UE
Improvvisazione renziana e Panzer tedesco
Riassumendo: le Mercedes strapazzano le Ferrari, Renzi invita Angela Merkel a Maranello e il tutto viene descritto dalla stampa nazionale come un grande successo, con tanto di presunta apertura dei tedeschi alla flessibilità per gli interventi di messa in sicurezza post sisma.
Prima della visita di Frau Merkel, il ministero dei trasporti tedesco ha inviato una lettera alla commissione europea per sollecitare un intervento sulle emissioni di gas di scarico di alcuni veicoli di FCA.
Mentre Renzi si balocca tra un giro a Maranello e uno a Ventotene, come sempre il governo tedesco ci dà lezioni di metodo, ovvero di come uno Stato serio dovrebbe operare per tutelare i propri interessi.
A distanza di circa un anno dal dieselgate, i tedeschi sono già passati al contrattaccato. Renzi e Mogherini si trastullano mentre Merkel & co. puntano a spiazzare l’industria europea dell’auto vietando per il prossimo futuro motori a benzina e diesel e lavorando a questo di sponda con Pechino.
Come un carroarmato ‘Panzer’, l’esecutivo tedesco non si ferma qui. Nei giorni scorsi, il ministro Sigmar Gabriel ha dichiarato pubblicamente guerra al Ttip e con esso a un futuro economico dell’Italia e dell’Europa con gli Stati Uniti d’America.
Evidentemente a Berlino hanno trovato appetitoso l’accostamento tra involtini primavera e crauti. Ne è conferma il fatto che sono proprio i tedeschi i più favorevoli, più o meno palesemente, ad aprire le porte del mercato europeo all’acciaio cinese, con ciò decretando la fine della siderurgia italiana ed europea, un colpo micidiale alla nostra economia e migliaia di nuovi disoccupati che lungo la Penisola non potranno certo trovare consolazione nelle slide e nei voucher inventati dall’ex sindaco di Firenze.
Cosa ci dice tutto ciò? Che dobbiamo essere preoccupati e che c’è uno stramaledetto bisogno che l’Italia ritorni a essere guidata da un centro destra forte, autorevole e consapevole.
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