Ucraina tutti in attesa della ricetta Trump
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
In Spagna il premier Sanchez contestato sui luoghi dell’alluvione: l’auto presa d’assalto dai contestatori. Anche il Re Felipe colpito dal fango gettato da parte dei cittadini scesi in strada durante il suo passaggio. (Repubblica)
Tragedia a Napoli, ucciso un diciannovenne dopo un litigio, la tensione sale e due gruppi di giovani si fronteggiano, poi gli animi si placano, alcuni vanno via, la situazione si calma, ma solo in apparenza, perché circa mezz’ora dopo arriva una minicar nera e ne scende un giovane che i carabinieri identificano con facilità: è un 17enne, estrae una pistola spara e uccide Santo Romano. (Napolitoday)
Un giudice del tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di un migrante proveniente dall’Egitto. Il giudice sostiene che la lista trasformata in decreto “non esime il giudice all’obbligo di una verifica della compatibilità con il diritto dell’Unione europea”. Il Consiglio dei ministri aveva assunto a norma primaria l’elenco dei Paesi sicuri. Una lista di 19 in cui è compreso anche l’Egitto, non considerato sicuro dai tribunali italiani. (Il Giornale)
Manovra, sono in arrivo i primi emendamenti, tra i primi annunci uno dividerà il centrodestra: il canone Rai. Quest’anno era sceso da 90 a 70 euro su iniziativa della Lega, l’anno prossimo tornerà a salire. Il Carroccio propone un nuovo taglio, Forza Italia contraria. (Fanpage)
Incontro tra governo e Csm. Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli. Una mossa che non era stata concordata con Sergio Mattarella. «La visita – si legge in una nota del governo – si inserisce nell’ambito di una proficua e virtuosa collaborazione, nel rispetto dell’autonomia delle differenti Istituzioni. Il sospetto è che la premier avrebbe, magari indirettamente, auspicato un intervento del Consiglio superiore della magistratura sui giudici che in punta di diritto stanno smontando la strategia della procedura accelerata di rimpatrio nei Paesi sicuri. (La Stampa)
Concordato preventivo, incassati 1,3 miliardi, in arrivo un nuovo decreto per consentire di aderire all’accordo tra Fisco e contribuenti fino al prossimo 10 dicembre. È questa la soluzione che i tecnici hanno messo a punto e stanno per sottoporre al vaglio politico di Palazzo Chigi. (Il Sole24Ore)
Donald Trump è il 47esimo presidente degli Stati Uniti vince con 279 voti elettorali e ringrazia Musk. Harris lo chiama e concede la vittoria. Sarà il primo a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi, dopo Cleveland a fine ‘800, e con una condanna penale. Da Erdogan a Milei, i I leader mondiali si congratulano. Tra i saluti più caldi quello del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. (Repubblica)
La premier, Giorgia Meloni, si congratula con il vincitore delle presidenziali Usa “a nome mio e del Governo italiano”. “Italia e Stati Uniti sono Nazioni sorelle, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia”. Nel governo è immediata l’esultanza di Matteo Salvini, più sfumata quella degli alleati, mentre il centrosinistra si divide, e trasversalmente, dalla Lega al M5S, si riapre il dibattito sulla necessità di porre fine alle guerre, in particolare in Ucraina. (Il Tempo)
Putin si congratula con Trump compresa una sviolinata legata al coraggio avuto in occasione dell’attentato a Butler. Nonostante Putin non abbia perso l’occasione per puntare il dito contro la Nato e il vecchio ordine mondiale, il Presidente russo si è detto pronto a riaprire il dialogo. Durante la sua prima intervista, rilasciata all’Nbc Trump ha dichiarato: penso che ci parleremo. (Il Giornale)
Il Ministro Giorgetti in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato ha dichiarato che le prospettive di crescita a breve termine risultano, nel complesso, ancora incoraggianti. I modelli di previsione interni lasciano ritenere che, nel trimestre finale dell’anno, il Pil dovrebbe tornare in espansione, grazie al recupero della domanda estera netta e al prosieguo della ripresa dei consumi. “non sarei stupito da una revisione al rialzo delle stime preliminari del Pil 2024”. Frena invece sui fondi alla Nato, “Ambizioso il 2% chiesto dall’Alleanza” (Ansa)
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