Media
Banche, aeroporti, giornali. Ora Marchi punta a Mps
La rassegna stampa delle notizie più importanti nel Veneto nella settimana dal 6 all’11 ottobre.
FINANZA
Sabato 12 ottobre
Banche, aeroporti, giornali. Ora Marchi punta a Mps
La fase è ancora iniziale. Ma l’ipotesi di una cordata per costruire un nucleo solido di imprenditori italiani, capace di garantire stabilità e continuità al futuro di Monte dei Paschi di Siena (Mps), sarebbe un progetto reale. Con quali esiti è presto per dirlo. A guidarla sarebbe Enrico Marchi, numero uno di Banca Finint e di Save Aeroporti (oltre che presidente del Gruppo Nord Est Multimedia, editore di questo giornale). Il gruppo bancario con base a Conegliano non è nuovo ad operazioni di questo tipo. Anzi è proprio il suo mestiere. Già in passato aveva costruito schemi per intervenire in salvataggi industriali, vedi Ceramica Dolomite, ma anche in operazione di sistema come Grandi Stazioni o Gemina. Nel caso della banca senese agirebbe come catalizzatore, componendo cioè la platea di potenziali investitori con l’idea di formare un gruppo di istituzionali pronti a rilevare una quota significativa dell’istituto senese, con l’obiettivo di dare vita a una newco stabile e a lungo termine. (Mattino di Padova)
LAVORO
Lunedì 7 ottobre
Treviso, in tribunale infermieri al posto dei cancellieri
Demansionati da figure con responsabilità apicali al livello (anche di retribuzione) degli autisti e dei centralinisti. Ma soprattutto oberati di lavoro a causa di un sottodimensionamento della pianta organica visto che sono circa la metà dei quaranta effettivi. Le carenze di organico del tribunale e della procura di Treviso sono tali che, per fare fronte alle scoperture, si deve attingere a professionalità provenienti da comparti completamente differenti. Solo in procura, giusto per fare un esempio, sono presenti una decina lavoratori provenienti dalle Usl. Non solo amministrativi, ma addirittura infermieri, in un caso un caposala, chiamati a occuparsi di pratiche legali come le esecuzioni immobiliari senza alcuna formazione specifica. Gli effetti non sono trascurabili: l’iscrizione dei fascicoli (ad eccezione di quelli più urgenti come gli omicidi e i casi che rientrano nel cosiddetto codice rosso) viene fatta con un ritardo medio di almeno 3 mesi. (Corriere del Veneto)
ECONOMIA
Giovedì 10 ottobre
Logistica: nel Nord-Est vale 14,8 mld euro nel 2023
La logistica del sistema Nord-Est è passata dagli 11,1 miliardi di euro del 2017 ai 14,8 miliardi del 2023, con tassi di crescita superiori rispetto alla media nazionale. Nel Veneto sono presenti 3 corridoi Ten-T su 4, cinque Interporti, tra i quali quello di Verona, al primo posto in Europa con una movimentazione di 670mila TEU, e quello di Padova, ai vertici tra quelli nazionali, che ne movimenta 387mila. Il sistema aeroportuale trasporta 18 milioni di passeggeri e 48mila tonnellate di merci, il trasporto intermodale conta 27mila treni, il sistema portuale di Venezia e Chioggia ha un traffico di 26 milioni di tonnellate di merci. (AdnKronos)
Martedì 8 ottobre
La Pedemontana Veneta è un pozzo senza fondo. Per la Regione deficit di 110 milioni in 3 anni
Sale il traffico lungo la Pedemontana, ma come si temeva non è abbastanza. E così sale anche il conto della Regione per coprire il deficit che si crea – come era stato previsto – per i primi 9 anni di gestione della grande infrastruttura. È questo che emerge dai conti scritti nero su bianco dalla giunta regionale nella proposta di “Bilancio di previsione 2025-2027” che è all’esame adesso delle commissioni del Consiglio regionale. A parlare sono i numeri. E sono impietosi. Perché un anno fa nel presentare il bilancio preventivo 2024 la Regione aveva previsto di doverci mettere 23 milioni per quest’anno, e poi oltre 18 milioni nel 2025 e nel 2026 16 milioni: una sessantina di milioni. La Pedemontana dovrebbe incassare dai pedaggi l’anno prossimo circa 122 milioni, cifra che dovrebbe salire a 134,7 milioni l’anno successivo (2026) e poi a 147,2 milioni nel 2027. Il problema, come noto, è che gli accordi prevedono che la