Il vero proprietario di STX France
L’accordo raggiunto tra il governo italiano e francese sul controllo di STX France prevede che la quota di Fincantieri sarà del 50%, quello dello Stato francese del 34,34%, Naval Group sarà al 10%, i dipendenti al 2% e un gruppo di aziende locali al 3,66%. Per dare il controllo a Fincantieri, Parigi presterà l’1%, ma questo prestito potrà essere revocato a condizione di un inadempimento di Fincantieri rispetto agli impegni industriali presi e, in quel caso, il gruppo italiano potrà rivendere il 50% alla Francia. Tutto il processo avrà una durata di 12 anni, nel corso dei quali sono stati previsti specifici momenti per verificare gli impegni. Tra gli elementi che verranno presi in considerazione, l’aderenza alle regole di governance, la conservazione della proprietà intellettuale e del know-how e il supporto allo sviluppo dei cantieri, il mantenimento dei posti di lavoro e dei subappalti, l’uguale trattamento all’interno del gruppo.
Entrambi i governi si mostrano soddisfatti dell’accordo, ma se lo guardiamo attraverso le lenti della “property rights theory of the firm” (letteralmente teoria dell’impresa basata sui diritti di proprietà), il vero vincitore sembra essere il governo francese. Questa teoria, basata sui lavori di Sanford Grossman, Oliver Hart e John Moore tra la fine degli anni ’80 e gli anni ‘90 sostiene che se i contratti sono incompleti, cioè non è possibile specificare cosa succede per qualunque cosa accada in vigenza di un contratto, allora quello che conta sono i diritti di proprietà.
I casi in cui il governo francese può revocare il prestito dell’1% sono per loro natura discutibili e non univocamente definiti, propri di un contratto incompleto. Alla fine il proprietario dell’1% è il governo francese che deciderà in base alle sue priorità (a quel punto Fincantieri potrebbe citare in giudizio il governo, con tutti i costi e le incertezze del caso). Fincantieri avrebbe il diritto di vendere il suo 50%, ed è chiaro che se l’1% fosse ripreso dal governo transalpino, questo metterebbe in conto tale risposta da parte di Fincantieri perché a quel punto la società diventerebbe ingovernabile. In definitiva, il “proprietario di ultima istanza” è il governo francese che quindi ha i maggiori titoli per cantare vittoria.
Bibliografia
Grossman, Sanford J.; Hart, Oliver D. (1986). “The Costs and Benefits of Ownership: A Theory of Vertical and Lateral Integration”. Journal of Political Economy, 94 (4): 691–719. ISSN 0022-3808.
Hart, Oliver; Moore, John (1990). “Property Rights and the Nature of the Firm”. Journal of Political Economy, 98 (6): 1119–1158. ISSN 0022-3808.
Hart, Oliver (1995). Firms, contracts, and financial structure. Oxford University Press.
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