Governo

Il governo revoca per decreto il CdA di Anpal Servizi, ma qualcosa non torna

1 Marzo 2023

Ieri, 28 febbraio 2023, le agenzie di stampa hanno dato la notizia della convocazione dell’assemblea degli azionisti di Anpal Servizi con il fine di discutere la revoca del Consiglio di Amministrazione, in seguito a un decreto interministeriale firmato da Calderone e Giorgetti, che disponeva appunto la revoca del Cda. Prima di ricostruire la storia, teniamoci bene a mente una domanda: ma si possono revocare i Cda di una società, per quanto pubblica, per decreto?

I fatti

La presidente Cristina Tajani ha fissato per il 9 marzo la prima convocazione, mentre la seconda è fissata per il 13 dello stesso mese. Tajani ha convocato l’assemblea in risposta alla richiesta del Direttore generale del Tesoro, ma soprattutto a causa di un decreto del 14 febbraio scorso, a firma del Ministro del Lavoro e del Ministro delle Finanze. Con questo decreto interministeriale il governo ha infatti revocato il Consiglio di Amministrazione di Anpal Servizi Spa, e questa revoca sarà al centro delle argomentazioni dell’assemblea.

Gli antefatti

Come abbiamo scritto nell’articolo sulla Ministra Calderone uscito il 17 febbraio, tra i vertici del ministero e quelli di Anpal esiste uno scontro che va avanti da tempo.

L’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) è guidata dal commissario straordinario Raffaele Tangorra. Quest’ultimo è stato criticato dal marito della Ministra e presidente dell’Ordine nazionale dei consulenti del lavoro Rosario De Luca, che a gennaio ha denunciato criticità sul portale My Anpal.

Ci eravamo chiesti quanto fosse opportuno che il marito della Ministra del Lavoro rimproverasse pubblicamente il Commissario di un ente controllato dallo stesso Ministero guidato dalla moglie, ma avevamo anche detto che le ragioni reali dello scontro con Tangorra riguardavano il sistema dei centri per l’impiego. L’Ordine di De Luca e Calderone spinge infatti da sempre per far entrare in maniera più massiccia le agenzie private (tanto da averne creata una) nel sistema delle politiche attive, mentre il commissario Anpal è da sempre sostenitore del sistema pubblico.

Anpal servizi: chi è Cristina Tajani

Anpal Servizi Spa è una costola di Anpal e opera quale società “in house” del Ministero del Lavoro e di Anpal stessa. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali esercita quindi in via esclusiva la vigilanza dell’azienda e le impartisce indirizzi di carattere generale.

Da luglio 2022 alla guida di Anpal Servizi vi è Cristina Tajani. Vediamone la carriera e le posizioni politiche.

La 44enne nativa di Terlizzi (Bari), è laureata in Discipline Economiche e Sociali alla Bocconi e ha conseguito il dottorato in Scienze del lavoro presso l’Università degli Studi di Milano. Ricopre il ruolo di Professore aggiunto (insegna politiche urbane) al Politecnico di Milano e ha pubblicato numerosi articoli e volumi sui temi del lavoro, del sindacato, dello sviluppo locale e delle politiche pubbliche.

In passato ha collaborato con diverse Università e centri di ricerca (Università di Milano, Università Bicocca, Istituto di ricerca sociale, Ufficio studi della Cgil di Milano) ed è stata Italian correspondent dell’Eiro (european industrial relations observatory) per il triennio 2007-2009.

Politicamente arriva da Sel, il partito di Nichi Vendola, dal quale si è allontanata dopo l’appoggio a Sala. Nel 2011 non era stata candidata al consiglio comunale ed era quindi considerata “esterna”, ma in quota Sinistra Ecologia e Libertà. Nel 2016, invece, si è candidata alle elezioni comunali milanesi nella lista civica di Beppe Sala, risultando prima eletta con 1.268 voti.