Regione incassi sì i pedaggi, ma paghi un canone annuale al costruttore gestore Sis, cifra che a sua volta cresce di anno in anno, tenendo conto pure di un tasso di inflazione prevedibile. E quindi l’anno prossimo al privato andranno 164 milioni, per cui la Regione dovrà tirare fuori di tasca sua 42 milioni. Nel 2026 la Sis riceverà 172 milioni, e quindi la Regione dovrà sborsare la differenza con i pedaggi che prevista in 37 milioni, e infine nel 2027 al privato andranno 180 milioni, di cui quasi 33 milioni vengono dalle tasche della Regione. Morale: la Regione ha davanti un conto da oltre 110 milioni di euro in tre anni, pur incassando oltre 400 milioni dai pedaggi. (Il Giornale di Vicenza)
Lunedì 7 ottobre
Le mani degli ultrà sulle Olimpiadi 2026
Non avrebbero voluto mettere le mani solo sui parcheggi attorno allo stadio Olimpico di Roma e allo Juventus Stadium di Torino, ma anche sulla gestione dei posteggi di Milano Cortina 2026. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, è ciò che emerge dalle intercettazioni contenute in una delle informative agli atti dell’inchiesta della Procura di Milano, che ha decapito i vertici delle curve Nord e Sud di Inter e Milan a San Siro, con le accuse di associazione per delinquere (per alcuni aggravate dall’aver favorito gli interessi della mafia), estorsione e altri reati. È inevitabile allora chiedersi su quali strutture di sosta rischiassero di allungarsi i tentacoli dell’organizzazione criminale: nel lungo elenco delle opere olimpiche di cui il Governo ha incaricato Simico, naturalmente estranea alla vicenda giudiziaria, figurano due rilevanti interventi in Lombardia, mentre in Veneto si tratta di progetti minori in parte in convenzione con Rfi e con Anas. (Il Gazzettino)
Domenica 6 ottobre
Taxi d’acqua vietati in aeroporto
All’aeroporto di Venezia non ci si può mettere semplicemente in coda per una barca che porti a destinazione. E, ancor meno, si può accedere con imbarcazioni private per trasportare liberamente parenti e amici. Il Comune di Venezia è pronto ad intervenire direttamente avere una concessione demaniale per realizzare quell’approdo pubblico all’aeroporto Marco Polo che manca dal 31 luglio 1961, anno della sua apertura. La darsena da dove partono e arrivano i motoscafi a fianco dello scalo lagunare è infatti riservata al noleggio con conducente, tipologia di trasporto pubblico non di linea che, a differenza del taxi propriamente detto, lavora esclusivamente su prenotazione. È questo l’ultimo capitolo del braccio di ferro tra il Comune e la società di gestione Save Spa o meglio, tra il sindaco Luigi Brugnaro e il presidente Enrico Marchi. (Il Gazzettino)
SOCIETA’
Mercoledì 9 ottobre
Anche gli stranieri fanno meno figli, uil: allarme sulla denatalità
“Non si fanno più figli in Italia e nemmeno in Veneto. E la novità è che anche gli stranieri che vivono da noi hanno cominciato a generare meno figli”. Lo afferma il segretario Roberto Toigo all’assemblea regionale della Uil del Veneto. (…) Il cosiddetto tasso di fecondità, cioè il numero dei figli che serve per garantire il ricambio generazionale, dovrebbe attenersi al 2,1 per donna, ed è oggi all’1,24 e 1,27 in Veneto. Nel 2022 a livello nazionale si è scesi per la prima volta sotto i 400.000 nati nell’anno e, in regione, sotto i 32.000. L’Italia rimane così tra i Paesi dell’Ue in cui questo fenomeno è tra i più alti e preoccupanti. La novità eclatante è che a fare meno figli non sono solo gli italiani e i veneti, ma anche gli stranieri. In Veneto, nel 2013, gli stranieri rappresentavano quasi il 22% dei nati totali per passare, nel 2023, a circa il 18%. In soli 10 anni (2013-2023) ci sono state 11.500 nascite in meno. Anche se la tendenza al calo della natalità caratterizza quasi tutti i Paesi europei, l’Italia “si distingue per la gravità del fenomeno. A fronte di una media Ue di 9,1 nascite ogni mille abitanti nel biennio 2020-21, in Italia la quota si è fermata a 6,8». (Dire)
Domenica 6 ottobre
Housing First, progetto innovativo del Comune di Padova
