Marcos Cappato: “Sono disabile e voglio studiare”
Marcos Cappato, accompagnato dal papà Alessandro, questa mattina è stato all’Assessorato delle Politiche Sociali di Milano.
Il pulmino che la mattina il Comune di Milano gli aveva messo a disposizione per andare a scuola, da due giorni non passa più a prenderlo.
Dopo una delibera del Comune, infatti, si è sancito che chi ha disabili in casa e necessita di servizi di sostegno, deve sostenere una parte dei costi: dal 25 al 50%. Tradotto in soldoni: portare a scuola Marcos, che abita a tre chilometri dal suo liceo, che si trova a Corsico e dista poco quindi dalla sua casa di Via Gonin a Milano, costa 21 Euro al giorno. Il padre dovrebbe pagare circa 260 euro al mese per pagare il trasporto.
Alessandro, il padre, però guadagna 1400 Euro al mese. Ha tre figli piccoli, una appena nata, e una moglie. E fa turni, per cui spesso alla mattina entra in azienda alle 7.00 del mattino
Per questo è andato in assessorato già mesi fa, appena varata la delibera. Si sa però come vanno queste cose. “Le faremo sapere”, “Non ci sono i fondi”, “Non dipende da noi”, “Il vostro contributo si rende necessario in assenza di fondi”.
Le risposte sono state tutte di questo tenore. Papà Alessandro in assessorato, presieduto da Gabriele Rabaiotti dopo che Pierfrancesco Majorino è migrato al Parlamento Europeo, aveva fatto presente di voler risolvere il problema, prima di arrivare a Gennaio 2020 con il figlio impossibilitato ad andare a scuola.
Marcos, tra l’altro, a scuola è bravo ed ha un buon profitto. Lo scorso anno a Marzo è stato nominato “Alfiere della Repubblica”, dal Presidente Sergio Mattarella. A seguito di un cortometraggio realizzato da Marcos con protagonista Amanda Sandrelli sul tema della disabilità.
Il sindaco Sala nel mese di Dicembre del 2018 gli aveva fatto visita a casa. Già nel 2017, infatti, Marcos aveva avuto lo stesso problema con il pulmino. In quel caso il Comune di Milano aveva comunicato alla famiglia Cappato che lo si poteva accompagnare fino al secondo dei tre chilometri previsti. Poiché l’ultimo si trova a Corsico, il Comune si rifiutava di accompagnarlo a scuola. Dopo una battaglia campale il Comune ha ceduto. Gli ha fatto avere la provvista di danaro e il pulmino per accompagnarlo a scuola e riportarlo a casa a fine giornata.
Adesso ci risiamo. Si fa una delibera, si amplia il numero dei beneficiari dei servizi di assistenza, ma non si coprono i costi. In una città che nei prossimi 5 anni vedrà un indotto di 13 miliardi di Euro grazie alle Olimpiadi.
Per i disabili la vita è sempre più difficile. Marcos però non ci sta. “Sono indignato – dice al mio microfono – anche perché la delibera sancisce che si faccia una graduatoria dei disabili. Chi è più disabile verrà sostenuto. E chi lo è meno invece? Parlo anche per dare loro voce”
Una graduatoria per i disabili. Sindaco Beppe Sala: questo ragazzo deve tornare a scuola. Subito. Lunedi prossimo Marcos deve tornare tra i banchi a fare lezione. Trovi una soluzione. Assessore Rabaiotti: si ingegni. Eviti di mangiare, pratichi un po’ di meditazione e la rinuncia al cibo. Lo faceva Marco Pannella. Depurarsi serve a innalzare lo spirito. Vada a giocare a carambola se può esserle utile. Risolva subito questa situazione assurda.
In cui s’impedisce ad un ragazzo disabile di poter studiare dopo che già una parte della sua vita è stata così radicalmente colpita. La paghiamo per questo. Lei è a nostro servizio. Per sua scelta. Una scelta ideale, immagino. Risolva il problema. E cortesemente: facciamo che la prossima volta il suo staff non ci faccia sapere “che l’assessore non sa nulla della storia di Marcos”, quattro mesi dopo e decine di telefonate dopo, fatte dal papà di Marcos proprio ai suoi uffici. Marcos è Alfiere della Repubblica. Quando ne ha uno, nella sua città, lo consulti. Non lo lasci da solo.
L’intervista
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