Terzo Settore

Pane e ricerca: la quarta tappa di Looking4 di Cariplo all’Università di Pavia

28 Giugno 2022

PAVIA. Dopo il primo incontro di Novara di mercoledì 8 giugno dedicato al tema “L’età giusta a tutte le età. Sfide demografiche, benessere delle persone, accoglienza, patto di comunità”, il secondo di Como dal titolo “Dalla pianura alle Alpi. Ecosistemi ed economie alla luce dei cambiamenti climatici”, il terzo di Brescia dedicato alla cultura, il focus della tappa di oggi di Looking4 è stato “ Pane e ricerca, scienza, dati e condivisione dei saperi per rispondere ai bisogni di persone e comunità”.

A ospitare Fondazione Cariplo è stata l’aula magna dell’Università degli Studi di Pavia per una giornata di ascolto e incontro col territorio, con l’apertura dei lavori da parte di Alberto Sangiovanni Vincentelli, professore dell’università della California e co-fondatore di Cadence design systems e con i successivi interventi di Amalia Ercoli Finzi, professore onorario del Politecnico di Milano, Alberto Mantovani, professore emerito presso Humanitas University e direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas. Mirko Lalli, Ceo&Founder the data appeal company e Hellas Cena, prorettore Terza missione università di Pavia.

Di fronte a sfide decisive come l’aumento della popolazione mondiale, le ripercussioni delle attività antropiche sull’ambiente, la fragilità di comparti e paradigmi della nostra società che richiedono un urgente ripensamento in ottica di innovazione e sviluppo, la ricerca scientifica e condivisione del sapere possono contribuire in modo determinante alla definizione di modelli di sviluppo socio-economici più inclusivi, circolari e sostenibili e supportare con evidenze scientifiche multidisciplinari i processi decisionali e lo sviluppo di nuove policy.

Come nel caso della definizione di politiche alimentari o modelli di consumo più sostenibili, dove la ricerca agroalimentare può migliorare la competitività̀ dei prodotti food Made in Italy, incrementare la sostenibilità̀ ambientale ed economica delle filiere agricole e diffondere stili di vita più sani. O delle politiche energetiche e ambientali, dove la ricerca aiuta istituzioni e imprese a trovare strade nuove per ridurre la dipendenza energetica da fonti non rinnovabili e passare da un’economia lineare ad una circolare e rigenerativa.

Non di meno in ambito sanitario, dove, come si è visto di fronte alla pandemia da Sars-CoV-2, conoscenze e tecnologie avanzate come mai prima d’ora devono essere condivise e messe a sistema per garantire prevenzione e soluzioni accessibili per tutti.

Sostenere la ricerca indipendente è perciò una scelta più che mai strategica in ogni settore, dedicando grande attenzione ai percorsi di carriera dei giovani ricercatori, alla produttività scientifica e alla compartecipazione delle risorse strumentali e intellettuali.

Il filo rosso della giornata è stato il presupposto che ricerca scientifica e condivisione del sapere possono contribuire in modo determinante alla definizione di modelli di sviluppo socio economico più inclusivi, circolari e sostenibili e supportare la creazione di nuovi processi decisionali e lo sviluppo di nuove policy.

Nel corso della sua storia, Fondazione Cariplo ha sostenuto 2.338 progetti, pari a 538,1 milioni di euro erogati, negli ambiti della ricerca biomedica, delle nuove tecnologie, dell’agrifood e dell’economia circolare. E ancora nella ricerca sociale, l’istruzione tecnica e la valorizzazione dei talenti. Solo nell’ambito della ricerca scientifica, Fondazione ha contribuito a generare 6200 nuovi ricercatori, 4225 pubblicazioni sulle più autorevoli riviste scientifiche e 68 brevetti depositati.

«L’appuntamento pavese per celebrare i 30 anni di Fondazione Cariplo racconta il ruolo fondamentale della ricerca scientifica e della condivisione del sapere nella nostra società per arrivare a definire i modelli di sviluppo economico e sociale inclusivi, in qualche modo sostenibili. Il difficile periodo storico che stiamo vivendo ha posto la Ricerca scientifica come protagonista indiscussa. La scienza, i dati e la condivisione dei saperi sono le uniche chiavi per rispondere ai bisogni delle persone e delle comunità. La tappa di Pavia quindi è un’occasione importante per ascoltare insieme le voci di chi si occupa ogni giorno di scienza, un momento per lavorare insieme e addentrarci nel mondo della ricerca unendo competenze e saperi diversi. In altre parole un investimento per il benessere della comunità», ha dichiarato Pietro Previtali, membro pavese della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo.

«Celebriamo i 30 anni di Fondazione Cariplo – ha commentato Giancarlo Albini, presidente della Fondazione Comunitaria di Pavia – ospitando a Pavia la quarta tappa di Looking 4, un evento che per la nostra comunità sarà l’occasione per sottolineare la costante attenzione della Fondazione lombarda nei confronti del territorio. E per fare un focus su un settore importante delle erogazioni, la ricerca scientifica, in cui Pavia è protagonista con la sua gloriosa Università e il Policlinico “San Matteo”. Siamo grati a Fondazione Cariplo non solo per aver dato vita, più di vent’anni fa, alle Fondazioni comunitarie, ma anche per aver sempre esercitato un ruolo di mediatore filantropico nella nostra provincia».

Le giornate del percorso partecipativo Looking4 sono state strutturate su quattro temi chiave in ambito ambiente, cultura, ricerca, servizi alla persona, e seguiranno da un appuntamento di restituzione e condivisione a Milano con un importante obiettivo finale: disegnare insieme, grazie al contributo di visione e di esperienza di imprese sociali, enti non profit, università, istituzioni, aziende  un “atlante dei bisogni e delle risorse delle comunità di domani”, e anche con realtà con cui la fondazione non opera. Il percorso è stato e continuerà a essere un’occasione per conoscersi e fare comunità.

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