Il crowdfunding da urlo dei gattini che esplodono
Gattini che esplodono. Capre di montagna. Peli neri, lunghissimi, usati come armi. Raggi laser e Sasquatch. Sono questi alcuni degli elementi di base di quella che sembra essere la campagna di crowdfunding più sconvolgente fatta finora. Exploding Kittens non è uno dei gadget ultratecnologici che hanno fatto il successo di Kickstarter negli ultimi anni, ma un “semplice” gioco di carte.
I tre ideatori cercavano 10,000 $ in crowdfunding, e come per ogni progetto su Kickstarter il tempo per raccoglierli era 31 giorni. L’obiettivo di 10.000 $ è stato raggiunto in 20 minuti. Dopo meno di un ora, era stato raggiunto il 1000% della cifra richiesta. In 7 ore erano arrivati ad 1 milione di dollari, che sono diventati 3 in meno di tre giorni. Mentre scrivo, sono stati raccolti 3,763,254 $ da un totale di quasi 100.000 finanziatori. E rimangono ancora 25 giorni. Come è possibile spiegare un successo del genere?
Il grande pubblico, specialmente in Italia, associa i giochi con le carte, a seconda dell’età, a cose come lo scopone scientifico o Yu-Gi-Oh! In realtà i mondi dei giochi di carte sono tantissimi e si estendono in una molteplicità di direzioni subculturali. Si va dai giochi di carte collezionabili come Magic a quelli di simulazione di spaccio di marijuana come Weed.
Anche se è difficile trovare delle statistiche chiare di riferimento, è chiaro che si tratta di un mercato potenziale di molti milioni di consumatori. Il solo Magic (qualcosa di molto, molto diverso, i cui appassionati tendono ad assumere tratti usai subculturali) ha 12 milioni di giocatori. Ma questo non basta a spiegare questi numeri da capogiro.
Per capirci qualcosa in più, bisogna andare a guardare chi sono i tre creatori del progetto.
Elan Lee è un tecnologo, imprenditore e storyteller che è stato protagonista di un numero incredibile di successi nel mondo del game design, a partire dal design della X-Box di Microsoft.
Shane Small è un personaggio altamente influente nel design contemporaneo, oltre ad essere l’art director di X-Box.
Ma quello su cui conviene concentrare l’attenzione è l’illustratore e fumettista Matthew Inman. Il suo sito (The Oatmeal) è uno dei più popolari in rete, perché è in grado di sintetizzare (e, in alcuni casi, di generare) molti dei trend virali che circolano nelle comunità online. Non è assolutamente un caso che già da anni su The Oatmeal ci sia una sezione specificamente dedicata ai gattini.
Se non avete mai visto il tratto di Inman ci sono solo tre possibilità: non avete un account sui social network; avete solo amici anziani; gli algoritmi di selezione di Facebook vi stanno giocando qualche brutto tiro, e dovreste iniziare a preoccuparvi. L’influenza di Inman si misura non solo nei numeri altissimi dei suoi canali social (oltre tre milioni di fan su Facebook) ma anche e soprattutto nella sua capacità capacità di giocare con i linguaggi del web, producendo illustrazioni perfette per essere virilizzate (ovvero condivise, amate, odiate, trasformate).
Insomma, ecco alcuni spunti per provare a capire il successo dei gattini che esplodono. Innanzitutto un mercato potenziale enorme. Poi, tre autori che godono di un prestigio enorme presso comunità diverse tra loro ma molto radicate nel web, oltre che di canali social con numeri da capogiro. E infine la capacità di giocare con i linguaggi nativi del web, passando dallo schermo ad un gioco di carte e poi di nuovo a un video su youtube.
In verità c’è un altro dato, che è quello che forse rimane più magico: il video di presentazione è divertentissimo, e sembra promettere un gioco ancora più divertente. Un numero incredibile di persone che conosco (che non sanno niente di meme, di The Oatmeal, di X-Box o di crowdfunding) ha detto semplicemente: “è bellissimo, lo voglio!”.
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