Geopolitica

ancora, nuovamente, costantemente superbonus

30 Dicembre 2023

Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati

Il capo di stato maggiore dell’esercito di Israele ha dichiarato che la guerra durerà ancora per molti mesi.  “Gli obiettivi di questa guerra non sono facili da raggiungere” ha ricordato Halevi, durante una conferenza stampa a seguito di un incontro con i soldati impegnati nella Striscia di Gaza. “Abbiamo fatto molto”, tuttavia ha avvisato: “In questa densa area urbana, dove i terroristi sono vestiti da civili, non si può dire che li abbiamo uccisi tutti”. (Il Riformista)

La commissione Esteri del Parlamento turco ha approvato la candidatura della Svezia alla Nato. Lo ha dichiarato un parlamentare dell’opposizione all’AFP. In questo modo, è stato eliminato un altro ostacolo per l’adesione di Stoccolma all’Alleanza Atlantica. La candidatura svedese alla Nato dovrà ora passare al vaglio del parlamento, dove l’alleanza al governo del Presidente Recep Tayyip Erdogan detiene la maggioranza dei seggi. (Corriere della Sera)

Kiev esulta, “distrutta nave da sbarco russa in Crimea.” Il raid effettuato con missili da crociera, rivendicato dall’esercito è stato confermato anche da Mosca. Che fossero razzi di fornitura occidentale è stato ripetuto più volte ai media dal presidente Zelensky, che ha voluto porre l’accento su come la guerra si possa vincere solo con la fornitura a getto continuo di armamenti Usa e della Nato. (Il Giornale)

Giorgetti in commissione bilancio alla Camera gioca in difesa e respinge gli attacchi. “Sul patto di stabilità abbiamo fatto un passo avanti”, dichiara, “anche se rispetto alla proposta della Commissione c’è stato un passo indietr”o. “Senza un accordo, sarebbe rimasto il vecchio Patto”. Non sono previste manovre aggiuntive. “Dobbiamo però eliminare tutte le misure che non ci possiamo permettere” Superbonus in primis. (Corriere della Sera)

Si terrà giovedì 4 gennaio la conferenza stampa di Giorgia Meloni con i giornalisti della stampa parlamentare. Il tradizionale appuntamento di fine anno in origine si sarebbe dovuto tenere il 21 dicembre. Poi il 28 dicembre, ma entrambe le volte è saltato per problemi di salute della Premier. Meloni ha sofferto di un problema di “otoliti” che l’ha costretta “a letto e al buio” per quasi due giorni e l’ha resa indisponibile a partecipare a impegni istituzionali. (Il Foglio)

Superbonus, trovato l’accordo: un fondo per i redditi bassi e sanatoria per evitare la restituzione delle somme per chi non riuscirà a completare i lavori entro il 31 dicembre. Mentre resta la possibilità di continuare a utilizzare l’agevolazione ma ridotta al 70% per il 2024. Esultanza di Forza Italia che chiedeva una proroga del termine dei lavori.(Il Sole24Ore)

Approvato il decreto che riforma l’Irpef con la riduzione da 4 a 3 delle aliquote. Nella nuova versione si pagherà il 23% fino a 28.000 euro, il 36% oltre 28.001 euro e fino a 50.000 e il 43% oltre questa cifra. Non ci sarà più quindi l’aliquota del 25%. Il via libera di palazzo Chigi era stato annunciato già prima della pausa di Natale. (Italia Oggi)

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