Partiti e politici
Più Europa insegna agli altri la democrazia ma non la pratica
A fine mese Più Europa celebra a Milano il congresso fondativo che renderà la lista elettorale della Bonino un partito vero, con tanto di iscrizione al registro nazionale dei partiti e relativo beneficio del 2 per mille. Il congresso eleggerà il segretario, i membri dell’assemblea e voterà le proposte di modifica statutaria. Potranno votare tutti gli iscritti presenti al congresso – senza delega, secondo il metodo radicale. Non è contemplato il voto online.
I candidati hanno avuto tempo per formalizzare la candidatura e renderla pubblica con i relativi documenti politici dal 4 al 16 gennaio. Per essere valide le candidature devono ricevere un numero minimo di sottoscrizioni, che gli iscritti sono chiamati ad esprimere in modalità digitale sul sito di Più Europa. E qui la stranezza: le sottoscrizioni possono essere espresse dal 13 al 18 gennaio – a candidature ancora aperte.
Il 13 gennaio gli iscritti a Più Europa ricevono una mail con le indicazioni procedurali per esercitare i propri diritti di partecipazione, un pin personale e il link per esprimere la preferenza. Ciascun iscritto può sottoscrivere una sola candidatura a segretario, una sola lista per l’assemblea e una sola proposta di modifica statutaria, e non può modificare il voto. Quel primo giorno di voto, le candidature a segretario con i relativi documenti politici sono solo due – Marco Cappato e Alessandro Fusacchia. Tre sono le liste per l’assemblea e tre le proposte di modifica statutaria.
Due giorni dopo una nuova mail, identica, rinnova all’iscritto l’invito ad esprimere la propria preferenza. Le candidature nel frattempo sono aumentate. A Cappato e Fusacchia si è aggiunto Benedetto Della Vedova, l’attuale coordinatore. Le liste per l’assemblea si sono anch’esse moltiplicate e sono state presentate ulteriori proposte di modifica statutaria.
Nuova mail agli iscritti il 17 gennaio, ad un giorno dalla chiusura della selezione pre-congressuale. Sul sito stavolta compare una quarta candidata alla segreteria, Paola Renata Radaelli – una sovranista salviniana, a quanto pare. Chi aveva già espresso la preferenza per Della Vedova, Fusacchia o Cappato ha perso l’opportunità di sostenere l’inattesa underdog. Alla fine i candidati alla segreteria sono quattro, dieci le liste.
Durante la fase di sottoscrizione il sito e gli account di Più Europa non divulgano le proposte politiche delle liste né dei candidati alla segreteria – di cui non viene nemmeno comunicata l’esistenza.
La democrazia va protetta da questi selvaggi del Governo del Cambiamento – ha ammonito Emma Bonino nella accorata lezione impartita in Senato nei giorni della manovra del popolo. Alla prova della democrazia interna però il suo partito si è rivelato persino peggio di Rousseau.
Più Europa vuole insegnare agli altri la democrazia, bisognerebbe cominciasse con il praticarla.
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