G7 Puglia: Il gelo di Macron e Meloni, il discorso del Papa, i Paesi outreach

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14 Giugno 2024
Archiviata la cena di gala di ieri sera presso il Castello di Brindisi che ha registrato il forfait di Biden, ed un cerimoniale algido tra Meloni e Macron per un botta e risposta molto infastidito, arriva Papa Francesco che si prende la scena parlando di Intelligenza Artificiale anche alla presenza dei Paesi outreach invitati dall’Italia. La cronaca di una giornata molto intensa

 

 

 

Bari– Nel secondo giorno di lavori al G7 di Puglia, presso Borgo Egnazia, a Savelletri di Fasano (Brindisi), la mole di incontri e temi affrontati è davvero importante. I musi lunghi della sera prima tra Macron e Giorgia Meloni sembrano superati, dopo la cena di gala di ieri sera presso il Castello Svevo di Brindisi offerta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e disertata da Joe Biden. Già, perchè Macron e Meloni, nelle ultime ore si erano resi protagonisti di un botta e risposta indiretto che aveva poi fatto calare il gelo all’arrivo a Brindisi. Le Prèsident mal aveva digerito che la Premier italiana avesse depennato dai temi dell’agenda G7 un argomento scottante come quello dell’aborto, e dal canto suo, Meloni, aveva risposto che la critica ricevuta altro non fosse se non un tentativo di fare campagna elettorale da parte del capo dell’ Eliseo, inopportuna in una circostanza istituzionale del genere. La mattinata era iniziata con una prima sessione operativa riguardante il tema delle migrazioni, in cui i leader avevano espresso “apprezzamento unanime per la scelta della Presidenza italiana di introdurre, per la prima volta, il governo dei flussi migratori nei lavori del Gruppo dei Sette”.

La scena, però, nel secondo giorno di discussioni, la conquista totalmente l’arrivo a Borgo Egnazia di Papa Francesco, che alle ore 12:10 atterra a bordo di un elicottero messo a disposizione dalla Repubblica Italiana. Ad accoglierlo la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con un cordiale e simpatico scambio di battute riguardo gli impegni serrati della giornata. Successivamente il Papa, primo Pontefice a partecipare al Vertice del G7, tiene una serie di incontri bilaterali, dieci per l’esattezza, il primo dei quali con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ancora, sfilano alla presenza di Giorgia Meloni, capi di Stato e di Governo dei Paesi outreach, invitati dall’Italia in qualità di Stato organizzatore, tra cui il Presidente Lula del Brasile, Milei dell’Argentina, Erdogan della Turchia, Modi, Primo Ministro Indiano, il Re Abd Allah II di Giordania ed altri ancora anche in rappresentanza del Continente africano.

All’apertura della sessione di lavori sull’ Intelligenza Artificiale, Papa Francesco tiene un discorso della durata di poco più di trenta minuti, in cui parla degli effetti inevitabili che questa provocherà sul futuro dell’Umanità, definendola come uno strumento “affascinante e tremendo” , ma anche come una “rivoluzione cognitivo-industriale che potrebbe svantaggiare la cultura dell’incontro, favorendo quella dello scarto”. Secondo il Santo Padre, la condizione che ci troviamo a vivere sarebbe “tecno-umana” e, se esasperata, priverebbe l’essere umano della sua capacità decisionale, sostituendola con un algoritmo, pur concedendo l’accesso ad un sapere illimitato, costituirebbe una dimensione di potere, sociale, in primis. “Nessuna innovazione è neutrale”, continua il Papa, esortando i presenti a rimettere al centro la dignità della persona, attraverso una sana politica, moderando l’impiego dell’Intelligenza Artificiale, ed approntando una azione urgente che non può risolvere i problemi del mondo con rattoppi o superficialità, quanto andando alla radice delle questioni. In un passaggio, riferendosi al fine vita, afferma che “Non può essere una macchina a stabilire il termine dell’esistenza di un uomo“. Francesco, si trattiene, poi, anche ad ascoltare gli interventi dei Paesi outreach, partecipando alla foto di gruppo finale e facendo rientro in Vaticano prima di cena.

