Finanza

Messina: «non ci può essere crescita economica senza immunizzazione»

21 Novembre 2021

La Città di Alba e la Regione Piemonte hanno consegnato a Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, il Tartufo dell’Anno.

La scelta è ricaduta su Messina perché è il miglior chief executive officer all’interno dell’Unione Europea e guida una banca al top nel settore bancario italiano ed europeo, sia per le relazioni con gli analisti e investitori istituzionali, sia per gli aspetti ESG, secondo le classifiche 2021 stilate da tutti i principali indici internazionali. Il riconoscimento gli è stato conferito dal sindaco dalla città di Alba, Carlo Bo, dal presidente dalla Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dalla presidente dell’Ente Fiera, Liliana Allena.

«Rappresento una banca che fa della presenza a livello europeo e soprattutto sui territori la sua forza. Noi vogliamo avere delle relazioni continuative con chi sul territorio opera e fa bene, come qui ad Alba dove ci sono delle eccellenze uniche e indiscutibili. E quindi ricevere questo tartufo è un motivo di grande orgoglio» ha affermato il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo.

Intervistato sul palco da Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, Messina ha affermato che «in una fase come questa abbiamo bisogno di stabilità e di persone competenti e con reputazione che ci governano: questo è fondamentale per la crescita. Solo se cresceremo saremo in grado di riassorbire una parte della povertà e di garantire la sostenibilità del debito. Se così non fosse, ci sarebbe per l’Italia un problema molto rilevante».

Secondo il ceo, «la priorità oggi è uscire dalla pandemia, non c’è dubbio che se non riusciremo a fermare le ondate progressive dei contagi non avremo la possibilità di fare un recupero economico, e questo genererà condizioni di grandissima difficoltà per le famiglie italiane. Non ci può essere recupero e sostegno della crescita se non c’è un completamento dell’immunizzazione».

Per questo motivo «dobbiamo fare di tutto per evitare di trovarci nelle condizioni di avere nuovi lockdown. Dobbiamo far circolare poco questo virus e fare in modo che ognuno di noi possa avere una vita il più normale possibile. Ancora non siamo alla normalità, purtroppo non ci vuole molto a capirlo. Ritornare a delle condizioni in cui possano esserci chiusure, dal punto di vista dell’economia reale significa che si possa tornare all’incertezza, al blocco dei consumi e alla discesa del Pil mentre la povertà tornerà ad accelerare».

«La fiducia sta tornando, l’Italia sta dimostrando di essere un paese che rispetta le regole e che in Europa può essere la migliore. Quando è stato il momento di rimboccarsi le maniche l’abbiamo fatto», ha concluso.

*

 

 

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.