Parlamento
Cappato a La7: “Mi candido in alternativa a questa destra”
Marco Cappato, ospite odierno di Omnibus su La7, ha dichiarato: “Mi candido a Monza per offrire le mie battaglie a chi vorrà sostenerle in alternativa a questa destra”.
Cappato, a proposito della sua candidatura per le elezioni suppletive del Senato a Monza del 22 e 23 ottobre nel seggio che era di Silvio Berlusconi, ha affermato di non rappresentare alcun partito e di offrire, a chi li vuole fare propri, temi e obiettivi legati alla salute e al benessere delle persone, del pianeta e della democrazia, spesso marginalizzati dall’agenda di Governo.
Abbiamo già parlato della situazione legata all’appoggio delle varie forze politiche di opposizione alla candidatura dell’esponente radicale, ma pare che le riserve e i dubbi (in particolare del Pd e del M5S) non si siano ancora sciolti.
Durante la trasmissione condotta da Flavia Fratello, il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni ha preso posizione su varie questioni e ha affermato:
La mia candidatura è a disposizione per chi ritiene che la mia storia possa rappresentare un’alternativa alle politiche di questa destra. Le opposizioni in Parlamento attualmente non sono unite, ma spero di ricevere il loro sostegno sulla base di questioni concrete di pubblico interesse. Dai diritti civili al cambiamento climatico da fronteggiare con la leva fiscale, detassando (come proposto da 27 premi Nobel) il lavoro e i redditi più bassi e incentivando modalità di produzione e consumo sostenibili, al diritto alla democrazia attraverso la partecipazione civica e altri strumenti (come le assemblee di cittadini) già ampiamente utilizzate in Europa.
Cappato è inoltre intervenuto nel dibattito legato alla riforma del sistema giudiziario:
Il collasso del sistema di giustizia è dovuto al sovraccarico di milioni di procedimenti legati spesso a reati che non dovrebbero esistere, come quelli causati dal proibizionismo sulle droghe, che tolgono energie da investire nella protezione della popolazione da reati davvero gravi. Esiste anche un problema di sostanziale irresponsabilità dell’azione penale, camuffata dietro al principio dell’obbligatorietà dell’azione penale.
Infine, a proposito della vicenda legata a Matteo Messina Denaro, ha affermato:
L’idoneità al 41 bis deve essere frutto di una valutazione tecnica, basata sulle condizioni sanitarie; se la valutazione fosse che c’è incompatibilità, la legge imporrebbe l’interruzione del 41 bis, che ovviamente non significa scarcerazione.
Un’indicazione importante sulla posizione del Pd è arrivata attraverso le parole del Sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che auspica per il Pd la scelta di un candidato espressione dei territori.
Dalle sue parole pare arrivare un indicazione diversa da quella che porterebbe all’appoggio a Cappato, anche se a onor del vero questa posizione non trova appoggio nella realtà, visto che Cappato è cresciuto tra Monza e Vedano al Lambro e ha vissuto in Brianza metà della propria vita.
A questo link è possibile vedere la puntata intera.
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