 

 

Il documento finale che conclude i lavori, con foto di famiglia insieme al Papa e ai Paesi outreach. Ecco alcuni passaggi più importanti

 

Nel documento finale del G7  si legge “Noi, i leader del Gruppo dei Sette (G7), ci siamo riuniti in Puglia per riaffermare la nostra duratura unità e determinazione nell’affrontare le sfide globali in un momento cruciale della storia e mentre la comunità internazionale si trova ad affrontare molteplici crisi interconnesse. Ribadiamo la nostra convinzione condivisa nei principi democratici e nelle società libere, nei diritti umani universali, nel progresso sociale e nel rispetto del multilateralismo e dello stato di diritto”. Così il preambolo della bozza della dichiarazione finale del vertice del G7. “Ci impegniamo – si legge ancora – a fornire opportunità e a perseguire una prosperità condivisa. Cerchiamo di rafforzare le regole e le norme internazionali a beneficio di tutti. Il nostro lavoro si basa sul nostro impegno a rispettare la Carta delle Nazioni Unite, salvaguardare la pace e la sicurezza internazionale e sostenere un ordine internazionale libero e aperto basato su regole. Sosterremo una governance globale più efficace, inclusiva ed equa che rifletta il nostro mondo in cambiamento. Riaffermiamo il nostro impegno a sostenere la dignità umana e lo stato di diritto in tutte le parti del mondo. Stiamo lavorando insieme e con gli altri per affrontare le sfide urgenti del nostro tempo. Noi siamo: essere solidale nel sostenere la lotta dell’Ucraina per la libertà e la sua ricostruzione per tutto il tempo necessario. Alla presenza del presidente Zelensky, abbiamo deciso di mettere a disposizione circa 50 miliardi di dollari sfruttando le entrate straordinarie derivanti dal patrimonio sovrano russo immobilizzato, inviando un segnale inequivocabile al presidente Putin. Stiamo intensificando i nostri sforzi collettivi per disarmare e tagliare i fondi al complesso industriale militare russo“.

Per quel che riguarda la questione mediorientale, un monito per Israele: “L’agenzia Onu per i rifugiati deve poter lavorare nella Striscia di Gaza“; ancora si esorta alla liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas.
Apprezzamento per il Piano Mattei del governo italiano e per la promozione dello “sviluppo inclusivo” dell’Intelligenza Artificiale, in modo sicuro, affidabile e protetto.
I protagonisti del G7, esprimono poi, una “Forte preoccupazione per la riduzione dei diritti delle donne, delle ragazze e delle persone lgbtqia+ in tutto il mondo, in particolare in tempi di crisi“. Avvertita la necessità di condannare con fermezza “tutte le violazioni e gli abusi dei loro diritti umani e delle libertà fondamentali” per perseguire “l’uguaglianza di genere”.

In tutto ciò la CNN, ieri, aveva definito questo G7, come il più debole della storia, perchè composto da leader che presentano situazioni critiche a vario titolo. I consiglieri di Biden, nutrirebbero serie perplessità sull’efficacia del comitato direttivo. Solo la Premier italiana, sarebbe uscita rafforzata dalle ultime elezioni europee. Macron e Scholtz (fresco di compleanno con un happy birthday cantato in coro dagli illustri colleghi), appaiono traballanti dopo i risultati elettorali che hanno riportato in auge la frangia di estrema destra. I sondaggi danno come perdente Sunak, alle elezioni del 4 luglio prossimo, in Gran Bretagna, Trudeau, sarebbe ai minimi storici dei consensi ed il Governo di Kishida, si ritrova investito da scandali legati alla corruzione. Con Russia e Cina che si spalleggiano a vicenda. E domani, ultimo giorno con conferenza conclusiva alle ore 14, Giorgia, tirerà le somme di questo G7 che l’ha vista padrona di casa, in cui però, forse, non a tutti gli ospiti, è stato concesso di sentirsi a proprio agio. Come volevasi dimostrare, del tema dell’aborto nemmeno l’ombra, a riprova che il gelo che si è tentato di fare rientrare, continua ad esserci anche dopo la trasferta sotto il sole rovente di Puglia.

Chiara Perrucci 

 

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CAT: Geopolitica

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