Enti locali
Damiano Coletta: “Latina città di giovani, universitaria e green”
Latina torna al voto, in forma insolita e parziale. La causa? Alcuni ricorsi presentati dalla parte perdente, sono stati accolti dal Tar che ha dichiarato decaduta l’Amministrazione guidata da Damiano Coletta e annullato le elezioni di 22 sezioni, per conclamate irregolarità. Il 4 settembre gli elettori di queste sezioni torneranno a dire la loro.
Si è riaperta quindi sotto un solleone impietoso, una campagna elettorale parziale che rivede in lizza i candidati sindaci precedenti. Si giocano il posto di comando Vincenzo Zaccheo, sostenuto da tutte le liste della destra e Damiano Coletta, appoggiato da 3 liste di Latina Bene Comune e dal Pd.
Vincerà l’uno? Vincerà l’altro?
Ci siamo incontrati con Damiano per una chiacchierata informale. Come la volta precedente, https://www.glistatigenerali.com/enti-locali/damiano-coletta-cosi-sara-la-nostra-latina/, la nostra è stata una conversazione aperta, onesta e franca. Come si conviene tra persone che si conoscono da tanto tempo e si apprezzano.
Partiamo dal nodo più doloroso che ha determinato tutto.
Damiano tu hai chiesto la sospensione della sentenza del Tar al Consiglio di Stato, che non l’ ha accolta. Oltre a importanti irregolarità, si è parlato tanto anche di scheda ballerina, vale a dire una scheda già votata che viene introdotta dentro al seggio e che va a sostituire quella normale. Come mai nessuno ha approfondito questo aspetto?
“Perché la sentenza del Consiglio di Stato non l’ha presa proprio in considerazione. Loro parlano di errori formali, anche importanti, probabilmente dovuti all’inesperienza di scrutatori e presidenti. Io spero che sia solo questo. Se c’è stato dolo mi auguro che venga fuori. Mi dispiace che su questa vicenda si sia innescata una macchina del fango pericolosa. Io penso che in situazioni come queste ci debba essere prudenza. Se c’è stato un danno riguarda tutti i candidati sindaci”.
Alcuni partiti che hanno governato con te in questi mesi, ora prendono le distanze. Qualcuno per la sua propaganda elettorale addirittura si intesta tutte le cose fatte dalla tua Amministrazione…consulta dei borghi, disability manager, beach arena, etc. Che ne pensi?
In questa tornata elettorale la coalizione è tornata ad essere quella di base. Mi fa piacere che qualcuno abbia elencato le cose fatte peraltro in una situazione davvero difficile. Io ho passato i primi due mesi a cercare di creare una unità trasversale politica attorno ad alcuni punti programmatici. Abbiamo perso tempo perché non c’era nessunissima intenzione da parte dei partiti di opposizione di far parte di questo accordo programmatico. Abbiamo dovuto aspettare febbraio per la composizione delle commissioni consiliari. Dopodiché è sorta la querelle su come farle, se in presenza o on line. Io invitavo alla prudenza perché il Covid non è che da un giorno all’altro si debella.
La guerra in Ucraina poi ci ha costretto ad allungare i tempi per l’approvazione del bilancio. Lo abbiamo approvato il 10 giugno. Stavamo finalmente partendo e nonostante l’ostruzionismo siamo riusciti a fare richiesta di finanziamenti di circa 50/60 milioni di euro, con i progetti del PNRR, che in qualche modo ci sono stati riconosciuti.
Questo riguarda quello che tu chiami “il secondo tempo”. E nei primi 5 anni molti ti accusano di aver fatto ben poco.
Sono stati fatti degli errori. Siamo riusciti però ad avere dei risultati importanti. Oltre al risanamento economico e alla implementazione dei regolamenti, che hanno rappresentato un elemento di garanzia per il cittadino, c’è stato nella nostra città un cambiamento della grammatica della politica. Oggi nel linguaggio corrente si parla di bene comune, di economia civile, di partecipazione, di patti di collaborazione. Un cambiamento culturale di tutto rispetto.
Qualcuno dice che a Latina le tasse le pagano solo il 43% dei cittadini. E’ vero?
Il discorso dell’evasione fiscale riguarda un po’ tutto il Paese. Noi abbiamo delle criticità per quanto riguarda il pagamento della Tari. Ci sono utenze che non vengono ancora riconosciute pur usufruendo del servizio. Il passaggio del porta a porta sta comunque cambiando la storia della nostra città. Attualmente siamo al 40% di raccolta differenziata. Una volta completati i quartieri Europa e Isonzo dovremmo attestarci al 50%. Entro dicembre 2022 questo lavoro andrà completato. E si passerà poi alla cosiddetta tariffa puntuale. I mastelli saranno chiusi, si apriranno con tesserino magnetico e ognuno pagherà per quanti rifiuti produce. I rifiuti cominceranno così ad essere una risorsa
Spiegati meglio
Noi ora stiamo vendendo la plastica e i metalli leggeri. All’inizio li vendevamo a 2 euro a tonnellata. Adesso li vendiamo a 90 euro a tonnellata. E ora vendiamo anche i metalli pesanti. A 160 euro a tonnellata. Insomma, una volta espletate tutte le formalità burocratiche, si prevede un incasso da parte del Comune di 2milioni di euro nei prossimi 2 anni.
