Geopolitica
Ucciso il leader di Hamas. Guerra a una svolta?
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
Guerra in Medio Oriente, dopo l’intervento del ministro Crosetto, che ha definito «atto inaccettabile» l’ennesimo incidente che ha coinvolto il contingente in Libano, la Premier Meloni ha avuto una lunga conversazione con il premier Netanyahu, alla quale ha fatto seguito una risposta che non è rassicurante: si ritiri Unifil, perché «non ci fermeremo davanti ai terroristi». Meloni ha ribadito al suo omologo l’inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane. (Corriere della Sera)
Extraprofitti delle banche, nuova lite Lega Forza Italia, Salvini vuole “far pagare i banchieri, non gli operai”, Tajani (per difendere gli interessi di Mediolanum dei fratelli Berlusconi) si oppone: “sono contrario, perchè è una roba da Unione Sovietica”. Giorgetti, che deve trovare trai 23 e i 25 miliardi per la finanziaria, avrebbe chiesto alle banche (attraverso Antonio Patuelli, capo dell’ABI) una tassazione per 4 miliardi, ma gli Istituti di Credito non intendono scucire più di 1,2-1,3 miliardi (Dagospia)
I centri migranti previsti dall’accordo tra Italia e Albania sono ufficialmente aperti e operativi. La prima nave della Marina Militare è partita, diretta verso l’Albania, per portare il primo gruppo di persone migranti nei centri costruiti a Shengjin e Gjader. I centri avrebbero dovuto aprire in primavera, ma ci sono stati numerosi ritardi. Critiche le opposizioni. (Fanpage)
Intesa Sanpaolo indagata per mancata vigilanza sul proprio dipendente Vincenzo Coviello che avrebbe compiuto 6.637 accessi non autorizzati a dati riservati relativi a 3.572 clienti di 679 dell’istituto di credito. La banca avrebbe violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Non avrebbe tempestivamente segnalato agli inquirenti gli accessi abusivi. (Il Giornale)
È arrivata la terza legge di bilancio targata Meloni, vale 30 miliardi. La Premier: “non ci sono nuove tasse”. Arriva la “carta nuovi nati”, 1000 euro entro i 40mila euro Isee. Confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Assegno unico fuori dal calcolo dell’Isee e si rafforza il bonus per gli asili nido. Più detrazioni per famiglie numerose. Proroga del taglio del cuneo fiscale e riforma Irpef: sono strutturali. Da banche e assicurazioni contributi per coperture rilevanti. Più risorse a sanità anche per rinnovo contratti. (SkyTg24)
Gli Stati Uniti avrebbero minacciato di imporre un embargo sulle armi a Israele se entro un mese non dovesse essere trovata una soluzione alla crisi umanitaria nella striscia di Gaza. Lo ha rivelato l’emittente israeliana Channel 12, che cita una lettera con la richiesta inviata dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, ai ministri israeliani della Difesa. (Huffpost)
Il maltempo ha fatto sentire i suoi effetti in Liguria, in particolare nel Savonese, dove sono diversi i torrenti esondati e a rischio esondazione. Allerta arancione su Centro e Levante. Scuole chiuse a Genova e in altri comuni in tutta la zona si registrano frane, anche nei centri urbani, come a Voltri e a Varazze. (Il Secolo XIX)
Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge per rendere la maternità surrogata “reato universale”. La gestazione per altri sarà dunque punibile anche se un cittadino italiano vi ricorrerà in uno Stato in cui la pratica dell’utero in affitto è legale. La pena prevista va da tre mesi a due anni, a cui si aggiunge una multa da 600mila euro a un milione di euro. (Avvenire)
Sinwar, il leader di Hamas, è stato ucciso in un raid a Gaza mercoledì: la conferma dal ministro degli Esteri di Israele, dopo ore di voci. Era l’architetto degli attacchi del 7 ottobre 2023, in cui 1200 israeliani furono massacrati e 250 furono rapiti. L’obiettivo di Hamas era quello di infliggere un’umiliazione a Israele – e Sinwar sperava anche in un coinvolgimento ampio della comunità musulmana fino ad arrivare al conflitto totale. (Corriere della Sera)
La Premier Giorgia Meloni si reca a Beirut, è la prima leader occidentale in visita dopo lo scoppio del caso Unifil. Impossibile “per motivi di sicurezza”, secondo il ministro della Difesa Guido Crosetto, una visita alla base Onu. La missione in Giordania e in Libano cade a 24 ore dall’uccisione a Rafah del leader di Hamas Yahya Sinwar, che la premier ha subito commentato. “La sua morte apra una nuova fase che porti alla liberazione degli ostaggi e al cessate il fuoco.
(QuotidianoNazionale)
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