Letteratura
Il bacio
“Lo sai cosa mi è successo?” chiede la signora dai capelli biondi.
“No, ma so che stai per dirmelo”, risponde l’uomo dai capelli bianchi.
“Un tizio mi ha chiesto l’amicizia di facebook. Dice di avermi conosciuta trent’anni fa quando facevamo gli ultimi anni delle superiori…”
“E a te il suo nome non dice niente?”
“Zerissimo, e meno che meno la faccia. Una faccia da bietolone, tra l’altro…”
“Ogni anno ci abbandonano centinaia di neuroni. Tu, come è noto, non fai eccezioni”
“Grazie del complimento, sulla tua memoria da pesce rosso, invece, apriremo poi un capitolo a parte. Il fatto è che questo tizio sostiene di avermi corteggiata…”
“Erano così tanti quelli che lo facevano allora?”
“Anche su questo torneremo dopo, sei il solito cafone…C’era la fila per me a quei tempi!”
“Capisco…”
“Non ho finito, il bello è che quel tizio sostiene pure di essere riuscito, alla fine del suo assedio, ad ottenere qualcosa…”
“Un acconto?”
“Niente di che, un bacio.”
“Insomma, vi sareste baciati e tu lo hai rimosso?”
“Intanto bisognerebbe avere la certezza che non è un fanfarone, magari quel bacio non c’è mai stato…”
“Magari sì, invece, facevano tutti la fila, ma, dopo una lunga coda, era arrivato il suo turno, povera stella…”
“E’ possibile anche questo. D’altronde, vuoi dire che tu ti ricordi di tutte quelle che hai baciato?”
“Io si, purtroppo. Ho incontrato sempre donne molto selettive…”
“Vuoi dire che hai passato una vita a ricevere porte in faccia?”
“Più o meno”
“E quindi stai insinuando che stiamo insieme perché io non sono selettiva?”
“Oppure che io, con il tempo, sono molto migliorato”
“La verità vera, invece è un’altra: quando facevano la fila per me, io ero molto selettiva. Mica come adesso.”
“Adesso cosa?”
“Adesso, purtroppo, per me è arrivato il tempo di accettare quello che passa il convento”
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