Milano
Un nuovo modello di welfare, per le nuove povertà
Che ne è di una famiglia in cui lui e lei, marito e moglie, o due fidanzati, si trovino all’improvviso a fare i conti con la crisi? Che succede se entrambi lavorano nella stessa azienda, perché magari lì si sono conosciuti, e quest’ultima chiude i battenti?
Se n’è parlato in un convegno organizzato in Fondazione Cariplo affrontando il tema, quello delle nuove povertà, dal punto di vista di chi, analizzando scientificamente il quadro dello stato delle cose presenti, ha verificato la complessità di questo problema. La prima valutazione è quella del Dott. Ferdinando Superti Furga, Presidente della Fondazione Lombardia antiusura. In base alla sua analisi il sostegno alla crisi deve arrivare dal basso e non calato dall’alto.
Abbiamo quindi sentito la rettrice dell’Università Bicocca Cristina Messa e infine abbiamo interpellato anche Giuseppe Guzzetti che la Fondazione la presiede. Interessante notare come entrambi valutino il reddito di cittadinanza “integrabile” ad un processo di rafforzamento dell’ accesso al mercato del lavoro.
Superti Furga
Cristina Messa
Giuseppe Guzzetti
Giuseppe Guzzetti ha voluto anche rispondere all’ipotesi paventata che la Fondazione aiuti quei risparmiatori colpiti dal fallimento di alcune banche popolari venete: “Non intendiamo mettere un euro” ha detto
“Come Fondazione abbiamo gia’ messo 538 mln e vedremo che fine fanno” . Interpellato sul miliardo in piu’ ‘da privati’ chiesto dall’Ue per il salvataggio delle banche venete. Ieri il ministro Padoan ha escluso un ‘bail-in’, chi mettera’ questo miliardo? gli e’ stato chiesto. “Bisogna chiederlo a Padoan. Come Fondazione non li metto – ha detto a margine di un convegno -. Abbiamo gia’ messo 538 milioni” attraverso il Fondo Atlante “e vedremo che fine fanno.
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