Ci stiamo allineando alle esperienze del Veneto e di altre realtà. E’ la cosiddetta economia circolare. Devo ammettere che abbiamo avuto dei problemi organizzativi in questa fase di transizione tra il sistema a cassonetto e il sistema a mastello. In più c’è stato il Covid, le ferie e gli incivili. Insomma mi dispiace per il disservizio che si è creato. Ora però si sta tutto normalizzando. ..
E voglio ringraziare gli operatori ecologici. La cosa bella di questa esperienza è che abbiamo potuto stabilizzare circa 50 dipendenti con contratto a tempo indeterminato.
E poi?
Abbiamo cambiato tutto il sistema del trasporto pubblico locale. Prima della crisi generata dal Covid eravamo passati da 600mila utenze annuali a 2milioni. L’obiettivo è quello di renderlo gratuito, in un’ottica green. Sono in contatto con tanti sindaci delle città medio-grandi anche per recuperare risorse governative.
E stiamo sostituendo l’illuminazione con il sistema a Led.
Io penso che la gente non sia molto informata di quanto mi stai dicendo.
Non saprei. Io da qualche anno sono anche su Facebook, dove racconto tutto quello che succede. Avremo tra l’altro anche altri finanziamenti per il Centro. Per la casa della Musica stiamo assegnando la progettazione. C’è l’acquisto dell’ex Banca d’Italia e l’intervento sull’ex mercato annonario. Tutte cose che avranno un impatto sulla città, unitamente all’ex garage Ruspi e alla biblioteca.
Ma il garage Ruspi è fermo
E’ fermo perchè abbiamo riscontrato la presenza di amianto. I primi di settembre ripartono i lavori.
Per il teatro verrà presentata la Scia.
Diciamo che a me sono capitati tanti cerini che ho dovuto rimettere a posto in questi anni. Partirà anche il progetto dello skatepark. E sulle periferie abbiamo ottenuto un finanziamento di 27 milioni di euro che riguardano il Q4Q5. E 12 milioni di euro per la riqualificazione del Nicolosi.
Stiamo cercando di non perdere gli 80 milioni di euro della metro e fare quindi una nuova progettazione di collegamento con la Stazione. Abbiamo ottenuto anche l’autorizzazione alla proroga per gli interventi di via Massaro e 5 milioni di euro per la riqualificazione del parco Falcone Borsellino. Stiamo accendendo un mutuo di 4 milioni di euro per le strade. Sono iniziati i lavori su Via Nascosa. Li sta facendo l’Enel, che li farà anche su via del Lido e via Corta.
Abbiamo chiuso l’accordo quadro per il verde. Ci saranno a disposizione 1 milione e 600mila euro per lo sfalcio.
Stiamo arrivando ad un accordo per la ridefinizione della convenzione con Ipogeo e per la piscina.
Poi dobbiamo migliorare i servizi…l’anagrafe, l’urbanistica, etc.
Il futuro di questa città io lo vedo come un futuro universitario. L’Università sta investendo molto. Abbiamo dovuto rinviare la presentazione del nuovo corso di laurea in Intelligenza Artificiale applicata alla biochimica, in lingua. Unico in Europa.
Insomma allora più di qualcosa è stato fatto? Il problema è che su tante cose positive che si fanno, l’attenzione si ferma sempre su quella negativa. Come Acqualatina. Perché avete votato per l’aumento delle tariffe?
Se non avessimo approvato l’aumento avremmo esposto l’utenza al rischio di una maggiorazione delle tariffe operata d’autorità da Acqualatina. E non approvarle, significava anche esporre Acqualatina a un fallimento
Hai dei rimpianti?
Si. Avrei dovuto saper comunicare meglio la situazione che ho trovato e il lavoro che ho fatto. Sono stato troppo con la testa sott’acqua. Soprattutto per le difficoltà che ho riscontrato e il lavoro che ho dovuto fare nel risanare le casse e tutto il meccanismo dei regolamenti.
Io in questa esperienza ho messo esageratamente tutto me stesso. E vorrei poter riportare la discussione accesa e accanita di questi tempi all’uso dei modi gentili che abbiamo votato all’inizio.
Pensi di vincere?
Si. Potremmo avere il premio di maggioranza. E’ questo lo spirito con cui sto affrontando questa tornata elettorale. Siamo usciti dal sistema Latina, basato sul clientelismo.
E’ arrivato il momento della raccolta. Ai cittadini che mi hanno scelto la prima volta sulla fiducia e a ottobre riscelto, chiedo di essere messo nella condizione di governare. Lo merita anche la città.
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