Musica

La musica bisestile. Giorno 326. Humble Pie

14 Febbraio 2019

Un supergruppo formato da quattro artisti inglesi tra i più eterogenei tra loro diventa l’inventore dell’heavy metal

TOWN AND COUNTRY

Contenuto pubblicitario

 

Alla fine degli anni 60 le case discografiche investivano molto denaro e molto marketing sui cosiddetti supergruppi. Le grandi band del decennio precedente, come i Beatles, si scioglievano in seguito a liti, al cambio di orientamenti musicali, a causa di scelte di vita al di là della musica. La teoria era che, se un musicista era divenuto importante in una band di successo, se lo avessi messo a suonare con altri artisti finiti fuori da altre band famose, il risultato sarebbe stato, sia artisticamente che (ancora più importante) commercialmente, un successo sicuro. Gli Humble Pie vennero messi insieme nel 1969 con Steve Marriott, il leader degli Small Faces, Greg Ridley degli Spooky Tooth (due band su cui ho già pubblicato schede), Peter Frampton dei The Hard ed un giovane turnista alla batteria, Jerry Shirley, che aveva suonato in una band di garage rock chiamata Apostolic Intervention.

  “Town and country”, 1970

Il progetto ebbe un grande risultato commerciale, specie negli Stati Uniti, ma rimase sempre in precario equilibrio, perché Steve Marriott era un compositore di musica beat, Ridley uno degli inventori dell’hard rock e Peter Frampton uno che scriveva ballate folk per chitarra acustica e mandolino. Insieme cercarono di diventare un’alternativa “hard” ai nuovi eroi insorgenti: David Bowie ed il glam da una parte, i Led Zeppelin ed i Deep Purple dall’altra. L’effetto, e lo sentirete bene ascoltando i brani che ho scelto, è che stanno a mezza strada tra queste due scelte, legandosi alle atmosfere prima che alle melodie, per cui gran parte della produzione, anche a causa della velocità richiesta dalla casa discografica, è davvero scadente nella qualità di registrazione e non ancora raffinata a livello di esecuzione. Le prime canzoni, come “Natural Born Boogie”, vennero registrate a casa di Steve Marriott ed immediatamente pubblicate. In quel brano siamo ancora al blues, ma di mese in mese gli Humble Pie divennero più duri e fracassoni, tant’è vero che oggi vengono considerati i precursori dell’heavy metal.

Ma l’heavy metal ha bisogno di un’ottima strumentazione, altrimenti è solo rumore, e nel 1970 la strumentazione non era ancora buona abbastanza. A volte non si distingue uno strumento dal rombo sottocutaneo che contraddistingue i brani più duri. Dal vivo, però, la cosa era diversa, e per il pubblico americano questa nuova caciara era la benvenuta, in opposizione alla musica della West Coast, considerata dalla nuova generazione melensa e troppo buonista. Ma non appena il gruppo divenne veramente duro, Peter Frampton si mise a suonare da solo, con il grande successo che tutti conoscono. Da quel momento in poi Steve Marriott e Greg Ridley hanno cambiato diverse volte i musicisti, diventando sempre più heavy metal, finché nel 1981 Steve si è gravemente ammalato d’ulcera ed è stato costretto a restare fermo per un anno. Dal momento che gli ultimi dischi avevano venduto sempre meno, per la A&M quella è stata la cosiddetta “palla al balzo” per cancellare il contratto e la storia della band, che però rimane una pietra miliare nello sviluppo della musica rock e beat in direzione dell’heavy metal, che nel 1981 era già maturo e camminava sulle proprie gambe.

Contenuto pubblicitario

https://www.youtube.com/watch?v=LIy-DqLoUIU

 

Contenuto pubblicitario

 

0 Commenti

Devi fare login per commentare

Login

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.