Governo
La sintesi degli emendamenti approvati in commissione Bilancio
I nuovi emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio ed appena giunti al vaglio del Senato, riguardano alcuni punti nevralgici dell’assetto fiscale italiano, ma soprattutto rappresentano un spartiacque per i cittadini, alle prese con un clima di incertezza costante, in bilico tra crollo e ripartenza.
Cosa contengono in concreto gli interventi correttivi della legge di Bilancio apportati dal Governo Draghi e dalle forze politiche di maggioranza? Attesa per il parere del Senato
Rimangono sostanzialmente invariate le misure adottate che prevedono sconti su Irpef, Irap e le bollette di luce e gas (purtroppo) e le variazioni significative interessano il cosiddetto “Superbonus” che potrebbe coinvolgere anche le villette unifamiliari, eliminando il tetto massimo della dichiarazione Isee di 25 mila euro ed il contestuale termine del 30 giugno 2022 per usufruirne. Quindi, anche per tutto il prossimo anno, il Superbonus 110% non farà distinzioni tra i cittadini, comprendendo anche villette e seconde case. La conditio imprescindibile, però, sarà il termine ultimo del 30 giugno 2022 per il saldo del 30% dei lavori. Questa agevolazione raggiungerà anche gli impianti fotovoltaici di un valore non superiore ai 48 mila euro e le opere destinate ad abbattere le barriere architettoniche. Viene meno anche l’asseverazione obbligatoria per importi fino a 10 mila euro. Una proroga del Superbonus è prevista fino al 2025 per quei centri storici di località colpite da eventi sismici, come l’Aquila, a causa del terribile terremoto del 2009.
In tema fiscale, si contemplerà la diminuzione delle aliquote Irpef da 5 a 4, rimodulando le detrazioni e l’introdotto, esclusivamente per il 2022, con un alleggerimento dei contributi previdenziali per le retribuzioni (lorde) fino a 35 mila euro. Ciò significa che, una persona che vive da sola, riuscirà a risparmiare più o meno, 320 euro in un anno, avendo 20 mila euro di imponibile; 945 con un imponibile di 40 mila; 570 per un imponibile che arrivi a 60 mila, e 270 da 80 mila in poi. Si stima un gettito Irpef ridotto di 7 miliardi. Inoltre, viene cancellata l’Irap per le persone fisiche, una operazione del valore di 1 miliardo di euro.
Quali interventi per le bollette di luce e gas?
Teoricamente, vi sarebbero per la precisione 3,8 miliardi di euro da destinare al rincaro delle bollette per la fornitura di energia elettrica e gas, quantomeno per il primo trimestre del prossimo anno. E ancora, l’emendamento in questione introdotto dal Governo, prevedrebbe 10 rate prive di interessi da corrispondere per sostentare le famiglie maggiormente disagiate, laddove non dovessero essere in condizione di assolvere alle scadenze previste per bollette comprese tra il 1 gennaio ed il 30 aprile 2022. Tra malumori veementi del leader leghista Matteo Salvini, il quale invoca insistentemente un incontro di confronto con con l’Esecutivo volto a studiare tutte le misure di contenimento di altri potenziali aumenti da parte dell’Autorità competente Area, per scongiurare una rivolta generalizzata tra gli italiani.
In tema di Ristrutturazioni
Per l’anno che sta per iniziare, l’importo massimo detraibile, usufruendo del bonus mobili, diviene di 10 mila euro, in luogo dei 5 mila proposti in precedenza dal Governo di Mario Draghi, per tutte quelle attività connesse alla ristrutturazione. Mentre, per tutto il 2023 sarà possibile utilizzare il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per esempio per l‘installazione di ascensori e montacarichi, detraendo fino al 75% della spesa sostenuta in 5 anni.
Tosap e Cosap: proroga dell’esenzione per le tasse sull’occupazione del suolo pubblico
Introdotta anche la proroga per l‘esenzione dal pagamento delle tasse sull’occupazione del suolo pubblico. La Tosap e la Cosap, dopo le pressioni delle categorie di riferimento, come venditori ambulanti, bar e ristoranti. Questo tipo di esercenti sarà esonerato dalla corresponsione delle suddette imposte per il primo trimestre del 2022, compendiato sotto l’acronimo di Cup (ex Tosap e Cosap).
Pensioni anticipate e Ape Sociale
Allargato l’universo delle professioni ritenute gravose ed usuranti e quindi meritevoli di percepire l’Ape sociale, cioè congedandosi dal proprio lavoro avendo maturato 36 o 30 anni di contributi previdenziali ed avendo compiuto 63 anni, includendo nelle categorie idonee ad accedere a questa soluzione, anche edili e ceramisti, ai quali sarà sufficiente aver raggiunto i 63 anni anagrafici e i 32 di anzianità contributiva, al posto dei 36.
Cartelle esattoriali: ulteriore proroga dei termini di riscossione
Per il rotto della cuffia, giunge anche un’ulteriore proroga ai termini di diluizione del pagamento delle cartelle esattoriali, che sarebbero scaduti il prossimo ed imminente 31 dicembre. Le notifiche dei primi tre mesi del 2022, consentiranno un lasso di tempo pari a 180 giorni per essere saldate, a fronte dei canonici 60 giorni, senza che i contribuenti incorrano in sanzioni o interessi legali di mora.
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