Tasse

Calcolo dell’IMU 2024: guida pratica per i contribuenti italiani

Il 16 dicembre scade la seconda rata dell’IMU, ovvero l’Imposta Municipale Unica, per i proprietari di immobili in Italia.

9 Dicembre 2024

L’MU, Imposta Municipale Unica, rappresenta uno degli adempimenti fiscali più rilevanti per i proprietari di immobili in Italia (edifici, terreni, aree fabbricabili). I contribuenti si preparano a calcolare e a versare l’IMU 2024 secondo le regole in vigore.

Le date di scadenza dell’IMU 2024

La prima rata di acconto dell’imposta deve essere versata entro il 16 giugno (per il 2024 la scadenza era lunedì 17 giugno) sulla base delle aliquote dell’anno precedente. La seconda rata deve essere versata entro il 16 dicembre con le eventuali nuove aliquote fissate per l’anno in corso.

Come si calcola l’IMU 2024?

Il calcolo dell’IMU si basa su tre elementi principali:

  1. Rendita catastale: si parte dalla rendita catastale dell’immobile, rivalutata del 5 per cento.
  2. Moltiplicatore catastale: il valore rivalutato viene moltiplicato per un coefficiente che varia in base alla categoria dell’immobile (ad esempio, 160 per le abitazioni, 135 per i terreni agricoli).
  3. Aliquota: ogni comune stabilisce un’aliquota compresa entro i limiti fissati dalla legge. Per il 2024, le aliquote possono variare in funzione delle scelte di bilancio dei comuni, ma restano generalmente comprese tra il 4 per cento e il 10,6 per cento.

Esempio pratico 

Immaginiamo un’abitazione con una rendita catastale di 500 euro situata in un comune con un’aliquota del 6 per cento:

  1. Rivalutazione: 500 × 1,05 = 525 euro.
  2. Applicazione del moltiplicatore (160): 525 × 160 = 84.000 euro.
  3. Applicazione dell’aliquota (6 per cento): €84.000 × 0,006 = 504 euro.

L’importo dovuto sarà di 504 per l’anno 2024, suddiviso tra l’acconto (16 giugno) e il saldo (16 dicembre).

Le agevolazioni IMU per i residenti all’estero

Ai cittadini residenti all’estero (italiani o non italiani), titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, se proprietari di un unico immobile non locato o dato in comodato, è riconosciuta la riduzione per IMU del 50 per cento e, per la TARI (tassa rifiuti comunale) la riduzione è di un terzo dell’importo.

Esenzioni e riduzioni 

Tra le principali esenzioni rientrano:

  • Abitazioni principali non di lusso.
  • Immobili di proprietà di enti no-profit e destinati ad attività istituzionali.
  • Fabbricati rurali strumentali. Inoltre, è prevista una riduzione del 50 per cento per immobili concessi in comodato gratuito a parenti di primo grado, a determinate condizioni.
  • La legge di Bilancio 2024 ha prorogato per il 2024 le esenzioni per gli immobili situati nei Comuni del centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) colpiti dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016. Esenti anche i fabbricati ad uso abitativo, ubicati nei territori della regione Umbria colpiti dagli eventi sismici del 9 marzo 2023, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza di rilievo nazionale, purché distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, in quanto inagibili totalmente o parzialmente. L’esenzione è valida per il 2024 oppure fino alla definitiva ricostruzione o agibilità dei fabbricati se intervengono prima del 31 dicembre 2024.
  • La Legge di Bilancio 2023, in via definitiva, ha previsto l’esenzione dall’Imu per gli immobili occupati abusivamente, e quindi non utilizzabili né disponibili, per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia all’Autorità giudiziaria o sia iniziata un’azione giudiziaria penale.

I contribuenti sono invitati a consultare il sito ufficiale del proprio comune per conoscere le aliquote specifiche e utilizzare i calcolatori online messi a disposizione per semplificare il processo. Conservare tutta la documentazione relativa all’immobile e verificare ogni anno eventuali modifiche normative è essenziale per evitare errori e sanzioni. Rivolgersi a un commercialista o a un CAF può essere una soluzione utile per chi preferisce delegare il calcolo. In alternativa, è possibile calcolarlo online.

Ecco alcuni dei migliori calcolatori online per il calcolo dell’IMU 2024:

  1. Amministrazionicomunali.it – Un calcolatore completo che consente di inserire rendite catastali, aliquote comunali e detrazioni per calcolare l’IMU. È possibile anche stampare direttamente il modello F24 per il pagamento.
  2. TuttoIMU.it – Fornisce un calcolatore intuitivo che include opzioni per gestire rendite catastali, pertinenze e periodi di possesso. È ideale per chi ha esigenze dettagliate, come il calcolo per diverse aliquote.
  3. Idealista.it – Offre una soluzione semplice per calcolare l’IMU. È particolarmente utile per utenti che necessitano di indicazioni su aliquote e detrazioni specifiche.
  4. Riscotel.it – Strumento pratico utilizzato da molti Comuni, che permette di calcolare l’IMU e stampare l’F24 direttamente dal sito. È adatto per chi cerca un calcolo mirato alle regole comunali specifiche.

Bisogna verificare che le aliquote e le detrazioni siano aggiornate al comune di pertinenza.

Come versare l’IMU?

Le informazioni su aliquote da applicare e modalità per il versamento (normalmente si usa il Mod. F24) possono essere reperite autonomamente attraverso il sito del comune dove è collocato l’immobile.

 

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