locali
FB, i blog e la crisi nel paese della regina Camilla…
…che non è quella inglese di regina, beninteso, ma la guerriera narrata da Virgilio nell’Eneide, che alla guida di un folto gruppo di amazzoni partì alla conquista di Priverno facendo strage dei nemici del padre Metabo, e divenendo così la regina dei Volsci. Realtà? Mitologia? Fantasia? Non lo sappiamo per certo. Sappiamo però che Priverno, cittadina in provincia di Latina, in queste ore avrebbe bisogno di una guerriera come Camilla per sanare e placare gli animi divisi e belligeranti che in questi giorni riempiono piazze vere e bacheche virtuali di messaggi poco chiari e poco comprensibili che gettano tutti nello smarrimento.
Occorre quindi fare chiarezza su quanto è stato detto, su quanto è stato fatto e sulle decisioni prese. Ma per fare ordine siamo costretti a tornare un po’ indietro nel tempo. Ai mesi che hanno preceduto le elezioni e raccontare da dove siamo partiti…e quello che riguarda me, i blog e i social.
Angelo Delogu. Qualcuno me lo segnalò per un articolo da pubblicare su un quotidiano nazionale per i premi presi grazie alla sua tesi di laurea. Pezzo che scrissi e che con la complicità di tutti, venne rilanciato molte volte su Facebook, raggiungendo molti like. Grazie a questo tam, tam in molti ebbero modo di conoscere Delogu, tanto che alcuni mesi dopo dovetti tornare a scrivere e raccontare rivendicando anche qualcosa ( ma questo è un dettaglio) che era stato eletto sindaco di Priverno.
La città avendo spodestato finalmente la destra in Comune, si esaltò e pur essendoci delle nuvole nell’aria, cominciò ad aspettarsi molto dalla quella giunta.
Come è, come non è, in questi giorni si è invece consumata una insanabile rottura nel governo di questa città. Una rottura che si è amplificata molto e che ha raggiunto con interventi e prese di posizione anche alti rappresentati nazionali del Partito democratico. Posizioni diverse che mettono a dura prova la verità.
Il ruolo di Facebook. Poiché non esiste più la sola piazza di Paese, la sala consiliare, i manifesti affissi sul corso, le discussioni, con il dilagare dei social, vengono esaltate e sviluppate anche sulla rete, dando modo a tutti e quindi anche a chi abita all’estero o in altre città, di poter seguire e vivere i problemi della propria città di origine, come se si vivesse ancora là. Mi voglio far interprete, allora, del pensiero di tutti, compresi quelli che sono andati via, permettendomi di rivolgere ai protagonisti, di minoranza e maggioranza, alcune domande:
1) A quanto pare tutto è partito dal voto sulle “cave”. Perché?
2) E’ vero che sono stati avviati contatti con i consiglieri di destra, sia di minoranza che maggioranza, così come da loro pubblicamente dichiarato, per farli entrare in giunta?
3) Perché si è pensato di nominare assessori esterni a discapito dei consiglieri di maggioranza?
4) Perché il Pd ha preso due posizioni diverse?
Questi chiarimenti si rendono necessari. Anche qui, anche su Facebook. Ed è un consiglio che vi dò, forte anche della mia decennale esperienza nella comunicazione istituzionale ad alti livelli. Se nessuno ve l’ha detto o se non l’avete ancora capito, oggi la politica si fa dialogando con tutti. Non so voi, ma io ho letto molti degli interventi e commenti di questi giorni. Vale la pena ricordarvi che sono stati scritti da persone che votano e che in tutta libertà hanno espresso rammarichi e angustie e che senza sapere bene cosa sia successo ne hanno valutato solo gli effetti disastrosi. Loro, come me d’altronde, non vedono l’ora di conoscere e capire come e perché sia accaduto tutto ciò! Sarebbe un bel modo per ripartire, no?
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