La giunta di Padova approva l’avviso per la co-progettazione del progetto Housing First, con un budget di 683 mila euro. In un contesto in cui il diritto alla casa è sempre più al centro del dibattito pubblico, il progetto “Housing First” si propone come una risposta innovativa e concreta alle sfide dell’abitare. Nei giorni scorsi, la giunta ha dato il via libera a un avviso pubblico esplorativo, invitando gli enti del terzo settore a manifestare il proprio interesse per partecipare alla co-progettazione e co-gestione di questo ambizioso progetto, in collaborazione con il comune. (Radio Veneto 24)
CULTURA
Martedì 8 ottobre
Misurare il mondo: il Cicap Fest torna a Padova nel fine settimana
Misurare il mondo. (…) Il Cicap Fest ha scelto questo obiettivo come claim dell’edizione 2024 da venerdì 11 a domenica 13 ottobre, a Padova. L’inaugurazione sarà incentrata sulla misura del rapporto tra scienza e decisori pubblici e vedrà anche la collaborazione dell’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano. Nel programma, tra gli altri, James Vincent, giornalista e scrittore esperto di intelligenza artificiale e robotica e Joe Schwarcz , professore di chimica e direttore dell’Ufficio per la Scienza e la Società alla McGill University di Montreal, noto per la sua costante lotta contro la disinformazione; Nello Cristianini, professore di Intelligenza artificiale all’Università di Bath, che si concentrerà sul linguaggio dell’AI, il meteorologo e climatologo Giulio Betti sulle bugie dei negazionisti del cambiamento climatico a partire da «Ha sempre fatto caldo!»; Elisa Palazzi, membro del direttivo del CICAP e docente di Fisica del clima all’Università di Torino, parlerà di quali fenomeni siano effettivamente imputabili al riscaldamento globale e quali no. Si parlerà del Servizio Sanitario Nazionale negli incontri con l’ex senatrice Nerina Dirindin e con il farmacologo Silvio Garattini. (Mattino di Padova)
AMBIENTE
Domenica 6 ottobre
Costruttori contro il consumo di suolo
In Veneto si consuma troppo suolo. Anche l’Ance, l’Associazione dei costruttori edili, lo dice. La presentazione del nuovo report sugli appalti pubblici, riferito al secondo trimestre del 2024, ha saldamente confermato la regione nel podio di quelle che consumano più ettari di suolo. Il Veneto è secondo solo alla Lombardia. Al tempo stesso, denuncia sempre Ance, sono troppo pochi gli investimenti per la tutela del territorio. «Troppe le procedure gestite dai Comuni, serve un piano che chiarisca in che direzione andrà la nostra regione» (Mattino di Padova)
POLITICA
Lunedì 7 ottobre
A Pontida i leghisti veneti sognano il quarto mandato: «Dopo Zaia c’è solo Zaia»
La voce dei militanti sui pullman verso l’annuale appuntamento in provincia di Bergamo. Secondo gli intervistati le le opzioni sono tre. Primo: dopo Zaia, ancora Zaia, perché il terzo mandato non è del tutto tramontato. Del resto, se in Campania il dem Vincenzo De Luca dice di poter fare il terzo mandato perché la sua Regione non ha mai approvato l’adeguamento alla normativa nazionale, perché il Veneto che invece la legge sul limite dei due mandati l’ha fatta dovrebbe essere penalizzato? Ossia: perché De Luca sì e Zaia no? Seconda opzione: dopo Zaia, niente Zaia, ma alleanza di centrodestra e candidato sempre un leghista, in pole position il segretario veneto Alberto Stefani. Terza possibilità: Fratelli d’Italia che rivendica la guida della Regione e allora la Lega si smarca e corre da sola. (Il Gazzettino)
INFRASTRUTTURE
Venerdì 11 ottobre
Piove (letteralmente) nelle gallerie della Pedemontana Veneta
A distanza di oltre quattro mesi è successo di nuovo: all’interno della galleria di Malo, il tratto dell’autostrada Pedemontana che buca la montagna e collega la Val Leogra con quella dell’Agno, è piovuto ancora dentro. Una vera e propria cascata d’acqua dal soffitto, proprio al centro del tunnel, tanto che è stato chiuso un tratto della corsia sud verso Bassano. La situazione non è una novità: a causa delle forti piogge, alla fine dello scorso maggio era accaduta la stessa cosa, nel medesimo punto. (Corriere del Veneto)
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