Geopolitica
esselunga e la pesca della discordia
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
Con un gesto senza precedenti la scorsa domenica, 24 settembre, Papa Francesco si è recato alla camera ardente allestita per il Presidente Giorgio Napolitano. Nessun gesto religioso, nessuna benedizione per rispettare la scelta della famiglia. È la prima volta che un Pontefice entra nella sede del Senato di Palazzo Madama. (Avvenire)
Luci e ombre di un anno di governo Meloni. Dopo 12 mesi l’esecutivo supera il test di politica estera, dove ha spazzato via ogni incertezza sulla collocazione europea e atlantica del Paese. All’interno lo spread è nei ranghi, i mercati non vanno all’assalto, il Pil cresce un po’, bene l’occupazione. Ancora lunga la riforma della giustizia, va trovato il passo sul problema migranti. (Corriere della Sera)
Il nuovo decreto aiuti approvato dal Governo per alleggerire l’impatto dei rincari di luce e gas e del caro carburanti sfiora quasi 1,65 miliardi. Sconto in bolletta su luce e gas per le famiglie con un Isee non superiore ai 15 mila euro, il bonus carburanti invece sarà caricato sulla social card “Dedicata a te”. (Il Sole 24 ore)
Migranti, sfida a distanza Italia-Germania. Il casus belli è stato l’annuncio di finanziamenti per le Ong da parte dei tedeschi. Dura la reazione di Palazzo Chigi con il ministro Crosetto che ha parlato di un atto grave a cui è seguita la lettera della Premier Meloni al Cancelliere tedesco Scholz che sottolinea lo stupore per i fondi alle Ong.(Il Fatto Quotidiano)
L’incontro tra Meloni e Macron al termine dei funerali di Napolitano fa seguito alle parole di pochi giorni fa del Presidente francese, voler “aiutare l’Italia che sta facendo la sua parte come primo porto sicuro”. Allo studio un progetto che trasformi, nel medio periodo, l’immigrazione illegale in un bacino di formazione professionale per migliaia di migranti interessati a lavorare legalmente in Europa. Meloni più che interessata; clima disteso. (Italia Oggi)
Ancora polemiche e giravolte sul trasferimento del rigassificatore Golar Tundra in Liguria. Il consigliere regionale calendiano, Sergio Rossetti, vota contro insieme a Pd e M5S. “Non ci sono ragioni tecniche per il trasferimento, il presidente Toti vuole fare un favore a Meloni . Calenda dichiara che la questione è solo politica, Toti ha bisogno di un altro mandato e il sindaco di Piombino è di Fdl. Disponibile ad un nuovo rigassificatore a Vado Ligure. (Il Foglio)
Si intravede la prossima manovra, ci saranno i fondi per la conferma del taglio del cuneo fiscale, la riduzione delle imposte per i redditi più bassi, i rinnovi dei contratti di lavoro nel pubblico impiego a cominciare dalla sanità. Il tutto nonostante la crescita della spesa per il Superbonus e degli interessi sui titoli di Stato. Lo spazio in gran parte recuperato con l’aumento dell’indebitamento del prossimo anno. Si passerà dal 3,6% al 4,3% che significa 14 miliardi di manovra. (Corriere della Sera)
La consulta sblocca il processo Regeni. La Corte costituzionale accoglie la richiesta del Gup di Roma e stabilisce che i quattro cittadini egiziani accusati di aver ucciso il ricercatore italiano potranno essere sottoposti a giudizio anche se risulta impossibile notificare loro gli atti. (Il Manifesto)
Trentamila armeni in fuga dal Nagorno Karabakh, l’enclave separatista, a maggioranza armena, sconfitta la scorsa settimana da un’offensiva lampo dell’Azerbaigian. Oltre 28mila sono riusciti a passare il confine, in un esodo forzato che, a detta della Francia, si sta svolgendo sotto l’occhio complice della Russia. (Ansa)
Infuria un avvincente dibattito sulla pubblicità dell’Esselunga. Partecipano capi di governo, leader di partito, giornalisti di grido, opinionisti. Per qualcuno è bella perché: è emozionante, la bambina non si arrende, non nasconde la realtà, risalta il senso di colpa, forse i genitori faranno la pace. Per qualcuno è brutta perché: è un attacco ai diritti, non si fa la pubblicità sul dolore, colpevolizza i divorziati, la pesca non è stata pesata e prezzata e poi la bambina dice una bugia. Questo un estratto di Mattia Feltri, del suo “buongiorno” di giovedì 28 che si conclude così: “Per me lo confesso, è bella perché sennò non sapevamo come tirare sera”. (La Stampa)
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