Tasse

Chi paga più tasse? Noi italiani ai primi posti nel mondo, lo dice l’Ocse

20 Aprile 2016

Chi paga le aliquote più elevate rispetto a tutti gli altri cittadini dei paesi OCSE? Secondo il rapporto Taxing Wages 2016, stilato dall’organizzazione, i belgi sono al primo posto. Un cittadino senza figli che guadagna il salario medio nazionale in Belgio ha un cuneo fiscale pari ad una media di oltre il 55%, subito dopo Austra e Germania, rispettivamente con il 49.5% e il 49.4%.

Il cuneo fiscale si riferisce alla somma delle imposte (dirette, indirette o sotto forma di contributi previdenziali) che pesano sul costo del lavoro, sia per quanto riguarda i datori di lavoro, sia per quanto riguarda i dipendenti (e i liberi professionisti). In tutta l’area OCSE il cuneo di un lavoratore medio rispetto al 2015 è stato pari 39.5%, lo stesso dell’anno precedente.

E l’Italia? Se si guarda al lavoratore medio senza figli, la Penisola, secondo l’Organizzazione, sale al quarto posto a pari merito con l’Ungheria, con una percentuale pari al 49% e in aumento di 0,76 punti. Siamo davanti a Francia, Finlandia, Repubblica Ceca, Svezia e Slovenia. Paghiamo più tasse, ma siamo sicuri che i servizi siano migliori?

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L’incremento italiano è il secondo maggiore segnalato dal rapporto, alle spalle del Portogallo (+0,86 al 42.1%), ed è da imputare alle imposte del reddito, mentre risultano stabili i contributi previdenziali. Considerando invece una famiglia monoreddito con due figli, il cuneo fiscale italiano è sul terzo gradino del podio, al 39,9%, dietro a Francia e Belgio, mentre la media OCSE è del 26.7%. Anche qui, si registra infatti una crescita rispetto al 2014, quando la Penisola era al quarto posto. Il cuneo risulta però più basso rispetto a quello sul singolo lavoratore per l’impatto delle varie detrazioni e agevolazioni per famiglie con figli. Nell’infografica qui sotto potete provare a misurare l’impatto fiscale secondo diversi parametri. Come vedrete, l’Italia primeggia.

Per approfondire i risultati del rapporto Taxing Wages 2016 è possibile consultare una dettagliata infografica qui.

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