Musica

Toni Tarantino racconta i suoi “Pensieri Pinistici”: primo disco del musicista

5 Dicembre 2023

Dopo una carriera costellata di tour in giro per il mondo al fianco di artisti internazionali, il pianista e compositore pugliese, Toni Tarantino, decide di avanzare sotto i riflettori con un progetto tutto suo. “Pensieri Pianistici” è il titolo del disco pubblicato dall’etichetta Angapp Music, lo scorso 13 novembre, e disponibile su tutte le piattaforme digitali. Un fluire di emozioni e di melodie nate dalla mente e dai tasti bianchi e neri di un pianoforte. Ad averlo ispirato è la sua vita, dall’amore per la compagna al travolgente sentimento per una figlia. In questa intervista Toni si racconta aprendoci le porte del suo mondo artistico e creativo.

Come nasce il titolo “Pensieri Pianistici”?

Pensieri Pianistici nasce da un’idea in itinere. Occupandomi di diversi generi musicali ho sentito il
bisogno di dare un’identità a questo lavoro pianistico che, pur essendo un prodotto finito, è l’inizio di
una serie di “Pensieri” che ho già in cantiere: Pensieri Elettronici, Pensieri per Archi, Pensieri Cantabili ed altri ancora.

Quanto della tua lunga carriera che hai alle spalle è confluito in questo disco?

Durante gli anni di studio accademici e di tour in giro per il mondo, ho sentito l’esigenza di spaziare
tra diversi generi musicali. Al piano solo ho unito il live looping o il live dub con riverbero e delay;
ad un pensiero elementare come una semplice melodia pianistica ho voluto aggiungere una ricerca
armonica che portasse lo stesso “pensiero” su altri livelli di ascolto.

Cosa ti ha spinto a voler pubblicare le tue composizioni?

Pensieri pianistici nasce dall’esigenza di fermare il tempo. Dopo il diploma in pianoforte, i tour e lo studio della composizione classica, ho scelto e raccolto le sonorità a cui sono più legato. Ogni esperienza è un paragrafo, con pensieri pianistici ho voluto chiudere un capitolo.

ASCOLTA IL DISCO

 

Come nascono i tuoi brani? Cosa ti ispira?

Ogni brano è un breve racconto, San Gregorio ad esempio nasce durante le riprese di un video
girato nella splendida cornice di San Gregorio appunto, (quel momento è sul mio canale YouTube)
durante una pausa ho assecondato questa melodia allora sconosciuta, dettatami dal meraviglioso
panorama poco prima del tramonto. Tramontana è implacabile come il vento che soffia a Casalabate, mio paese d’adozione. In treno è scandito da un ritmo continuo e meccanico, questo brano credo abbia il potere di portarti
lontano. Sei, inizia con una melodia basata su tre note, come una ninna nanna, semplice come il pensiero di un bambino e calda come l’abbraccio della sua mamma, poi sfocia in un momento onirico intricato e sospeso. Sei nasce dalla domanda: chissà cosa sogna un bimbo di appena un anno? Risveglio e Passeggiata sono due improvvisazioni audio video realizzate li in studio. Definisco questi brani due istantanee, improvvise e senza posa, caratterizzate dall’utilizzo di loop station e beat box. Repercussio è l’ansia di perdersi, di sbagliare mettendosi in gioco, ma allo stesso tempo il risvolto positivo di ogni esperienza che ti spinge al di là dei tuoi limiti. Dear friend, l’ultimo brano, è una lettera ad un caro amico, quell’amico su cui sai di poter sempre contare anche se non ci si vede da anni, malinconica e sorridente, una lettera dì arrivederci, probabilmente scritta ad un Toni Tarantino di qualche anno fa, che mi riprometto di andare a trovare consapevole di non poter tornare indietro nel tempo.

Se il tuo disco fosse la colonna sonora di un film, per quale genere cinematografico sarebbe adatto?

In molti mi stanno dicendo che a questo disco mancano solo le immagini. Mi piace immaginare
l’ascoltatore ad occhi chiusi immerso nelle note mentre percorre le tappe della sua vita, i primi
amori, lo studio, il lavoro, i viaggi, la famiglia, le delusioni e le rivincite in tutti i campi.
Associo questo lavoro non ad un genere cinematografico ma a delle riprese in soggettiva, credo che
“Pensieri Pianistici” possa essere un insieme di tracce musicali in grado di sonorizzare le immagini
che scorrono quotidianamente davanti agli occhi, in diversi momenti del proprio personalissimo
percorso.

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