Dal 2011 al 2021 è stata, prima con Pisapia e poi proprio con Sala, assessora al Lavoro, al Commercio e al Personale del Comune di Milano. Ha aderito al Partito Democratico.

Ha ricoperto successivamente, dopo aver deciso di non ricandidarsi, il ruolo di consigliera del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il suo impegno al ministero è durato da maggio 2021 a settembre 2022, e ha esercitato quindi il suo ruolo di consigliera esperta al ministero del Lavoro guidato da Andrea Orlando (esponente di spicco del Pd e del governo Draghi).

Alla luce delle informazioni riportate non è complicato intuire che la collocazione politica della Presidente Tajani non sia esattamente gradita al governo attuale. Sarà questa una delle cause di questo improvvisa, inattesa ed inusuale decisione di sollevare il CdA di Anpal Servizi dal proprio incarico?

Come si è espressa la politica

Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, ha affermato:

Il governo revoca per decreto i vertici di Anpal servizi. Non si tratta come accade in altri casi di
nomine sottoposte al principio dello spoil system. I vertici sarebbero scaduti tra due anni. Ancora una volta il governo dimostra di preoccuparsi dell’occupazione dei posti più e prima che della valutazione sulla qualità del lavoro svolto.

Fratoianni preannuncia quindi un’interrogazione parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra e conclude:

Intanto il decreto lavoro che dovrebbe occuparsi delle 600mila famiglie che da agosto rimarranno senza Reddito di Cittadinanza  ancora non si è visto.

Anche il Pd prende posizione e si esprime contro la Ministra Calderone:

Con una mossa azzardata, anomala, e di dubbia efficacia considerando il testo unico sulle aziende partecipate e il codice civile, il Governo ha revocato per decreto il cda di una società pubblica, Anpal Servizi. Vertici che avrebbero avuto ancora due anni di piena funzione. Presenteremo nelle prossime ore una interrogazione al ministro Calderone per sapere come mai siano ricorsi ad un decreto per revocare il Cda di una Spa pubblica.

Queste le parole del deputato del Pd Emiliano Fossi, membro della commissione Lavoro della Camera:

Sarebbe un precedente pericoloso per proseguire con un assalto ad atre società pubbliche con le stesse modalità. Hanno trovato il tempo per occuparsi di nomine ma non trovano ancora una soluzione, sebbene più volte annunciata, per le 600mila persone che da agosto perderanno il reddito di cittadinanza, per ripristinare opzione donna nella versione dello scorso anno, per un decreto lavoro di cui si sono perse le tracce da più di un mese.

Le ultime indiscrezioni

Infine riportiamo alcune indiscrezioni che danno per certa la nomina di Massimo Temussi alla guida di Anpal Servizi. Staremo a vedere se queste indiscrezioni verranno confermate il 9 e 13 marzo, ma delle voci su ulteriori incarichi del neo consigliere (e amico di vecchia data) della Ministra avevamo parlato anche nell’articolo già citato del 17 febbraio.

Temussi dal 20 gennaio ha infatti lasciato la guida del Centro regionale di programmazione sardo per trasferirsi al ministero.
Il manager si è occupato dell’Agenzia per per le politiche attive del lavoro in Sardegna ed è stato commissario straordinario dell’Ats nel periodo della pandemia.

Rimane però un dubbio. Temussi piace a Fratelli d’Italia e pare che Giorgia Meloni abbia fatto il suo nome per le prossime elezioni regionali sarde del 2024.

La riconferma di Solinas pare molto difficile e le voci su Temussi sempre più concrete.
In Sardegna però l’attuale amministrazione non ha ottenuto buoni risultati e un’alternanza con il centrosinistra non è esclusa (è sempre successo negli ultimi anni).

Se Temussi passasse davvero alla guida di Anpal Servizi, la abbandonerebbe dopo pochi mesi per una candidatura che non gli garantirebbe la vittoria?
Non ci resta che aspettare.

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